Area di produzione:
- Aree rurali ubicate nell'area del Pollino.
Tecnica di lavorazione e conservazione:
- Mescolare gli ingredienti ed impastare il tutto senza acqua, far riposare la pasta per circa venti minuti, successivamente “laganare” l'impasto con il matterello, si comprime energicamente fino a realizzare la “lagana”, un tipo di superficie schiacciata a forma circolare, con diametro intorno ad un metro e spessore di alcuni millimetri.
Si taglia la “lagana”, con le rotelle, suddividendola in tante strisce lunghe rettangolari, larghe due centimetri, con incisione al centro.
Intrecciare le singole strisce su sè stesse, quindi darle la forma e friggerle, possibilmente su fuoco a legna, nelle apposite padelle in abbondante olio d'oliva bollente per circa sei/sette minuti, quindi toglierle dalla padella con l'apposita cucchiaia.
Caratteristiche del prodotto finito:
- Il prodotto finito è un dolce ovale a forma di una rosa spampanata, cioè con le foglie aperte a mò di chitarra, il colore giallo oro, la consistenza molto croccante.
Viene consumato freddo.
Periodo di produzione:
- Durante tutto l'anno, con punte massime nel periodo delle festività Natalizie, Pasquali e carnevalesche.
Riferimenti storici:
- Dolce tipico, consumato nelle famiglie contadine in occasione delle festività Natalizie, Pasquali e cerimonie matrimoniali.
Per la preparazione venivano giornalmente conservate le uova, fino al raggiungimento del quantitativo necessario alla preparazione delle rosacatarre.