Montalto Carpasio è un "comune sparso" della provincia di Imperia in Liguria.
Il comune è stato istituito il 1º gennaio 2018 per fusione dei territori comunali di Carpasio e Montalto Ligure, la prima effettuata in Liguria dall'istituzione della Repubblica Italiana.
La sede comunale è nella frazione di Carpasio, mentre servizi e uffici sono in quella di Montalto Ligure.
Montalto Ligure
Insieme ai pascoli, elemento predominante del paesaggio di Carpasio è il terrazzamento a fasce, ancora visibile nonostante l'abbandono.
La posizione di controllo sulle antiche vie di transumanza fece di questo borgo alpestre della valle Argentina un oggetto di contesa nei secoli: da avamposto dei conti di Ventimiglia il feudo passò ai Lascaris di Tenda (1455) e, nel 1573, ai Savoia.
La parrocchiale di Sant'Antonino, originaria del XV secolo ma ricostruita successivamente, ha una particolarità: la torre campanaria è inclinata.
Accanto, sulla facciata barocca dell'oratorio, si nota un bassorilievo antico in ardesia raffigurante l'Annunciazione.
Dell'architettura rurale sopravvivono le "caselle", antiche costruzioni in pietra a secco.
L'economia di Carpasio è da sempre legata alla montagna: cereali, castagne, erbe aromatiche e la rinomata lavanda, ma soprattutto l'allevamento e la produzione di formaggi come il saporito "bruzzo", specialità carpasina insieme al pane d'orzo e al vino Ormeasco DOC.
Tra le manifestazioni si raccomanda il suggestivo "Natale dei pastori" e, per chi ama gli sport tradizionali, i tornei di pallone elastico.
A Costa c'è un museo della Resistenza, sezione del sistema museale dell'istituto storico della resistenza e dell'età contemporanea di Porto Maurizio.
In prossimità del passo del colle d'Oggia (1187 m), zona di confine con la valle Impero, si incontra Prati Piani (1130 m), località di villeggiatura.
Si possono fare escursioni al monte Grande (1418 m), che nella Resistenza del settembre 1944 fu teatro di un importante scontro, o lungo il sentiero panoramico per il passo del Maro (1064 m).
Carpasio
Olivi, vigne, castagni e pascoli in soli 13 chilometri quadrati di estensione: nel territorio di Montalto Ligure convivono colture che in Liguria solitamente sono in aree ben differenziate.
I vasti terrazzamenti, che fanno arrivare uliveti e vigneti a un'altitudine considerevole, sono il frutto di un'attività agricola millenaria e si inseriscono armoniosamente nel paesaggio.
Il borgo medievale è arroccato a 315 metri sul monte Colletto, un'altura compresa tra i corsi dei torrenti Argentina e del Carpasina.
Prima del dominio romano era un castellaro dei Liguri Ingauni; nel medioevo fu feudo dei conti di Ventimiglia e poi possesso della Repubblica di Genova.
Ancora bene evidente la struttura medievale, con i lunghi carruggi collegati trasversalmente e le frequenti volte che permettono agli edifici di sovrapporsi parzialmente lungo la forte pendenza.
Interessanti i portali in ardesia.
La chiesa romanica di San Giorgio (XII secolo) che si incontra fuori dell'abitato su un'antica mulattiera tra gli ulivi, è monumento nazionale per la perfetta conservazione delle strutture originarie, mai rimaneggiate.
La parrocchiale dei Santi Giovanni Battista e Giorgio, nel centro del paese, conserva opere di Ludovico Brea (originario di Montalto) e di altri artisti liguri.
Poco distante l'oratorio di San Vincenzo Ferreri.
Il santuario dell'Acquasanta, in mezzo ai castagni, ricorda un'apparizione mariana del 1453.
All'interno un polittico di Emanuele Macario.
La "frandura", cui è dedicata una sagra, è una torta di patate, disposte a strati e condite con olio e spezie.
Le feste popolari con i tipici "alberi della cuccagna" sono ricollegabili a tradizioni precristiane.
Escursioni facili e interessanti per il monte Ceppo e il monte Faudo, attraverso i terrazzamenti e i boschi.