Molini di Triora Liguria

Il paese dai ventitré mulini ad acqua lungo le rive dei torrenti Argentina e Capriolo è citato per la prima volta intorno al 1200, ma ha origini molto più antiche: lungo la millenaria via Marenca, tra il passo Teglia e il passo della Mezzaluna, è stata scoperta un'area sacra con un menhir di due metri e un masso altare inciso; sullo sperone della rocca di Drego (1080 metri, a strapiombo sull'Argentina), invece, si trovano i resti di un castellaro preromano. Nel territorio sono molte le località di interesse storico e artistico: il villaggio di Corte, i portali in ardesia di Andagna e il borgo medievale di Glor sono solo esempi. Molini, comune autonomo soltanto dal 1903, nella seconda guerra mondiale ha subito violente rappresaglie da parte dei nazisti. La parrocchiale di San Lorenzo è in stile barocco. All'interno un trittico cinquecentesco di Emanuele Maccario, mentre il portale e il campanile in pietra nera squadrata sono del XV secolo, ben conservati nelle forme originali. Il santuario di Nostra Signora della Montà è un esempio di Romanico e conserva affreschi del XV secolo e un dipinto di Antonio Monregalese (1435). Un'istituzione è la sagra settembrina della lumaca: esiste da quarant'anni e le quattro ricette che propone, accompagnate dall'ottimo vino ormeasco e dal pane con il bruzzo (ricotta piccante tipica dell'entroterra), attirano golosi da tutta la Liguria. Chi ama le escursioni può percorrere gli antichi sentieri di collegamento tra le frazioni o attraversare boschi di castagni per raggiungere il colle Langan e quindi proseguire per le Alpi o il passo della Teglia (1387 m), porta per le valli Argentina e Arroscia. Oltre al trekking, a Molini si possono praticare free climbing e discesa dei torrenti in canoa.