Taggia Liguria

L'antica Tabia, collocata sul "Tavia fluvius", era un importante centro romano. L'invasione longobarda del 641 costrinse gli abitanti a spostarsi nell'entroterra, dove i Benedettini portarono l'ulivo e nacque il borgo medioevale. Dopo gli attacchi saraceni e il dominio dei Clavesana, ai quali la popolazione si ribellò nel XIII secolo, Taggia passò sotto il dominio genovese. Nel centro storico tra torri, bassorilievi e portali, spicca il palazzo Curlo con gli archi gotici e il loggiato, testimone della pace firmata tra guelfi, ghibellini e Doria nel 1439. Il convento di San Domenico fu per oltre tre secoli un importante centro culturale. Nella quadreria si trovano opere dei fratelli Brea, di Gregorio De Ferrari e di Orbetto da Verona. La chiesa (1490) conserva decorazioni di Giovanni Donato da Montorfano: il restauro del 1935 ha ripristinato le linee gotiche originarie. Pregevoli la parrocchiale dei Santi Giacomo e Filippo (1670), edificata su disegno del Bernini sopra i resti di un tempio romanico, e la chiesa dei Santi Sebastiano e Fabiano, con la facciata color arancio. Il "Brakì", fontana del 1462, è opera del maestro Donato del Lancia. Tradizionali i canestrelli salati e i biscotti al finocchio. La costa pianeggiante di Arma, centro balneare importante nel XVIII e XIX secolo per la cantieristica e i traffici marittimi, ha una spiaggia di sabbia fine. Il lungomare si estende tra la grotta dell'Annunziata e la fortezza cinquecentesca da un lato, il porto e la darsena dall'altro. Trasformata in chiesa nel XV secolo, la grotta dell'Annunziata (o dell'Arma) ha restituito reperti di epoca preistorica. La "chiesetta dei pescatori", intitolata a San Giuseppe, risale al 1817 e custodisce una statua di Sant'Erasmo, patrono dei pescatori, che durante la festa a lui dedicata viene portata in processione e in mare.