Santo Stefano al Mare Liguria

Il borgo marinaro di Santo Stefano al Mare ha origini romane, confermate dai resti di un ponte da cui passava la via Julia Augusta e dal ritrovamento di cocci di ceramica fabbricata sul posto. Nel medioevo le invasioni barbariche dal nord e le continue scorrerie saracene costrinsero gli abitanti a lasciare la costa in cerca di una posizione più sicura all'interno, ai piedi della collina dei "Sanstevi", dove si sviluppò il primo nucleo di "Villa Sancti Stephani". Gli scavi archeologici hanno portato alla luce i muri di fondazione dell'abbazia benedettina e frammenti di vasellame, ma del monastero, delle chiese e delle case non è rimasta traccia. Dal 1353, anno in cui il territorio passò alla Repubblica di Genova, gli abitanti iniziarono a ridiscendere verso la costa; nel XVI secolo, per difendersi dalle incursioni dei saraceni, costruirono alla foce del rio Torre una fortificazione poligonale che oggi ospita il municipio e una residenza per anziani. La parrocchiale intitolata a Santo Stefano protomartire è stata rifatta nell'VIII secolo, ma ha mantenuto colonne e capitelli romanici delle origini. Facciata, campanile e interno sono stati ristrutturati nel 1900; all'interno si conservano un fonte battesimale quattrocentesco, una statua raffigurante il martirio di San Sebastiano eseguito da uno scultore olandese e interessanti dipinti del Carrega e dei fratelli Brea. L'oratorio seicentesco del Santo Cristo, restaurato di recente, si trova vicino alla parrocchiale e custodisce un pregevole crocifisso in legno. Scene della vita di Maria sono scolpite sul bassorilievo in pietra di Vicenza che orna il portale. L'ampia spiaggia di Torre cede il posto a un tratto di costa dove gli arenili si stringono e diventano scogliere. Nei fondali è possibile fare immersioni subacquee e si possono praticare tutti gli sport marini: dalla vela al windsurf al canottaggio. Lo specchio d'acqua di fronte a Santo Stefano ospita la marina degli Aregai, uno dei più attrezzati porticcioli turistici della Liguria.