Olivetta San Michele Liguria

Immerso tra oliveti e vigneti al confine con la Francia e con il parco delle Alpi Marittime, il comune di Olivetta San Michele è formato da due borghi: Olivetta, affacciata sul torrente Bevera, e San Michele, sulla strada per il colle di Tenda. Feudo dei conti di Ventimiglia e del vescovo di Grasse, fino al 1862 Olivetta fu la capitale della valle di Penna (il toponimo, riferito alla posizione su uno sperone, più tardi fu cambiato in Piena) dal cui castello controllava i traffici sulla via del sale. Il gruppo di borghi (tra cui Piene e Libri) di cui era capoluogo appartengono alla Francia dal 1947. Nella chiesa di Sant'Antonio a Olivetta è conservata una tela raffigurante la Crocifissione attribuita al pittore Barbadirame. A Fanghetto, sede di una colonia di Olandesi, sono ben conservati il borgo medievale, la chiesa della Madonna e dell'Angelo Custode (con tele del 1200 restaurate), e il ponte romano sul Roia, mentre a Piena merita una visita la chiesa di San Mauro. Sul territorio sono presenti alcune grotte carsiche e si possono praticare torrentismo, mountain bike e trekking lungo i numerosi sentieri che partono dai due borghi: la mulattiera intagliata nella roccia che conduce alle rovine del castello della Piena, la cosiddetta "via dei frantoi" (itinerario che tocca antichi frantoi di legno per il grano e l'olio), il sentiero lungo il Roia e numerose escursioni in località italiane e francesi. Un discorso a parte merita l'escursione al rifugio del CAI sul monte Grammondo (1378 m), dove ogni anno si celebra la festa della montagna con cori e polentata. Ma la sagra più originale è quella di Bossaré, dedicata alla capra con i fagioli, da gustare con l'apprezzato Rossese locale.