Perinaldo Liguria

Si distende su un crinale tra la valle del rio Merdanzo, affluente del Nervia, e la valle del torrente Verbone.
Intorno al Mille il conte Rinaldo di Ventimiglia acquistò l'antica “Villam Junchi” per farne una nuova roccaforte, e gli abitanti si trasferirono al riparo del costruendo castello sul poggio che prese il nome di “Podium Rainaldi”.

Nel 1288 passò a Oberto Doria.
Nel XVI secolo Perinaldo, ormai legata ai Savoia, fu coinvolta nella guerra tra piemontesi e genovesi.
Nel 1622 nacque Gian Domenico Cassini, astronomo, accademico di Francia alla corte di Luigi XIV.
Studiò molto Saturno, di cui scoprì alcuni satelliti e lo spazio vuoto tra gli anelli (il "vuoto di Cassini"); forse nacque, sicuramente soggiornò e lavorò nella villa dei Maraldi, che continueranno la sua opera con Giacomo Filippo e Gian Domenico.
Nella stessa villa soggiornarono Napoleone e il generale Massena.

La parrocchiale di San Nicola è del 1489, rifatta in epoca barocca.
La tela delle anime, attribuita alla scuola del Guercino, fu donata dal Cassini nel 1672.

La chiesa campestre della Visitazione è meglio nota come santuario del poggio dei Rei perché luogo di pellegrinaggio dei penitenti.

Il territorio è coperto per il 40% da ulivi, alla cui coltivazione diedero impulso i frati francescani che nel 1640 fondarono il convento di Sant'Antonio, ora sede di un osservatorio e museo astronomico: furono i frati a introdurre la coltura della qualità taggiasca di olivo.
Molto sviluppata anche la floricoltura.

Castagni, pini, e faggi ricoprono le alture; in direzione del mare prevale la macchia mediterranea.
Il sentiero di collegamento tra Apricale e Dolceacqua è un ottimo percorso da trekking; molti anche i percorsi segnati adatti alla mountain bike, come quello da Soldano a Dolceacqua che tocca i ruderi della torre dell'Alpicella.

I vigneti rientrano nella zona del Rossese DOC.
Da non perdere, ad agosto, la “sagra della meesana”, fiore di zucca ripieno.