Toano Emilia Romagna

II territorio toanese è parte di un contrafforte montuoso che si estende a nord della giogaia del Cusna, delimitato da tre corsi d'acqua: il Secchiello, il Secchia e il Dolo.
Conformazione, questa, che ne fece il luogo ideale per le colonizzazioni, prima dei Friniates, genti di etnia cello ligure poi dei romani nel XI secolo a.C.
Di quest'epoca sono ancora presenti diverse testimonianze, come la necropoli di San Bartolomeo e i siti archeologici in prossimità del crinale: Quara, Toano e Massa.
L'odierno centro, coi vari nuclei abitati, presenta tuttora caratteristiche interessanti dal punto di vista architettonico, storico ed artistico.
Sono tante le iniziative che di anno in anno riscuotono grande successo e offrono ai visitatori, come agli abitanti, diverse occasioni di intrattenimento, alcune basate sulla riproposta di antiche tradizioni di sagre popolari, altre dal sapore squisitamente culturale come il teatro dialettale o le varie mostre di arte e artigianato locale.
Toano è anche paese vitale dal punto di vista dello sport e del tempo libero con le numerose attrezzature nel capoluogo e negli altri centri attigui.
L'importanza della storia in tutte le sue forme è chiaramente visibile nelle splendide strutture antiche ottimamente conservate.
La Pieve di Santa Maria Assunta, già citata in documenti risalenti al X secolo, è stata edificata utilizzando grandi blocchi di arenaria, seguendo quello stile di sobria bellezza tipica delle costruzioni romanico-lombarde dell'Appennino Reggiano.
La costruzione della Chiesa impegnò per anni l'intera cittadinanza; chi scolpiva la pietra, chi fondeva i metalli, chi donava frumento, vino e cibo.
Anche nei borghi rimangono interessanti manufatti di epoche diverse, dalla casa - forte di Stiano, alle case-torre, alle corti padronali, agli antichi mulini ad acqua in prossimità dei torrenti.
A Manno, Cerreto, Cavola, L'Oca, ha operato, nel Seicento, la famiglia dei Ceccati, intagliatori e scultori che hanno lasciato in questi luoghi dei veri capolavori in pietra e legno: ancone, tabernacoli, fregi, altari, ma anche edifici di eccelsa fattura.
Dal 2005 è attivo il Centro Studi a loro dedicato che può essere considerato il punto di partenza per un itinerario artistico - culturale attraverso il territorio dell'Appennino Reggiano.
All'interno del Centro si può visitare una mostra fotografica permanente dedicata alle opere di questa famiglia di artisti.

Testo tratto da:
Appennino Reggiano (Comunità Montana dell'Appennino Reggiano)