L'Emilia-Romagna è una regione dell'Italia settentrionale, con capoluogo Bologna.
Confina a est con il Mar Adriatico, a nord con il Veneto e la Lombardia, a ovest con il Piemonte e la Liguria, a sud con la Toscana, le Marche nonché la Repubblica di San Marino.
Essa è composta dall'unione di due regioni storiche: l'Emilia, che comprende le provincie di Piacenza, Parma, Reggio, Modena, Ferrara e buona parte della provincia di Bologna, con il capoluogo, e la Romagna, con le rimanenti province di Ravenna, Rimini, Forlì - Cesena e la parte orientale della provincia di Bologna (Imola e zone limitrofe).
La Romagna storica comprende peraltro piccoli territori nelle Marche e in Toscana.
Le aree che costituiscono la regione attuale sono popolate fin da tempi remotissimi, come ci indicano vari ritrovamenti: il caso più famoso è quello del sito di Monte Poggiolo, presso Forlì, dove sono stati rinvenuti migliaia di reperti datati a circa 800.000 anni fa, a dimostrazione che la zona era già abitata nel Paleolitico.
L'Emilia-Romagna è una regione prevalentemente pianeggiante, infatti le pianure occupano il 47,8% del suo territorio.
Le colline, il 27,1% del territorio, e le montagne, il 25,1% del terriorio, si trovano nel meridione della regione.
In Emilia Romagna l'economia è molto sviluppata.
Le tipiche industrie sono a conduzione famigliare di piccola e media impresa, non esistono grandi gruppi internazionali a parte quelli alimentari e automobilistici.
Inoltre sono molto diffuse le cooperative, soprattutto nella zona di Reggio Emilia e Modena.
L'industria è presente in tutti e tre i settori.
Nel primario la regione può contare su un forte sviluppo su tutta la Pianura Padana e in Romagna.
Sono molti i prodotti DOP e IGP coltivati in regione.
Il settore secondario è senza dubbio quello più sviluppato: nelle aree che vanno da Bologna a Reggio Emilia c'è un altissimo tasso di industrie meccaniche, ceramiche e tessili (sono note in tutto il mondo le autovetture prodotte nel modenese) quali Ducati, Ferrari, Lamborghini e Maserati.
Nel parmense è molto sviluppata l'industria alimentare (Parma è stata scelta come sede della istituzione europea nel controllo del settore, l'EFSA).
Nel ravennate è molto sviluppata l'industria chimica ed è presente il più grande porto del Mar Adriatico.
Il settore terziario è anch'esso sviluppato; la riviera romagnola è centro d'attrazione turistica sia d'estate per la ricca ed organizzatissima ricettività (più di 5000 alberghi) che negli altri periodi dell'anno per i numerosi locali d'intrattenimento giovanile; si stima che durante un anno sono circa 10 milioni i turisti che la popolano; italiani e moltissimi stranieri soprattutto dalla Germania e dall'Olanda.
Discreto anche il turismo invernale sulle località sciistiche dell'Appennino, fra cui ricordiamo Sestola e le altre località alle pendici del Monte Cimone, e il Corno alle Scale, nel bolognese.
Molto sviluppato il turismo artistico nelle città d'arte specialmente di provenienza estera.
Per quanto riguarda il settore dei servizi, la regione è il nodo commerciale più importante del paese, Bologna è nodo ferroviario di primaria importanza nel Nord, la sua stazione merci è la più grande d'Italia come volume di traffico.
In Emilia poi confluiscono praticamente tutte le maggiori autostrade del paese.