Cavaglià Piemonte

È localizzato geograficamente a circa 50 km a nord-est di Torino e 25 km a sud di Biella, tra l'ultimo lembo orientale della Serra Morenica di Ivrea e l'inizio della Pianura Padana piemontese.
Il territorio è quasi totalmente pianeggiante, confinando a est con Santhià, ad ovest con Roppolo (sulla strada per il vicino Lago di Viverone), mentre a nord con Dorzano e Salussola (con il passaggio del torrente Elvo), quindi a sud con Alice Castello.

Sebbene all'interno del giardino di pertinenza di un'abitazione privata e quindi non visitabile, è opportuno ricordare la chiesa romanica dei SS. Vincenzo e Anastasio i cui resti conservano tracce di un affresco raffigurante Dio Padre benedicente.
Il centro abitato è ricco di testimonianze architettoniche; la chiesa parrocchiale di San Michele, progettata dall'architetto Filippo Castelli, custodisce un prezioso organo ottocentesco dei Serassi di Bergamo, ed un coro rococò di Pietro Giuseppe Auregio Termine.
Il castello è una costruzione in stile medioevale realizzata fra fine Ottocento e inizio Novecento da Ferdinando Rondolino, avvocato e storico che pubblicò nel 1882 la “Cronistoria di Cavaglià”.
Ai margini dell'abitato accanto al cimitero, sorge l'imponente chiesa di Santa Maria del Babilone.
Dopo un periodo di decadenza fu ricostruita completamente a partire dal 1620; la struttura a pianta ellittica sovrastata da una cupola si ispira all'opera dell'architetto Ascanio Vitozzi.
L'interno custodisce un pregevolissimo gruppo policromo del XIII secolo che raffigura “l'Adorazione dei Magi”.

» Il testo in italiano è tratto da:
- Wikipedia (Creative Commons)
- “Andar per Borghi nel Biellese”