La Valle d'Aosta (Vallée d'Aoste in francese, Val d'Outa in francoprovenzale, in lingua walser: Augschtalann in Töitschu o Ougstalland in Titsch, Val d'Osta in piemontese) è una regione a statuto speciale dell'Italia nord-occidentale con capoluogo Aosta.
La Valle d'Aosta fa parte dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo.
Confina a nord con la Svizzera (Distretti di Entremont, di Hérens e di Visp nel Canton Vallese), a ovest con la Francia (dipartimenti dell'Alta Savoia e della Savoia, nella regione Rodano-Alpi), a sud e ad est con il Piemonte (province di Torino, Biella e Vercelli).
La Valle d'Aosta è la più piccola regione italiana e si trova in mezzo alle Alpi, circondata da quattro dei monti più alti di tutta Italia ed Europa (Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa e Gran Paradiso) ed attraversata dalla Dora Baltea, importante affluente di sinistra del fiume Po.
I valichi più importanti sono il Colle del Piccolo San Bernardo e il Colle del Gran San Bernardo, cui corrisponde il traforo omonimo.
La parte meridionale del territorio è occupata dal Parco Nazionale del Gran Paradiso (Parc National du Grand-Paradis), istituito nel 1922 per salvaguardare alcune specie di flora e fauna alpina in via d'estinzione come stambecchi, camosci, marmotte ed ermellini.
La conformazione dell'intero territorio regionale è frutto dell'opera delle glaciazioni, che scavarono la valle principale e quelle laterali.
Ora i ghiacciai occupano solo le cime più elevate..
È la regione più piccola d'Italia e anche quella meno popolata.
La regione ha due nomi ufficiali:
- Regione Autonoma Valle d'Aosta (in italiano)
- Région Autonome Vallée d'Aoste (in francese)
nei documenti in lingua walser è denominata Augschtalann (versione Töitschu, Issime) o Ougstalland (versione Titsch, Gressoney).
Nel dialetto valdostano, appartenente al ceppo linguistico francoprovenzale, è d'uso la dicitura, non ufficiale, Réjón otonomma Val d'Outa (o Réjón otonoma Val d'Outa).
Ufficiosamente viene spesso indicata con il nome Val d'Aosta.
Lo stesso fenomeno si osserva in francese, in cui è molto diffusa la dicitura non ufficiale Val d'Aoste.
In piemontese, parlato in bassa valle, la regione si chiama Val d'Osta.
I suoi organi amministrativi godono di una particolare autonomia dal governo centrale italiano, non soltanto per quanto riguarda la politica e il governo regionale, ma anche in altri ambiti strettamente legati alla vita e all'economia di questa regione montana, in particolare la gestione dell'agricoltura, dell'artigianato e del turismo, l'assistenza e beneficenza pubblica e le scuole materne.
La lingua autoctona della Valle d'Aosta è il francoprovenzale nella sua varietà dialettale valdostana, la lingua più diffusa, invece, è oggi l'italiano.
Ampiamente conosciuto è il francese, in quanto gode del rango di lingua co-ufficiale nella regione, anche se negli usi effettivi della comunità parlante valdostana il suo ruolo è marginale.
A Issime, Gressoney-La-Trinité e Gressoney-Saint-Jean si parla il walser, ufficialmente riconosciuto.
L'economia della Valle d'Aosta si basa soprattutto sul settore terziario, in particolare sul turismo.
Il turismo in estate è di villeggiatura, in maggior parte di agriturismo, mentre in inverno è soprattutto sportivo.
I comprensori sciistici principali della Valle sono Monterosa Ski, situato in gran parte in regione, e Matterhorn Ski Paradise tra Valtournenche, Breuil-Cervinia e Zermatt in Svizzera (Matterhorn è il Monte Cervino in tedesco).
Courmayeur e Champoluc sono altri centri storici dell'alpinismo valdostano.
Grazie all'autonomia conferita dallo statuto speciale la mano pubblica, che amministra le ingenti risorse finanziarie regionali, gioca un ruolo di primaria importanza nell'economia valdostana.
Le industrie sono concentrate nella bassa valle (tra Verrès-Champdepraz e Pont-Saint-Martin) e sono spesso di piccole-medie dimensioni.
Sono attive nei settori tessili, edilizio, della meccanica, del legno e della carta.
Ad Aosta si trova inoltre un'importante impresa siderurgica, la Cogne Acciai Speciali.
Modesto invece l'apporto dell'agricoltura e dell'allevamento all'economia regionale.
Si coltivano patate, mele, viti, orzo e si allevano bovini.
Cucina
Tra i piatti della cucina valdostana si ricordano la soupe à la valpelleneintse (patate, cavoli lessati, fontina e brodo di carne, al forno), la carbonade (a base di carne bovina), il blanc-manger (dolce a base di panna, zucchero e vaniglia).
Tipico prodotto agroalimentare è la fontina valdostana.
Castelli
I castelli in Valle d'Aosta sono numerosi.
Quasi ogni paese aveva il suo castello.
Di alcuni restano solo rovine; altri invece sono ben conservati e sono attrazioni turistiche.
Il castello più conosciuto è quello di Fénis.
Tra i maggiori castelli, il primo che si incontra risalendo la valle è quello di Bard, superata la città di Aosta, per ultimo si incontra quello di Saint-Pierre.
Storicamente i castelli hanno subito un'evoluzione.
All'inizio avevano prevalentemente uno scopo difensivo (così si presentano le Torri dell'inizio del secondo millennio).
In epoche successive, essi concorsero per lo più a dimostrare la potenza e ricchezza del proprietario: con queste caratteristiche si presentano il castello di Fénis e quello di Issogne.
Nel XIX secolo, il castello diventa un ricordo celebrativo di glorie antiche (così si presenta il Castello Savoia).
Musei
Oltre ad ospitare numerosi castelli la Valle d'Aosta è una regione ricca di musei, dai piccoli musei comunali dislocati sul territorio regionali ai poli museali di maggiore rilevanza.
Tra i musei più apprezzati per la loro collocazione, il patrimonio esposto e l'operato culturale vanno segnalati:
- Museo dell'artigianato valdostano di tradizione, sito nel comune di Fénis, che espone la grande ricchezza della tradizione artigianale valdostana, che viene tramandata da più di mille anni e che ancora oggi è più viva che mai.
- Forte di Bard con il Museo delle Alpi
- Museo Archeologico Regionale di Aosta
- Museo di Scienze Naturali.
Architetture religiose
I santuari sparsi per la valle testimoniano la fede dei valdostani trasmessa per secoli:
- Notre-Dame de Guérison nel comune di Courmayeur
- Santuario di Notre-Dame-des-Neiges in località Machaby, nel comune di Arnad
- Santuario di Vourry nel comune di Gaby
- Santuario di Plout, a Saint-Marcel
- Santuario del Misérin nel comune di Champorcher
- Santuario di Cunéy nel Vallone di Saint-Barthélemy
- Santuario di Verdonaz (pron. Verdonà) nel comune di Oyace
- Santuario di San Grato nel comune di Valgrisenche
- Santuario di Fonteinte nel comune di Saint-Rhémy-en-Bosses.
Il testo è tratto da:
- Wikipedia