Ubicato nelle ultime propaggini del versante sud-orientale dell'Etna, nella cosiddetta “Terra d'Aci”, è un balcone naturale sullo Jonio.
La posizione collinare e l'orizzonte orientale esposto verso il mare rendono il clima mite e godibile.
Aci Bonaccorsi è il comune meno esteso della provincia di Catania e il secondo dell'intera Regione Siciliana, dopo Roccafiorita.
È inoltre al 28º posto nella classifica degli ultimi 100 comuni italiani per superficie.
Si narra che Aci Bonaccorsi e le altre Aci trassero la propria origine da “Xiphonia”, misteriosa città greca oggi del tutto scomparsa.
I poeti Virgilio e Ovidio fecero nascere il mito della fondazione alla storia d'amore tra una ninfa chiamata Galatea ed un pastorello chiamato Aci, e del ciclope Polifemo.
In epoca romana esisteva una città chiamata “Akis”, che partecipò alle guerre puniche.
La storia della medievale “Jachium” e poi dell'araba “Al-Yag” coincide strettamente con quella del Castello di Aci da cui si può desumere buona parte degli avvenimenti storici ed a cui si rinvia.
Di questo periodo è la fondazione del Santuario di Valverde.
La storia di Aci Bonaccorsi sarà praticamente condivisa fino al XVII secolo con quella degli altri casali del territorio delle Aci a cui si può far riferimento.
Di sicuro cominciò a costituirsi come borgo dal 1400 formato dalle contrade de Liuna, Battiati e Pauloti e quindi successivamente identificato in Bonaccorsi, in riferimento alla famiglia Bonaccorso.
Sotto il dominio spagnolo, nel XVII secolo, il notevole sviluppo economico di Aquilia Nuova (Acireale) causò contrasti e rivalità con gli altri casali che chiedevano l'autonomia amministrativa.
Vi sarà quindi la separazione dei casali di Aci.
Nacquero: Aci Bonaccorsi, Aci Castello (comprendente anche Aci Trezza), Aci San Filippo ed Aci Sant'Antonio (comprendente anche Valverde, Aci Santa Lucia ed Aci Catena).
Monumenti e luoghi d'interesse:
- Chiesa di Santa Maria dell'Indirizzo
- Chiesa di Sant'Antonio Abate
- Chiesa di Santa Lucia
- Chiesa di Santa Maria delle Grazie
- Santuario di Maria Santissima Ritornata
- Teatro comunale, inaugurato il 29 febbraio 2004, con una capienza di 350 posti
- Fontana con gli "scogli dei Ciclopi" in rilievo, realizzata nel 1952