A Urbisaglia oltre 2000 anni di storia immersi nella natura hanno lasciato tracce considerevoli e monumenti superbi tra queste dolci colline della valle del Fiastra, costituendo un patrimonio storico culturale unico nel suo genere e facilmente raggiungibile e visitabile.
A metà strada tra i Monti Sibillini e la costa adriatica, immersa in un paesaggio verde ed armonioso, Urbisaglia vi inviterà a momenti di svago accompagnati da una ricca enogastronomia e dalla cordialità degli abitanti del luogo.
Il paese ospita il Parco Archeologico più esteso delle Marche, che ci rivela gli antichi fasti di Urbs Salvia, colonia romana del II secolo a.C. tra le più significative della V Regio Picenum.
Tra le forme dei grandi edifici pubblici e nei preziosi affreschi del Criptoportico rivivono la magnificenza e la gloria dell'Impero romano i cui echi giungono ancora oggi agli occhi di chi sceglie di visitare Urbisaglia.
Dopo l'abbandono della città romana, la popolazione si è spostata sulla sommità del colle fondando il castro di Urbisaglia, conservato fino ad oggi come un caratteristico borgo medievale e l'imponente Rocca che impreziosisce la piazza centrale.
Dante Alighieri ricorda questo difficile periodo di transizione della città nel XVI canto del Paradiso della Divina Commedia:
Se tu riguardi Luni e Urbisaglia
Come son ite e come se ne vanno
Di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia
Udir come le schiatte si disfanno
Non ti parrà cosa nova né forte
Poscia che le cittadi termine hanno.
(Dante Alighieri Divina Commedia, Paradiso XVI, 73-78)
IL CENTRO STORICO
Disteso sul crinale del Colle San Biagio, a sinistra del fiume Fiastra, il paese restituisce le immagini di un tipico centro storico dell'entroterra marchigiano.
Una passeggiata tra i vicoli permetterà di gustare suggestivi scorci del borgo medievale, dove la cinta muraria, le piccole abitazioni, i segni delle antiche botteghe, le torri di avvistamento e gli archi delle porte di ingresso raccontano un vissuto quotidiano semplice e operoso.
Nella storia del centro storico, un anno significativo è il 1303, quando gli Abbracciamonte, primi signori del borgo, cedettero a Tolentino i diritti sul castello di Urbisaglia.
Da allora si susseguirono numerose rivolte - da cui il detto “Urbisaglia poca gente assai canaglia” - che indussero Tolentino a ingrandire nel 1507 la Rocca, in cui insediare una guarnigione militare.
Circa sessant'anni dopo, nel 1569, Urbisaglia venne affrancata dalla giurisdizione tolentinate da Papa Pio V che la pose alle dirette dipendenze dello Stato Pontificio.
IL PARCO ARCHEOLOGICO
Quello di Urbs Salvia è il Parco Archeologico più grande e importante delle Marche con i suoi 40 ettari che si sviluppano dal punto più alto del colle, dove oggi sorge Urbisaglia, fino al fondovalle. Urbs Salvia, città del Picenum, era l'unico centro di grandi dimensioni lungo la valle del fiume Fiastra, era attraversata dalla Via Salaria Gallica che, all'interno dell'area urbana, diventava il cardo maximus.
In età augusteo-tiberiana (prima metà I secolo d.C.) ci fu un periodo di grande fermento culturale che portò alla monumentalizzazione della città con la costruzione di imponenti edifici.
Ancora oggi lungo il declivio del colle sono ben visibili i terrazzamenti realizzati dai Romani.
Numerose iscrizioni riportano i nomi dei personaggi più illustri: tra cui Lucio Flavio Silva Nonio Basso che, sotto il regno dell'imperatore Tito, conquistò la fortezza di Masada (73 d.C.).
Tra il V e il VI secolo d.C. ci fu un progressivo abbandono del centro urbano anche a causa delle scorrerie ad opera di Visigoti.
Le imponenti rovine, le pitture, le iscrizioni sono solo alcune delle testimonianze che giungono fino a noi e che accompagnano il visitatore alla scoperta dell'antica Urbs Salvia.
L'AMBIENTE NATURALE
Alle porte del centro storico inizia la sentieristica che conduce alla scoperta della cultura e del territorio di Urbisaglia dove sono immerse, in un mutevole paesaggio rurale collinare, preziose testimonianze storiche.
Si apre qui la vallata del fiume Fiastra che fa bella mostra di sé ai piedi dei Monti Sibillini.
Percorrendo i sentieri del Parco Archeologico, si incontrano aree di sosta e scene idilliache tra antichi ulivi, cespugli, rose e presidi culturali in cui la storia è tangibile e si manifesta con l'imponenza del teatro e delle mura romane.
Più a valle ci accoglie lo spettacolo monumentale dell'Anfiteatro, in cui l'altezza originale, ormai consumata dal tempo, è compensata da querce secolari.
Il corso del fiume ci accompagna lungo la passeggiata naturalistica che conduce alla Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, strettamente legata alla storia e al sistema naturalistico di Urbisaglia.
Fu infatti prelevando materiale edilizio dalle rovine della romana Urbs Salvia, che nel XII secolo i monaci cistercensi edificarono l'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra.
Il sito di Urbisaglia, gli spazi atrezzati, la natura e la storia offrono molte occasioni di svago, con la possibilità di passeggiare in bici, a cavallo, con gli asini o di godere di semplici momenti di relax nei prati.