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Turismo e vacanze in Marche


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 Marche - Informazioni generali

Nazione: Italia
Capoluogo: Ancona
5 Province
225 Comuni
Superfice: 9.279,01 Kmq
Popolazione: 1.519.753 abitanti
Densità: 163 abitanti per Kmq

Sito web: https://www.regione.marche.it

Marche


Regione Marche

MARE / LE MARCHE IN BLU
180 km di costa, 26 località che si affacciano sul Mar Adriatico attrezzate per vacanze, il turismo balneare, che nelle Marche vanta una solida tradizione, rappresenta una delle punte di diamante dell'offerta complessiva della Regione.
In questa regione si può scegliere tra spiagge di sabbia finissima, ghiaia o roccia, con scogli o palme, tra la Riviera delle colline, con le grandi spiagge di Gabicce Mare, Pesaro, Fano e Marotta di Mondolfo; la costa anconetana, tra Senigallia, spiaggia di velluto, e la Riviera del Conero, con Portonovo, Sirolo e Numana; la costa maceratese, con il verde delle pinete di Porto Recanati, Porto Potenza Picena e il porto animato di Civitanova Marche; la verde Riviera Picena, che si estende tra Porto Sant'Elpidio, Lido di Fermo, Porto San Giorgio e Pedaso; o l'esotica Riviera delle Palme, tra Cupra Marittima, Grottammare e San Benedetto del Tronto, con le sue 7.000 palme.

Tra Gabicce Mare e Pesaro una suggestiva strada panoramica di circa 20 chilometri attraversa o lambisce pittoreschi paesi di pescatori, a picco sull'azzurro dell'Adriatico, che fanno parte del Parco regionale del Monte San Bartolo.
A sud di Ancona inizia il Parco regionale del Monte Conero (572 m), che si specchia sul mare offrendo uno spettacolo di rara suggestione.
La Riviera del Conero, con il suo alternarsi di baie, ripide pareti rocciose e spiagge riparate come quella delle "Due Sorelle", due grandiosi speroni rocciosi che spuntano dall'acqua, assume in alcuni tratti tonalità cromatiche di una delicatezza inconsueta.
Tutta la costa delle Marche presenta spiagge attrezzate e servizi per tutta la famiglia.
La ricettività è articolata e per tutte le esigenze, comprendendo hotel, residence, campeggi, b&b, appartamenti da affittare e tanto altro ancora.
Numerose anche le attività ricreative e sportive.
Nelle spiagge marchigiane si possono praticare numerosi sport, come il wind surf, lo sci nautico, la vela, l'attività subacquea, il kitesurf, il nuoto, il beach volley.
Le serate sono animate da tante feste e manifestazioni per tutti i gusti, alcune delle quali conosciute a livello nazionale, come il CaterRaduno o il Summer Jamboree di Senigallia o il Festival Adriatico Mediterraneo di Ancona.
Una particolarità delle Marche è che dal mare si possono raggiungere agevolmente i numerosi paesi alti disseminati a guisa di balconi strategici sul litorale: sono gli antichi nuclei strategici dai quali sono poi sorti i centri "marini".
Oltre alle spiagge, le Marche vantano 9 porti turistici, la nautica da diporto, infatti, sta conquistando un numero crescente di appassionati e le Marche sono in grado di offrire servizi sempre più al passo con il gradimento crescente di questo segmento turistico.
Questi i porti turistici: Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Numana, Civitanova Marche, Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto, per una capacità complessiva di circa 5.000 posti barca.

Nella regione che si affaccia sul mare Adriatico, non potevano mancare feste, manifestazioni e musei dedicati al mare, all'acqua e al pesce.
Prima tra tutte e molto conosciuta è Anghiò, Festival del Pesce Azzurro che si festeggia da quest'anno a Porto Sant'Elpidio.
La manifestazione ha l'obiettivo di confermare e valorizzare le proprietà del pesce azzurro, un'eccellenza certificata a livello europeo.
Anghiò (in dialetto significa proprio alice), con le sue svariate attività e degustazioni, punta a promuovere e valorizzare questa importante tradizione che coinvolge l'intera regione Marche.
Una manifestazione tutta dedicata al mare si svolge a Civitanova Marche nel mese di giugno: la tradizionale Festa del Mare, un'occasione per gustare i pesci tipici dell'Adriatico cucinati secondo le antiche ricette.
Sempre con lo stesso nome ma con caratteristiche diverse, a Porto San Giorgio nel mese di Agosto si svolge la Festa del Mare famosa per la padella gigante dell'Adriatico ed è diventata ormai un appuntamento fisso del litorale.
Le sagre che celebrano il pesce sono sparse in tutta la regione e si svolgono principalmente da giugno a settembre come il noto Festival del Brodetto di Fano a Settembre e Porto Recanati a Giugno.

Il forte legame delle Marche con il mare è antico e profondo: a testimonianza di questo, numerosi sono i musei dedicati al mare.
A San Benedetto del Tronto (AP), non poteva mancare il Polo Museale del mare (Museo Ittico, Museo delle anfore e Museo della civiltà marinara delle Marche).
Articolato in tre sezioni, unico nella regione e tra le poche realtà esistenti in Italia, permette un affascinante viaggio nella memoria, nelle tradizioni, nella cultura del mare, scoprendo da vicino come nasceva una nave, come si viveva in mare, quali erano i riti per propiziare un buon rapporto con l'elemento marino, nonché di ascoltare i suoni del mare, di ammirare foto d'epoca e ricostruzioni di ambienti e momenti di vita marinari.
Nel sud della regione anche il Museo Malacologico Piceno a Cupra Marittima (AP) è dedicato in gran parte al mare, infatti, si possono osservare da vicino i 730.000 esemplari di conchiglie esposti insieme alla ricca programmazione di mostre temporanee con proposte originali e creative.
Verso nord, a Pesaro, si trova il Museo della marineria Washington Patrignani_Pesaro che illustra la storia del porto della città dalle origini ai giorni nostri e la cultura della “gente di mare”, fornendo informazioni preziose per scoprire i caratteri originali della marineria pesarese con i suoi usi e consuetudini, sopravvissuti fino ai nostri giorni.

MONTAGNA, DOLCI COLLINE E ANTICHI BORGHI
Nell'immaginario collettivo, pensare alle Marche fa subito correre la mente alla campagna e alla distesa di colline coltivate costellate da borghi e paesi: è proprio questa la caratteristica principale della regione.
Visitare l'entroterra marchigiano non è soltanto un'occasione per godersi una vacanza rilassante nella pace di verdi colline, quanto una sorta di arricchimento interiore e culturale determinato dall'incontro con opere d'arte, vicende storiche e memorie letterarie.
Questa armoniosa fusione di storia, arte, natura, si integra e si equilibra con la bellezza della costa in un unicum che può coinvolgere e affascinare il turista, in grado di scegliere tra le mete proposte quelle che meglio soddisfano i suoi interessi e le sue aspettative.
Le Marche vantano una elevata diffusione di borghi storici sia sulla costa che soprattutto nell'entroterra.
Da anni è viva e intensa la collaborazione con i due club di prodotto attivi in questo settore, ovvero le Bandiere Arancioni e i Borghi più belli d'Italia, con lo scopo di valorizzare al massimo queste eccellenze del territorio.
L'obiettivo prioritario è quello di raggiungere i diversi target di turisti interessati a scoprire il territorio marchigiano inteso come sintesi tra paesaggio, natura, cultura e tradizione.
Nelle Marche sono inoltre presenti due borghi aderenti ai Borghi Autentici d'Italia.

Legato a questo tipo di turismo è anche il calendario degli eventi delle Rievocazioni storiche che si svolgono nelle Marche ogni anno.
Un'ottima modalità di accostarsi a queste peculiarità delle Marche è il turismo Plein Air, un modo cioè di fare vacanza che, utilizzando autocaravan, camper o caravan, offre la possibilità di muoversi con pochi “vincoli” e in modo “creativo”, coniugando le esigenze di svago con la conoscenza del paesaggio, della natura, del patrimonio culturale ed artistico dei luoghi visitati.
La Regione Marche è stata una tra le prime in Italia a riconoscere l'importanza del turismo itinerante, ed ha favorito la realizzazione delle aree di sosta.
Pertanto, è stato realizzato un buon numero di tali aree nel territorio, alcune delle quali sono di “eccellenza”.
Esse offrono accoglienza ai turisti in camper in aree riservate ed attrezzate.
Le aree di sosta camper sono in totale 120, 24 di queste sono di eccellenza e si trovano seguenti Comuni Acqualagna, Amandola, Ancona, Apiro, Camerino, Castelsant'Angelo sul Nera, Cupramontana; Fabriano, Fermo, Fiuminata, Frontone, Loreto, Mergo, Mondolfo, Monte San Pietrangeli, Pietrarubbia, Pioraco, Porto Recanati, Porto San Giorgio, Recanati, San Ginesio, Smerillo, Valfornace - Loc. Pievebovigliana.
La ricettività turistica tradizionale è molto varia e articolata: country house, agriturismi, bed &breakfast, hotel, residence, dimore e borghi storici costituiscono una rete di accoglienza di qualità sul territorio che permette al turista di sentirsi sempre a suo agio in una atmosfera familiare e ospitale che consente di assaporare direttamente l'alta qualità di vita marchigiana, rispettosa della natura, della tradizione e dei ritmi di vita a misura d'uomo.

THE GENIUS OF MARCHE
Le Marche uniscono il "saper fare" e lo spirito imprenditoriale al genio dell'arte.
Le Marche, unica regione in Italia con un nome al plurale, rivelano un'anima multiforme e al contempo unica.
236 comuni a dimensione d'uomo svelano una regione che si contraddistingue per la rara bellezza che l'ha resa terra di poeti, artisti e musicisti, ispirando Giacomo Leopardi, Raffaello da Urbino, Gentile da Fabriano, Bramante, Federico Barocci, Gioachino Rossini, Giovan Battista Pergolesi, Gaspare Spontini, Padre Matteo Ricci, che qui sono nati.
Le Marche sono un museo diffuso, un insieme di città d'arte e borghi storici incastonati in un mare di colline coltivate, che si affacciano su vallate che vanno dal mare all'Appennino, dove sono conservati capolavori di Raffaello, Piero della Francesca e Lorenzo Lotto, P.P. Rubens e Tiziano, teatri storici del XVIII secolo, strade e anfiteatri romani, librerie storiche, botteghe di ceramica.
La regione propone un cartellone culturale ricco di manifestazioni note come il Rossini Opera Festival a Pesaro, lo Sferisterio Opera Festival a Macerata e il Festival Pergolesi Spontini a Jesi.
Accanto a musei, biblioteche, archivi e teatri, il patrimonio culturale è ricco di edifici religiosi, quali abbazie, monasteri, chiese che sono distribuiti in tutto il territorio, nonché civili: le Marche infatti sono ricche di castelli, centri murati, fortezze che raccontano un passato glorioso, vivace, i cui tratti salienti sono stati ben conservati.
Ad Urbino, una delle capitali del Rinascimento, degno di nota è il Palazzo ducale, dimora principesca tra le più belle d'Europa fatta realizzare dal duca Federico da Montefeltro.
Il centro storico della città è incluso tra i siti del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Loreto è sede di uno dei santuari mariani più celebri d'Europa e nel contempo è ricca di opere d'arte.
Ascoli Piceno è una città medievale tra le più belle d'Italia, con le sue torri e i palazzi in travertino.
Fabriano è la città dell'ingegno e dell'arte, nota per la fabbricazione della carta ed è città CREATIVA UNESCO.
Diede i natali a Gentile da Fabriano, protagonista del Gotico Internazionale; è inoltre ricca di testimonianze del periodo medievale ed è una delle città d'arte tra le più belle del Centro Italia.
Nel 2017 anche Pesaro è entrata nel circuito UNESCO come Città della musica.
Jesi è città natale di Federico II Hohenstaufen, il grande imperatore medievale ( 1194-1250) e la città gli ha dedicato il museo multimediale Federico II Stupor Mundi.
Le Marche sono quindi una regione dove la cultura è a monte della catena del valore perché, essendo millenaria, è stata interiorizzata nel “modus operandi”, nello stile di vita, nei prodotti finali del tessuto economico regionale.
Le Marche, infatti, sono una regione dalla ricca storia e nel contempo di grande modernità e innovazione; una regione aperta al cambiamento ma allo stesso tempo legata ai propri valori e tradizioni da cui continua a trarre nuove ispirazioni; una regione dove la qualità della vita e dell'ambiente la rendono la terra in Italia dove si vive più a lungo; una regione dove la connessione storica tra cultura e civiltà del fare, arte e ingegno, creatività e artigianato hanno fatto del “Made in Marche” un sistema riconoscibile a livello mondiale.
I festival della lirica sono una solida consuetudine nelle Marche, con le storiche rassegne di Macerata, Pesaro e Jesi, allestite in luoghi carichi di suggestione.
Ogni anno registrano un grande successo di pubblico e di critica anche a livello internazionale. Il programma del 2018 promette grandi passioni e molta emozione con il Macerata Opera Festival, il Rossini Opera Festival e il Festival Pergolesi Spontini a Jesi e nei comuni e teatri storici della Vallesina.
L'antica disciplina della danza, nelle sue più raffinate e innovative interpretazioni, è invece la protagonista assoluta della rassegna Civitanova Danza dedicata al maestro Enrico Cecchetti che si svolgerà a Civitanova Marche (MC).
Tra gli eventi dedicati al teatro spicca la rassegna teatrale TAU, Teatri antichi Uniti che proporrà allestimenti di opere della letteratura teatrale antica, greca e romana, in affascinanti luoghi di interesse archeologico delle Marche.
È dedicata invece ai più piccini la manifestazione di teatro, ovvero “Teatri del mondo” che vede ogni estate l'allestimento di un programma di incontri, mostre, eventi, animazioni, editoria, cinema a Porto Sant'Elpidio (FM).
A fine agosto e inizio settembre si svolgerà anche quest'anno ad Ancona il Festival Internazionale Adriatico Mediterraneo.
Accanto a questa offerta spicca quella dei festival multidisiciplinari: Popsophia; Le parole della montagna, musica contemporanea - da Musicultura di Macerata al circuito Jazz Marche Jazz Network con appuntamenti di altissimo livello al cinema.
Si svolge infatti nelle Marche, a Pesaro, il festival più importante in Italia del Cinema dopo quello di Venezia, ovvero la Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro.
Ci si può avvicinare alla cultura delle Marche anche attraverso il cineturismo, scoprendo il territorio grazie alle location utilizzate come set cinematografici.

MADE IN MARCHE
La regione Marche vanta una varietà e bontà di eccellenze gastronomiche, nonché una produzione enologica di qualità, in grado di esaltare colori, sapori ed aromi.
Questa straordinaria “esuberanza” rende possibile una mappatura dei nostri territori declinata per ricette, ingredienti e prodotti locali, consentendo la messa in rete di itinerari tematici anche a livello interregionale.
Il segmento enogastronomico è l'unico a registrare una continua e costante crescita.
Secondo i dati elaborati dall'Osservatorio nazionale del turismo, negli ultimi anni gli spostamenti degli italiani all'insegna delle tradizioni enogastronomiche sono raddoppiati.
Salvaguardare l'autenticità della “tavola” significa anche immetterla nei circuiti culturali del territorio marchigiano realizzando una sinergia tra cibo, tradizioni, storia e arte.ù
Si determina un connubio tra la visita a musei, mostre e centri storici e la possibilità di apprezzare gli itinerari del gusto.
Il forte legame tra identità territoriale e prodotti della filiera enogastronomica diventa così un fattore caratterizzante dell'offerta turistica, trasformandosi in un valido strumento di promozione.
Le Marche, in campo enogastronomico, rappresentano una realtà unica e possono essere considerate come la sintesi delle prelibatezze italiane raggruppate in un'unica terra, l'Italia in una regione.
Infatti, proprio in virtù della conformazione del territorio così vario ed articolato, dominato dai monti e affacciato sul mare, si possono incontrare diverse tradizioni culinarie, risultato del felice connubio tra natura, tradizioni e cultura.
Le Marche vantano una tradizione gastronomica fatta di ingredienti semplici e genuini, di sapori unici, dove a piatti dai sapori forti e decisi, prevalentemente a base di carne, si alternano piatti a base di crostacei, pesce azzurro e frutti di mare.
Le Marche sono una delle poche regioni italiane a vantare un'ottima produzione di tutte le principali specie di tartufo.
Il tartufo bianco, il più pregiato, si trova soprattutto a Sant'Angelo in Vado e Acqualagna, in provincia di Pesaro e Urbino, ma anche a Pergola (PU) ed Amandola (FM).
Il tartufo nero è invece diffuso soprattutto ad Acqualagna, Cagli, Acquasanta Terme, Roccafluvione, Amandola, Comunanza, Montefortino, Camerino e Visso.
Molto diffusa, in montagna, la raccolta dei funghi.
Le specie commestibili sono numerose: i porcini, i funghi di San Giorgio, gli ovuli buoni, le spugnole, i prataioli, i galletti, le morette, le mazze di tamburo e i nebbioli.
La storia dei salumi è intimamente connessa con le origini mezzadrili della popolazione, che utilizzava quasi tutte le parti del maiale per alimentarsi, senza sprecarne alcuna.
Da qui hanno origine i due salumi più tipici del territorio, il salame di Fabriano, tanto amato da Garibaldi, trova origine dalle carni migliori, quelle della spalla e della coscia, che vengono tagliate e salate per poi essere lardellate e insaccate nel budello stesso del maiale; il ciauscolo, diffuso soprattutto nel maceratese, prodotto IGP (Identificazione Geografica Protetta), il lardo viene macinato e amalgamato alla carne con la quale forma una pasta omogenea e spalmabile sul pane. Altri prodotti sono la coppa di testa, il mazzafegato, i fegatelli e la "salsiccia matta".
La bontà delle carni del suino allevato nelle Marche scaturisce indubbiamente dall'alimentazione e dalla macellazione.
Prodotti di pregio sono la lonza, il lonzino, il capocollo, la pancetta arrotolata e la porchetta.
Il prosciutto, uno degli elementi di maggior pregio del maiale, viene prodotto in tutto il territorio.
Il prosciutto di Carpegna è uno degli insaccati più noti e richiesti sia in Italia sia all'estero, anche grazie al riconoscimento europeo DOP del 2006.

Grazie ai 7.200 ettari di uliveti, le Marche sono una regione particolarmente vocata alla produzione di olio dalle grandi proprietà organolettiche tanto che dal 2017 l'olio extravergine di oliva ottenuto da varietà autoctone come la Coroncina, il Piantone di Falerone, il Piantone di Mogliano, il Sargano di Fermo, l'Orbetana, la Mignola, la Carboncella, la Raggia, la Raggiola può pregiarsi dell'appellativo di “Marche IGP” (Indicazione Geografica Protetta), mentre l'olio di Cartoceto è riconosciuto come DOP (Denominazione di Origine Protetta).
La qualità dell'olio è legata in modo indissolubile all'oliva: molto pregiata quella tenera ascolana, ritenuta la migliore oliva verde da tavola, nota nella sua versione in salamoia, farcita e fritta “all'ascolana”.
È una terra ricca di pascoli dove il bestiame si alimenta in modo naturale, producendo un latte ricco e sano.
Numerosi quindi sono i formaggi di latte vaccino, ovino, caprino e misto, prodotti nelle varie zone del territorio marchigiano, quali il casecc, il caprino, lo slattato, il raviggiolo, il quark, le ricottine e il cacio in forma di limone.
Molto particolari i pecorini, caratteristica di tutte le zone montane, il cui caglio viene aromatizzato con maggiorana, serpillo, germogli di rovo, chiodi di garofano, noce moscata, pepe, olio, rosso d'uovo e pecorino grattugiato.
Nel nord della regione inoltre si trova anche il pecorino conservato in botti di rovere, dove viene lasciato per tre mesi e avvolto in foglie di noce o disposto a strati insieme ad erbe aromatiche o vinacce.
Molto rinomata anche la casciotta di Urbino, tanto amata da Michelangelo, le cui origini risalgono al 1500.
È prodotta con latte di pecora e di vacca, con aggiunta di lieviti e di caglio.
Le forme vengono immerse nella salamoia e lasciate per circa un mese in speciali locali di conservazione, a temperatura e umidità controllate.
È l'unico formaggio marchigiano a vantarsi della denominazione di origine protetta (DOP).

Le colline marchigiane sono il territorio ideale per la coltura della vite e la produzione di uve zuccherine e profumate, ideali per ottenere vini di eccellente qualità.
Grande infatti è la varietà di vini prodotti nella regione: 15 vini doc (Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi, Colli Pesaresi, Esino, Falerio, I Terreni di San Severino, Lacrima di Morro d'Alba, Terre di Offida, Pergola, Rosso Conero, Serrapetrona, Rosso Piceno, Verdicchio dei Castelli di Jesi e Verdicchio di Matelica), 5 vini docg (Conero, Offida, Vernaccia di Serrapetrona, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva).
Numerose sono le feste e sagre legate alla celebrazione del vino così come gli itinerari che si snodano per il territorio per gustare insieme arte, tradizione e cultura.
Da non perdere la visita alle Enoteche Regionali delle Marche di Jesi (AN), in questo momento in ristrutturazione, ed Offida (AP).
La distillazione nelle Marche ha origini antichissime grazie ai monaci che, a partire dal XV secolo, si dedicavano con passione e talento alla creazione di bevande rigeneranti.
I liquori all'anice sono i più noti: il Mistrà e l'Anisetta nascono dall'uso di aromatizzare l'alcol, estratto dai residui dell'uva, con le sue essenze.
A Fano, la Moretta Fanese ha una storia particolare: in origine si trattava di una formula di brandy, anice e rum inventata in un bar del porto, per correggere il caffè dei marinai prima di partire per il mare o dopo il ritorno dalla pesca e dunque doveva essere forte e rigenerante.
Dalle tradizioni contadine dell'entroterra, invece, derivano il vin cotto, la sapa, il vin santo, e il visner o vino di visciole.
Il carattere autentico della cucina marchigiana trova felice espressione anche nei dolci, che si contraddistinguono per l'utilizzo delle materie prime del territorio e per la semplicità della preparazione.
Di solito contengono poco zucchero, perché un tempo era un bene prezioso da usare con parsimonia e il miele aveva il compito di dolcificare gli ingredienti.
Sono quasi tutti di matrice contadina venivano realizzati in occasione del Carnevale, di ricorrenze religiose o di avvenimenti legati alle varie stagioni.
Castagnole, Biscotti al vino, Marocchini, Sciughetti o polenta di mosto, Bostrengo, Salame di fichi, Frustingo, Ciambellone, Pizza sbattuta, Cicerchiata, Ravioli di marroni, Funghetti di Offida, Calcioni o Piconi, Frappe, croccante con le mandorle o con le noci, cavallucci di Cingoli, la Cicerchiata.

Il piatto regionale a base di pesce più famoso è il brodetto, la cui ricetta può variare da una località all'altra: all'Anconetana, alla Fanese, alla sanbenedettese e quello di Porto Recanati.
Sono piatti famosi, inoltre: le code di rospo in potacchio, cioè in olio, aglio e rosmarino; le seppie con piselli; lo stoccafisso all'Anconitana; le melanzane con le alici; le alici marinate; la frittata di alici; gli sgombri al pomodoro.
Merita di essere citato anche il riconoscimento del marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) da parte dell'Europa per i Maccheroncini di Campofilone, vanto del Made in Marche in tutto il mondo.
Il merito di questo riconoscimento va ai produttori e al territorio di Campofilone che da sempre credono in hanno creduto in questo straordinario prodotto, nella ricerca delle materie prime, nella sapienza artigianale con cui viene realizzato, nella tutela delle tradizioni e della qualità.
Nelle Marche sono inoltre rinomati: miele, ortofrutta e prodotti biologici.
Il vino nelle Marche è prodotto e celebrato anche attraverso fiere, feste e sagre che testimoniano l'importanza popolare ed economica che il “nettare degli dei” ha per questa regione: la Festa del Rosso Conero a Camerano (AN) a settembre, la Festa del Vino Lacrima a Morro D'Alba (AN) tra aprile e maggio è tra le più seguite come la Sagra dell'Uva di Cupramontana nata nel 1928 e la Sagra del Verdicchio a Matelica.
Sempre in onore del verdicchio nelle Marche ogni anno a settembre si celebra il Premio Nazionale Verdicchio d'oro a Staffolo, che ha superato la 50esima edizione ed è ormai conosciuto a livello internazionale.
Il carattere autentico di un vino si sposa perfettamente con il paesaggio e il suo territorio ecco perché sono stati realizzati dei veri e propri itinerari, come le Strade del Vino che permettono di conoscere le stupende collinare marchigiane gustando del buon vino e le Città del Vino, un percorso sinergico tra paesaggio e prodotti artigianali.
Conoscere le tradizioni contadine e considerare il vino un prodotto culturale oltre che enologico, ha ispirato la creazione di due musei dedicati ad esso: il Museo Internazionale dell'etichetta del Vino a Cupramontana, costituito da un'originale raccolta di etichette e bottiglie provenienti da ogni parte del mondo e il Museo Arte del Vino a Staffolo che conserva un'ampia gamma di reperti della tradizione vitivinicola che in questo paese vanta origini antichissime.
Birra artigianale.
Nelle Marche si è riscoperto il gusto di produrre la birra artigianale, una birra fatta di passione, fatica e tanta fantasia da parte di birrai professionisti.
I birrifici artigianali utilizzano ingredienti naturali, e, con l'introduzione del "birrificio agricolo", impiegano anche orzo e luppolo provenienti dal territorio di loro appartenenza.
Alcune città delle Marche (Apecchio, Arcevia, Cantiano, Comunanza, Fermignano, Monte Porzio, Serra Sant'Abbondio e Servigliano) rientrano nell'Associazione Nazionale Città della Birra, presieduta dal Sindaco di Apecchio; l'associazione mira allo sviluppo della filiera della birra artigianale, una birra di qualità che ben si coniuga all'offerta turistica del territorio e alla cultura del buon cibo.

Fonti:
- Depliant: "I cluster delle Marche" - DMO Marche Tourism


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