Belforte del Chienti è un piccolo comune a metà strada tra la montagna e il mare, nella parte centro-meridionale della regione Marche.
Esso si trova a 347 m s.l.m., in cima ad un'altura che domina a sud la vallata del fiume Chienti e dista 27 chilometri in direzione sud-ovest rispetto al capoluogo di provincia.
Il nome del paese deriva dalla felice posizione geografica ed indica appunto un "Bel Forte" o "bella fortezza".
Il castello costruito nel XII secolo fece parte subito della giurisdizione di Camerino fino al 1255 quando si allea con Tolentino per consegnarsi a quest'ultima città nel 1256.
Il passaggio ufficiale a Tolentino avviene sotto Enrico II Ventimiglia nel 1260.
Nel 1435 Belforte viene annesso ai domini che già presentava in zona Francesco Sforza.
Successivamente la storia di Belforte del Chienti entra a far parte di quella dello Stato Pontificio prima e del nuovo stato italiano poi.
Monumenti e luoghi d'interesse
Tra i monumenti presenti nel paese abbiamo le mura castellane, che risalgono al XIV secolo e sono state in parte ricostruite a levante nel Settecento e ulteriormente restaurate nel secolo scorso.
Abbiamo poi la chiesa parrocchiale di Sant'Eustachio con a fianco un campanile dalla particolare forma a cono.
Della chiesa si hanno notizie certe già dal 1218, ma le sue forme attuali risalgono al XVII-XVIII secolo dopo il terremoto del 1741.
All'interno della chiesa si trova un polittico (4,83 x 3,23 m.) del 1468 che porta la firma di Giovanni Boccati, una statua lignea cinquecentesca di San Sebastiano (un tempo nella chiesa omonima), due tele cinquecentesche, una delle quali firmata e datata da Durante Nobili da Caldarola, allievo di Lorenzo Lotto.
Sono presenti poi altre, come la Chiesa di San Sebastiano eretta dalla Comunità a protezione della peste nel 1479, la chiesa di San Giovanni, che conserva dei dipinti attribuiti a Giovanni Andrea De Magistris e l'abbazia dei padri silvestrini, costruita nel Seicento, nella quale si trova una croce bizantina di rame.
Altro importante monumento è Casa Bonfranceschi, un interessante esempio di architettura di palazzo nobiliare.
L'esistenza di questo edificio è rintracciabile negli atti dell'Archivio di Stato di Macerata a partire dal 1803, ma la sua realizzazione si può senz'altro collocare a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo sia per la sua caratteristica struttura esterna sia per l'ampia e panoramica scalinata che dall'atrio porta al piano nobile.
L'edificio si sviluppa su tre piani; al primo piano si apre un'ampia sala con soffitto a cassettoni e l'adiacente cappellina abbellita da stucchi.
Il palazzo è di proprietà del Comune di Belforte del Chienti, che lo ha sottoposto a interventi di restauro terminati nel 2003.
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e attive vi sono quelle artigianali, come la lavorazione della pelletteria.