Ardesio è il capoluogo dell'Asta seriana.
Anticamente abitata da Liguri, Veneti e Galli Celtici fu successivamente dominio romano dedito all'attività estrattiva.
Il 17 agosto del 774 Carlo Magno donò il borgo alla Canonica benedettina di San Martino di Tours che divenne in seguito possedimento dei vescovi di Bergamo.
Questi furono in perenne conflitto con gli ardesiani per il diritto di sfruttamento della miniera d'argento del monte Secco.
Condividendo la sorte degli altri Comuni del bergamasco, Ardesio fu assorbita nella Repubblica di Venezia, sotto la quale divenne capoluogo di "quadra".
Seguì fino al 1859 la dominazione austriaca e in seguito fu aggregata al Regno d'Italia.
Giunto in paese il turista potrà percepire i segni della devozione religiosa ardesiana visitando il suo celebre Santuario, dedicato all'Apparizione della Madonna delle Grazie, meta di numerosissimi pellegrinaggi e vero gioiello dell'arte locale.
All'ingresso del paese, su di un poggio, il visitatore scorgerà la chiesa di San Pietro.
Da visitare, infine, la Chiesa Parrocchiale, nel centro storico.
Graziose anche le chiesette di Valcanale, Piazzolo e Bani.
Tra i palazzi che compongono il ricco patrimonio architettonico spiccano Palazzo Bigoni, ex-casa del vescovo, con il cortile interno e il colonnato; Palazzo Zucchelli con il portico al piano terra e i loggiati nella parte superiore; Palazzo Gadaldini oggi sede del municipio.
Il tour culturale di Ardesio non potrà che concludersi con l'ingresso al MEtA - Museo Etnografico, che si articola in tre sezioni e analizza il rapporto secolare tra il territorio e le attività della popolazione della valle con riferimento alla filatura, al lavoro dei carbonai, dei muratori, dei boscaioli e dei minatori con una cartografia storica, attrezzi e ricostruzioni della vita della miniera.
Protetta dalle cime del Monte Secco, del Vaccaro e dell'Arera, segnato da deliziose vallette e angoli incantevoli, Ardesio ha un territorio molto esteso e variegato.
Il capoluogo è bagnato dal Serio e si trova su un ampio terrazzo naturale circondato da vasti prati, boschi e pascoli.
Seguendo la valletta dell'affluente Rino, appariranno davvero pittoreschi i borghi agresti di Piazzolo ed Ave, e sul fronte opposto il nucleo antico di Cacciamali, meravigliosamente adagiato sotto il Secco.
Lungo il Serio si collocano Valzella, Ponte Seghe e Ludrigno, mentre a Ovest spicca per bellezza Valcanale, oasi naturale, percorsa dal torrente Acqualina e ricca di antiche contrade (Marinoni, Zanetti, Bani, Rizzoli, Albareti, Valcanale).
Da qui il turista potrà raggiungere l'inizio del Sentiero delle Orobie (Parco Regionale) presso il Rifugio Alpe Corte e in direzione dei Laghi Gemelli o vedere le tracce di quello che è stato il più basso nevaio d'Europa, o ancora soffermarsi presso il rilassante laghetto.
Sarà avvolto dal verde e dalla frescura alpina di una vallata ricca di pascoli e abetaie.
Potrà seguire i sentieri CAI che lo condurranno al Lago Branchino, alla Baita Santamaria di Leten, in Val Sanguigno (sentiero 232) o alla Baita GAN (sentiero 218).
Il sole scompare da parte della Valle a novembre per riapparire a febbraio con una grande festa.
Usciti dalla Valcanale meriterà un poco di tempo il grazioso percorso ad anello tra la località Cerrete e le Baite del Secco (sentiero 264 CAI) Sport e relax: Sarà divertente praticare lo sci alpinismo, verso la Cima Arera, sul Farno o seguendo il Giro della Corna Piana o percorrere i numerosi tracciati con le ciaspole.
E d'estate adrenalina garantita attraverso i pendii, con la pratica della mountain bike sulle mulattiere di Ave o Cacciamali, sull'appassionante percorso tra Ardesio, Colle Palazzo e Valzurio, lungo il Giro dell'Alto Serio tra Ludrigno e Bani oppure percorrendo la "cunella" in direzione della ciclabile di Villa d'Ogna.
La zona si presta inoltre agli amanti della pesca e alla raccolta dei funghi.
Il capoluogo possiede infine una bella palestra e un campo di calcio.
Testo in italiano tratto dalla brochure:
Alta Val Seriana - Comunità montana Valle Seriana