Il centro storico di Benevento si trova su un'altura fra il corso dei fiumi Calore e Sabato, che confluiscono ad ovest.
La città è attraversata da un asse viario principale costituito da “Corso Dante” e da “Corso Garibaldi”, lungo il quale si trovano alcune piazze (Cardinal Pacca, Duomo, Orsini, Roma, Matteotti).
Ai due corsi affluisce un'irregolare rete di vicoli, e sono distinguibili alcuni rioni storici, fra cui i medievali Trescene e Triggio.
I Longobardi eressero una cinta muraria attorno alla città; delle mura della quale oggi rimangono solo alcuni tratti.
Nel punto più alto della città è situato il castello, la Rocca dei Rettori.
Benevento conserva oggi molti monumenti, principalmente siti su Corso Garibaldi.
Nelle zone limitrofe al centro storico si sviluppano alcuni quartieri residenziali: Mellusi/Atlantici, Pacevecchia, Rione Ferrovia, Porta Rufina, Rione Libertà.
È proprio il centro storico l'area maggiormente frequentata dagli studenti nelle ore serali e notturne.
La maggior parte dei locali frequentati dai giovani, infatti, si trova proprio nelle centralissime “Piazza Vari” e “Piazza Piano di Corte”.
Le discoteche, invece, sono situate fuori dalla città.
Una leggenda narra che Benevento debba le sue origini all'eroe greco Diomede, sbarcato in Italia dopo la distruzione e l'incendio di Troia.
In realtà la fondazione si deve secondo gli storici agli Osci, primi abitanti della città; al loro dominio seguì quello dei Sanniti.
La parola Malies (o Malocis), nome probabilmente osco o sannita, è stato probabilmente all'origine del primo nome della città, “Maloenton”, da cui poi quello latino di “Maleventum” o “Maluentum”.
Nel 275 a.C. i Romani vinsero Pirro, venuto in Italia con suoi elefanti.
A quest'epoca risale il nome di Beneventum, mutuato da Maleventum, considerato di cattivo augurio.
Nel 571 i Longobardi fondarono il ducato, di cui Zottone fu il primo duca fino al 591.
L'ultimo duca fu Arechi II, genero di re Desiderio.
Il Ducato Longobardo durò circa 5 secoli, poi la città passò sotto la sovranità pontificia.
Vi furono dei tentativi di conquista da parte di Federico II e di Manfredi di Svevia, che qui rimase ucciso in una battaglia contro Carlo d'Angiò.
Benevento fu sottratta al potere della Chiesa durante le lotte tra Angioini e Aragonesi.
Nel corso del Seicento, pestilenze, carestie e terremoti impoverirono la città.
Benevento ritrovò di nuovo serenità sotto il dominio papale.
Nel 1688 fu distrutta da un terremoto e fu poi ricostruita grazie all'intervento finanziario del cardinale arcivescovo Orsini, poi Benedetto XIII.
Nel 1860 i garibaldini di Salvatore Rampone sottrassero la città al dominio pontifìcio, e Benevento fu così annessa al Regno d'Italia.
Durante il secondo conflitto mondiale la città fu bombardata dagli Alleati: duemila abitanti morirono e più della metà della città rimase distrutta.
Ingenti danni furono causati da un'alluvione nel 1949.
Da allora, Benevento è stata in continua espansione.
TRASPORTI INTERNI
L'area urbana della città è poco estesa ed è quindi possibile spostarsi a piedi.
Vi è un servizio di autobus urbani, disponibile nelle ore diurne.
COME ARRIVARE
- In treno
La stazione ferroviaria si trova in Piazza Colonna.
L'Ufficio Informazioni è aperto dalle 7:00 alle 21:00.
I biglietti si possono acquistare sia presso la biglietteria della stazione che presso le agenzie di viaggio autorizzate. - In aereo
L'aeroporto più vicino è quello di Napoli (Capodichino), che si trova 80 Km da Benevento.
L'autobus numero 3S collega l'aeroporto alla stazione ferroviaria di Napoli Centrale (25 minuti di viaggio).
Raggiungere poi Benevento è possibile sia con i treni che con gli autobus (EAVBUS, tel. 0824 320711 / 0824 47135).
La distanza della città da Napoli è di circa 70 km.
Altri aeroporti sono quelli di Bari (230 Km), Roma Ciampino (200 Km) e Roma Fiumicino (275 km). - In autobus
Molte città italiane sono raggiungibili anche mediante autobus.
Per Napoli e Campobasso ci si può rivolgere a Autobus F.lli Cerella (tel. 0874 61171); per Avellino a A.IR (tel. 0825 204250); per Napoli: EAVBUS (collega Benevento alla Stazione Centrale di Napoli e all'aeroporto Capodichino) (tel. 0824 320711 / 0824 47135); per Salerno: ETAC (tel. 0824 28321 / 0824 47081); per la linea Otranto-Roma o Otranto-Firenze-Pisa: Marozzi autolinee (tel. 080 5790111 / 06 4742801).
» Testo in italiano tratto da:
- “Quo Vadis? Scopri l'Italia con Erasmus”