Il Monte Arci è un monte di origine vulcanica tardo pliocenico, situato nella Sardegna centro meridionale, pur non avendo una grande altezza (731 m la quota massima), caratterizza il paesaggio e la storia dell'Alto Campidano.
Da tempo immemorabile (circa 6000 anni) si è utilizzata l'ossidiana per punte di frecce e armi primitive, ci sono vari siti archeologici di epoca nuragica e prenuragica.
A causa dei corsi d'acqua provenienti dalla montagna si crearono a valle sul versante sudovest le più grandi distese paludose della Sardegna, in gran parte oggi bonificate, che determinarono una forte incidenza della malaria con conseguenze sia di carattere sanitario che demografico ed economico.
Il Monte Arci è stato "aggredito" nel secolo scorso da cave, miniere, disboscamenti, strutture militari ad uso del poligono di tiro di Capo Frasca, da un parco eolico mai entrato in funzione e in parte dismesso.
La zona presenta pertanto diversi aspetti di interesse naturalistico (flora, fauna, geologia), ambientale (degrado e ripristino del territorio), storico, etc.