Il Museo dispone di oltre 460 opere esposte secondo criteri cronologico-tematici, attraverso le quali è possibile ripercorrere i momenti salienti dell'arte e della storia del territorio.
Comprendono sculture, frammenti lapidei, iscrizioni, pergamene, tessuti, arazzi, una raccolta di numismatica, oreficerie, terrecotte, tavole e tele dipinte.
Alcune sono di eccezionale pregio: il sarcofago di Gorgonio del IV secolo, Evangeliario di San Marcellino del VI secolo, il drappo di San Ciriaco del X secolo, il Tesoro della Cattedrale e gli arazzi fiamminghi del '600 tessuti su cartoni disegnati da Rubens.
Il Museo è un insieme di testimonianze della storia della comunità cristiana di Ancona; i livelli di lettura degli oggetti conservati (estetico-artistico, iconologico, storico, liturgico) sono utili per una loro completa comprensione.
Un operatore museale accompagna sempre il visitatore lungo il percorso, consentendo una migliore fruizione del patrimonio.
La collocazione
Il Palazzo del Vecchio Episcopio e l'adiacente Cattedrale romanica di San Ciriaco, entrambi situati sulla sommità del colle Guasco, sono la testimonianza e il simbolo dello splendore della città dì Ancona.
Il Palazzo fu, infatti, sede della Magistratura cittadina fino al XI secolo, per divenire poi abitazione vescovile fino alla fine del '700; nel 1464 tra le sue mura fu ospitato il Pontefice Pio II che aveva organizzato la partenza di una crociata contro i turchi dai porto dorico, ma, già malato, morì poco dopo nello stesso Palazzo e non si realizzò più l'impresa tanto desiderata.
Tra il 1727 e il 1730 abitò l'Episcopio il Card. Prospero Lambertini, futuro Papa Benedetto XIV, in qualità di Vescovo di Ancona.
Oggi l'edificio in cui si trova il Museo è suddiviso in 18 sale espositive distribuite su due piani.
Il primo nucleo, denominato Museo di Antichità Cristiane, si trovava, dal 1834, nella Cripta delle Lacrime della Cattedrale e fu voluto dal Vescovo Card. Cesare Nembrini Pironi Gonzaga (1768-1837).
La collezione era composta da materiale proveniente dai lavori di ripristino della Cattedrale e da vari reperti recuperati in altre chiese anconetane.
Dopo il restauro del Duomo, nel 1952, la raccolta venne spostata in alcune sale del Vecchio Episcopio dove rimase fino al 1972, quando un forte sisma lesionò l'edificio.
Nel 1993, a seguito di lunghi lavori, il Museo Diocesano riaprì ampliato e riordinato con moderni criteri di allestimento, grazie al vivo interessamento dell'allora direttore Mons. Cesare Recanatini a cui oggi è intitolato.
Nel 2004 un cedimento ha reso necessaria la chiusura del Museo; dal 2 maggio 2008 è stato di nuovo inaugurato e restituito al pubblico.
Attività su prenotazione:
- visite guidate per gruppi
- visite guidate alla cattedrale di San Ciriaco
- aperture e visite guidate alla chiesa di Santa Maria della Piazza e alla chiesa del Gesù
- itinerari nelle principali chiese di Ancona e in quelle extracittadine dell'Arcidiocesi Ancona-Osimo
- pomeriggi al museo: attività per bambini (min. 15 partecipanti)
- visite didattiche tematiche per scolaresche
- visite tematiche per gruppi di catechesi
Apertura:
- OTTOBRE-APRILE
Sabato e domenica
10.00-12.30, 15.OO-l8.OO - MAGGIO-SETTEMBRE
Sabato e domenica
10.00-12.30, 16.OO-19.OO - PRENOTAZIONI VISITE GUIDATE
anche al di fuori dell'orario di apertura
Eventi e servizi:
Percorsi tematici, mostre, aperture serali, concerti, conferenze.
Corsi di formazione e aggiornamento.
Bookshop.
Biblioteca specializzata in arte, arte sacra e storia locale.