Cattedrale di San Ciriaco  Ancona

Sorge in scenografica posizione alla sommità del “colle Guasco”, già occupata dall'Acropoli della città dorica, da dove domina tutta la città di Ancona e il suo golfo.

La Chiesa è edificata sui resti di un tempio ellenistico dedicato alla Venere Euplea, distrutto da un terremoto nel 558.

Nel VI secolo vi fu costruita una basilica paleocristiana dedicata a San Lorenzo, formata da tre navate con ingresso verso sud-est di cui sono rimaste alcuni parti del pavimento in mosaico e delle mura perimetrali.

Tra il 996 e il 1015 l'edificio fu ampliato mantenendo la struttura a tre navate.

Nel 1017 i corpi di “San Marcellino di Ancona” e di “San Ciriaco” vennero trasferiti all'interno della Basilica.

Importanti lavori di ampliamento furono eseguiti tra la fine del XII secolo e la prima metà del XIII secolo, scegliendo di aggiungere un corpo trasversale a formare una croce col basilicale primitivo e di aprire un ingresso verso sud-ovest.

Con questa nuova geniale composizione, la pianta della chiesa divenne a croce greca rivolta verso il porto, con transetti absidati e sopraelevati.

La facciata, tripartita, è preceduta da ampia scalinata, al di sopra della quale si alza il duecentesco protiro strombato romanico, formato da un arco a sesto pieno sorretto da quattro colonne.

Quelle anteriori poggiano su leoni di marmo rosso di Verona.

Nel sottarco ci sono quattro rilievi rappresentanti i simboli degli Evangelisti.

Il portale, attribuito a “Giorgio da Como” (1228 circa), in stile romanico-gotico, è costruito in pietra bianca del Conerò e marmo rosso di Verona.

All'interno, sono da segnalare: la “Cappella della Madonna” (a sinistra), il cui altare - che contiene l'immagine votiva della Vergine - è opera del Vanvitelli (1738); le pregevoli tarsie marmoree, che compongono le transenne del “altare del Crocefisso” (a destra); la rara cupola dodecagonale, attribuibile secondo alcuni studiosi a “Margaritone d'Arezzo”.

A sinistra della cattedrale sorge “l'Ex Episcopio”, antico monastero oggi sede del “Museo Diocesano”.

Sulla destra sorge il trecentesco Campanile, resto di un'antica fortificazione, il cui aspetto poco slanciato ne rivela il carattere militare.