Apertura: giugno/ottobre
L'antica città pre-romana di Cotilia fa parte oggi del comprensorio dei comuni di Cittaducale e di Castel Sant'Angelo, nei pressi di Rieti.
Il luogo era ritenuto sacro e meta di pellegrinaggi per le sue acque curative.
Ruderi di costruzioni romane (tra cui le ville degli imperatori Tito e Vespasiano che quivi morirono) attualmente visibili in località Caporio-Cesori, testimoniano dell'importanza che le thermae avevano soprattutto negli anni dell'impero.
Per Varrone la città era l'ombelico d'Italia.
La ricostruzione del vecchio stabilimento risale agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso ed ha subito da allora ampliamenti e ristrutturazioni fino a raggiungere, oggi, un'apprezzata funzionalità presentandosi come un moderno ed attrezzato Centro Termale.
Le sue origini risalgono quanto meno ai Romani.
Il periodo di maggior splendore venne raggiunto con la dinastia degli imperatori Flavi.
Dopo la decadenza di Roma, Cotilia conobbe un lungo periodo di oblio.
Sia ha tuttavia notizia della sua presenza nel Rinascimento, ma bisognerà attendere la fine dell'Ottocento per registrare la realizzazione di un piccolo stabilimento che non ebbe però fortuna.
La ripresa, come detto, è nella seconda metà del Novecento.
Acque e fango
Tre sorgenti sulfuree (Vecchi Bagni, Nuovi Bagni e Fonte del Chiosco) con una portata complessiva di 300 litri/secondo alimentano varie pozze e due piccoli laghi.
Le acque, con spiccato odore di idrogeno solforato e sapore sulfureo frizzante, sono classificate come minerali naturali, solfidrico-carboniche-bicarbonato-solfato-alcalino-terrose fredde.
Dai laghetti si estrae anche il fango, che per un anno viene maturato in acqua termale, utilizzato nella terapia delle malattie artrosiche.
- Cure inalatorie:
le capacità anti-infiammatorie, antisettiche e mucolitiche delle acque solfuree sono sfruttate in opportuni e combinati cicli terapeutici (inalazioni, aerosol, docce nasali micronizzate, nebulizzazioni, insufflazioni tubo-timpaniche, ventilazioni polmonari assistite) per patologie croniche delle alte e basse vie respiratorie, compreso l'orecchio medio. - Fangobalneoterapia:
trova indicazione in tutti i reumatismi articolari ed extra-articolari non in fase acuta. - Tecniche riabilitative:
tramite idrochinesiterapia, massoterapia, fisioterapia strumentale ed esercizi in palestra, si trattano i postumi e gli esiti sull'apparato locomotore di patologie invalidanti o traumatiche. - Balneoterapia carbo-gassosa:
idromassaggi e percorsi flebologici sfruttano la grande componente carbonica delle acque di Cotilia, con importanti benefi ci nel trattamento delle turbe vascolari periferiche, delle insufficienze venose degli arti inferiori e delle dermatosi angiopatiche. - Balneoterapia dermatologica:
vengono utilizzate le azioni anti-infiammatoria, seboriduttrice, antisettica, cheratolitica e cheratoplastica dell'acqua solfurea nelle patologie cutanee ad impronta discheratosica (psoriasi, eczema atopico, ecc.), nell'acne e nella dermatite seborroica.
Applicazioni di maschere di fango e vari protocolli di cosmetologia termale integrano la balneoterapia nelle suddette patologie e negli inestetismi cutanei. - Cure idropiniche:
l'assunzione per bibita, con opportune modalità, di acque solfureo-solfato-bicarbonato-calciche ha influenze in ambito di motilità del tratto digerente, di disintossicazione epato-biliare, di azione anti radicali liberi e quindi anti invecchiamento.