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Orbetello Toscana

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Orbetello - Toscana ( Italia )

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ORBETELLO


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 Regione Toscana

Maremma
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 TURISMO - visitare Orbetello

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Comune di ORBETELLO

 dati e informazioni utili

Numero Abitanti : 14.345 (30-06-2022)
Altitudine s.l.m. : 3 mt.
Superfice Kmq. : 226,80
Denominazione abitanti : orbetellani
Partita IVA : 00105110530
CAP Codice Postale : 58015
Codice Istat : 053018
Codice Catastale : G088

Mappa Orbetello

 GPS / Mappa

Orbetello - Coordinate geografiche / GPS
42°26'17.34" N - 11°12'38.84" E
Decimale: 42.43815 - 11.21079



ORBETELLO (Maremma) è un Comune litoraneo di 14.345 abitanti, situato a 3 metri s.l.m. (Toscana), il suo territorio si estende su una superfice di 226,80 kmq.

Orbetello è un comune italiano della provincia di Grosseto in Toscana
La città di Orbetello sorge nel mezzo dell'omonima laguna ed è unita al Monte Argentario da una strada costruita su un terrapieno artificiale (la diga), che ha diviso la laguna in due specchi d'acqua ("Laguna di Levante" e "Laguna di Ponente").
Fino al 1944 sulla diga correva anche una ferrovia che la collegava a Porto Santo Stefano.
Il territorio comunale è estremamente variegato; la zona umida lagunare è delimitata verso il mare da due tomboli, il Tombolo della Feniglia e il Tombolo della Giannella, caratterizzati da lunghe spiagge sabbiose, pinete e macchia mediterranea.
La costa in prossimità dei rilievi di Talamone e di Ansedonia diventa rocciosa e di difficile accesso.
L'entroterra è caratterizzato da modesti rilievi, dove la vegetazione cresce spontanea, formando intricate macchie, e da zone pianeggianti, una volta malariche e oggi intensamente coltivate.
La città e il territorio comunale di Orbetello godono del tipico clima mediterraneo, con inverno caratterizzato da temperature molto miti; l'estate è calda ma ben ventilata.

MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE

Architetture religiose

  • Concattedrale di Santa Maria Assunta, costituisce il duomo di Orbetello ed è la principale chiesa del territorio comunale.
    Probabilmente costruita sulle rovine di un tempio romano del V secolo d.C., si ha notizia di un ampliamento dell'edificio nel 1201, e sostanziali lavori di riedificazione furono effettuati tra il 1370 e il 1376 per volere degli Orsini.
    Nel 1582 fu eretta a collegiata dal cardinale Alessandro Farnese, mentre nel secolo successivo fu nuovamente ampliata con l'aggiunta delle due navate laterali e della cupola della cappella di San Biagio e con l'inserimento la facciata tardo-gotica in un'altra di dimensioni maggiori.
    Al 1898 risale l'edificazione della torre campanaria in stile neogotico.
    Nel 1981 fu elevata a concattedrale della diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello.
    All'interno sono conservate interessanti opere d'arte come la settecentesca tela della Circoncisione, ispirata ad Apollonio Nasini; l'Assunzione della Madonna, realizzata nel 1801 per il re di Napoli; l'ottocentesco dipinto a tempera con la Madonna in trono fra angeli sullo sfondo della laguna di Orbetello; i quadretti in rame con i misteri del Rosario di Francesco Nasini.
  • Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, chiesa parrocchiale del quartiere di Orbetello Scalo, consacrata 11 giugno 1967.
    All'interno sono custoditi un crocifisso (1967) del pittore Sigfrido Maovaz, ed una via Crucis di Gianpaolo Marchesi (1970).
    Il complesso parrocchiale comprende anche la cappella del battistero e l'ufficio del parroco
  • Chiesa di San Paolo della Croce, chiesa parrocchiale del quartiere Neghelli, consacrata 11 ottobre 1987 dal vescovo Eugenio Binini.
    Caratteristico il campanile sul quale sono state installate otto campane su supporti di acciaio.
  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie, chiesa parrocchiale della frazione di Albinia, consacrata 8 aprile 1957.
    La chiesa si presenta in uno stile semplice che richiama i lineamenti del neoromanico; all'interno è custodita una venerata statua di santa Rita, molto cara alla popolazione locale.
  • Chiesa di Santa Maria Goretti, chiesa parrocchiale della frazione di Fonteblanda, ha iniziato ad essere costruita a partire dal 1950, ma è stata consacrata solamente il 5 luglio 1980.
  • Chiesa di San Donato, chiesa parrocchiale della frazione rurale di San Donato, consacrata il 28 maggio 1961 e fortemente voluta dal vescovo Paolo Galeazzi.
    La chiesa è sede di parrocchia costituita il 1º aprile 1943.
    Al fianco della chiesa si eleva un imponente campanile cuspidato alto 37 metri e dotato di quattro campane.
  • Chiesa di Santa Maria Assunta, chiesa parrocchiale della frazione di Talamone, è stata ricostruita nel 1949 dopo i bombardamenti del 1944 che distrussero il precedente edificio risalente al 1374 e rifatto nel XVII secolo.
    All'interno sono custodite alcune pregevoli opere seicentesche.
  • Chiesa della Madonna di Loreto, situata nella località rurale di Polverosa, è stata costruita su progetto di Carlo Boccianti e la consacrazione è avvenuta il 7 dicembre 1958 con rito officiato dal vescovo Paolo Galeazzi.
    La chiesa è sede di parrocchia costituita il 1º gennaio 1955.
    Si presenta in un semplice e sobrio stile neoromanico, con facciata preceduta da portico, su cui è posto lo stemma in ferro battuto di monsignor Galeazzi, che promosse la costruzione dell'edificio.
  • Chiesa della Madonna delle Grazie, è uno degli edifici sacri più importanti di Orbetello sia per la sua funzione di cappella della guarnigione che come luogo di culto mariano.
    La costruzione risalirebbe alla seconda metà del secolo XIII; fin dal secolo XVI era annessa all'Ospedale.
    L'interno è decorato da due affreschi quattrocenteschi di ambito senese: quello sulla sinistra, denominato Madonna di Costantinopoli, raffigura la Madonna col Bambino e San Biagio; l'affresco staccato nel presbiterio con la Madonna col Bambino in trono fra i Santi Pietro e Paolo, detto Madonna delle Grazie, è attribuibile a un seguace di Benvenuto di Giovanni.
    Nel lato sinistro, un notevole dipinto settecentesco con la Madonna col Bambino in gloria tra angeli, attribuibile a Sebastiano Conca.
  • Chiesa di San Francesco da Paola, situata in piazza Beccaria, risale al secolo XVI e fu costruita con l'annesso convento, oggi scomparso, come sede dei terziari minimi di san Francesco da Paola.
    All'interno sono visibili numerose lastre tombali di comandanti e governatori dello Stato dei Presidi; sull'altare maggiore è posta una pala seicentesca con l'apparizione dell'Annunciazione a san Francesco da Paola e san Biagio.
  • Chiesa di San Giuseppe, risalente al XVI secolo, è stata successivamente rimaneggiata nel corso dei secoli.
    All'interno si conservano una pittura murale coeva con Angeli in adorazione dell'ostensorio ed una statua lignea settecentesca dell'Immacolata Concezione, manifattura di provenienza napoletana.
  • Chiesa di Sant'Antonio, situata in via Dante, è stata costruita tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo.
    Attualmente sconsacrata, conserva l'altare in stile barocco ed alcune lapidi sepolcrali.
  • Chiesa della Madonna delle Vigne, costruita nel XIX secolo in stile neoromanico, sul luogo di una precedente cappellina rurale, ricoprì dal 1941 al 1967 il ruolo di chiesa parrocchiale di Orbetello Scalo, prima dell'edificazione della moderna chiesa del Cottolengo.
  • Chiesa di San Biagio alla Tagliata, situata nella frazione di Ansedonia, è stata costruita su un antico mausoleo romano.
  • Chiesa di Santa Maria dell'Osa, nome con cui è comunemente conosciuta la chiesa di Santa Beata Vergine Maria di Pompei, è situata nei pressi di Fonteblanda, all'interno dell'Hotel Corte dei Butteri lungo la spiaggia dell'Osa.
    L'edificio è stato realizzato nel 1963 su progetto dell'architetto Ico Parisi.
    Ha subito un rinnovamento nel 1991.
  • Chiesa della Madonna delle Grazie, situata a Talamone, lungo la strada provinciale che collega il borgo a Fonteblanda, risale al XVII secolo e si presenta con la facciata preceduta da un porticato con tre ordini di archi e con campanile a vela.
  • Cappella di Sant'Antonio a Giannella.
  • Mausoleo Vivarelli, monumentale cappella funeraria situata nel cimitero di Talamone.
    È stata realizzata tra il 1905 e il 1906 dall'architetto Lorenzo Porciatti per il cavalier Jader Vivarelli e si presenta in stile liberty.
  • Monastero di Sant'Angelo, noto come Sant'Angelo Rovinato, si presenta sotto forma di ruderi.
    Era un tempo sede di un monastero benedettino risalente al X secolo.
  • Cimitero di Orbetello.
    Vi riposano Italo Balbo e altri aviatori caduti il 28 giugno 1940 a Tobruch

Architetture civili

  • Palazzo del Governatore, situato nella centrale piazza Eroe dei due Mondi, è caratterizzato da un loggiato-porticato e dalla torre dell'orologio.
    In origine fu sede del governatore generale spagnolo dello Stato dei Presidi.
    Al centro del portico è posto un busto di Garibaldi realizzato dallo scultore Ettore Ferrari.
  • Ex caserma Umberto I, situato in piazza della Repubblica, fu costruita nel XIX secolo, ampliando un vecchio edificio conventuale delle Clarisse soppresso nel 1808.
    Al suo interno sono oggi ospitati gli uffici della Pro Loco e la biblioteca comunale Pietro Raveggi.
  • Idroscalo di Orbetello, situato nelle acque della laguna di Levante si trovava un idroscalo di importanza internazionale, con hangar progettati da Pier Luigi Nervi, dal quale partirono le crociere e le trasvolate transoceaniche del 1928-1933.
    Fu distrutto nel 1944 dalle forze di occupazione tedesche e attualmente vi si trova il Parco delle Crociere.
  • Mulino spagnolo, unico superstite dei nove mulini senesi, costruiti nella laguna nel corso del XV secolo.
    In passato sfruttava la forza dell'acqua per la macinazione del grano che veniva portato ai mulini attraverso i "barchini", tipiche imbarcazioni utilizzate ad Orbetello nella laguna.
    Il mulino, ristrutturato e consolidato dagli spagnoli – da qui il nome – si presenta a forma circolare con copertura conica ed elica a vento posteriore.
  • Polveriera Guzman, storico edificio fatto costruire dagli spagnoli nel 1692, era utilizzato per contenere tonnellate di esplosivo.
    La polveriera è nota soprattutto perché qui si rifornì Giuseppe Garibaldi nel 1860, poco dopo lo sbarco di Talamone, per la spedizione dei Mille.
    La struttura è stata recentemente restaurata proprio per ospitare il museo archeologico di Orbetello.
  • Ponte della Diga, ponte che unisce Orbetello al Monte Argentario, fu fatto costruire nel 1842 dal granduca Leopoldo II di Lorena.

Architetture militari

  • Mura di Orbetello: di origini etrusche (probabilmente databili V secolo a.C.), furono ampliate e restaurate prima in epoca medievale e poi alla fine del XVI secolo.
    Gli spagnoli le rafforzarono costruendo sul lato di terra l'imponente linea bastionata di cui sono ancora visibili le due porte cittadine, l'imponente fortezza ed in parte due rivellini.
  • Fortezza, caposaldo della linea bastionata spagnola, eretta intorno all'antico Cassero.
  • Porta Medina Coeli, o Porta Nuova, edificata nel 1697 lungo le mura, tramite di essa si accede al nucleo storico di Orbetello.
    Chiamata in onore dell'allora governatore spagnolo, il duca di Medina Coeli.
  • Porta a Terra, costruita in epoca seicentesca lungo le mura, si presenta nel caratteristico stile barocco.
    Vi si accedeva tramite un ponte levatoio ed aveva ai lati i locali del posto di guardia.
  • Porta del Soccorso, costruita verso il 1620 in marmo travertino ed ingentilita con un elegante frontone con lapide.
  • Mura di Talamone: una prima cinta muraria fu costruita nel corso del XIII secolo dai conti Aldobrandeschi, mentre a partire dal 1465 iniziò un'opera di ristrutturazione affidata ai lombardi Elia Mattei, Pietro Giovanni e Giovanni Albini.
    Nel 1541 l'architetto Antonio Maria Lari diresse ulteriori lavori di restauro dopo consistenti danneggiamenti dovuti ad una violenta incursione di pirati.
    La fortificazione fu ristrutturata e potenziata dagli spagnoli nel corso dei secoli XVI e XVII.
    La struttura fu ulteriormente danneggiata da bombardamenti nel 1944 e lentamente iniziò nell'immediato dopoguerra un'attenta opera di restauro.
    Gli ultimi restauri sono stati effettuati nel 2012.
    Delle antiche porte d'accesso al borgo rimane oggi solo la cosiddetta Porta Garibaldi.
  • Mura di Cosa: costruite nel corso del III secolo a.C., si estendevano originariamente per quasi un chilometro e mezzo ed erano rafforzate da ben diciotto torri.
    Dopo la caduta dell'impero romano e il progressivo abbandono di Cosa, le mura andarono incontro ad un consistente degrado, finché non vennero restaurate dai conti Aldobrandeschi nell'XI secolo, per poi essere nuovamente abbandonate.
    La cinta muraria è stata riportata agli antichi splendori da un lungo restauro terminato alla fine del XX secolo.

Castelli, torri e fortificazioni

  • Rocca aldobrandesca di Talamone, imponente fortezza che domina il borgo marinaro, fu costruita verso la metà del XIII secolo per volontà degli Aldobrandeschi, con funzioni di avvistamento e di difesa sull'approdo sottostante.
    Ampliata e ristrutturata dai senesi nel secolo successivo, fu ulteriormente modificata nel corso del XV secolo.
    Semidistrutta da alcune incursioni di pirati, fu restaurata nella seconda metà del XVI secolo, con l'entrata della località nello Stato dei Presidii.
    Da ricordare, inoltre, che la rocca fu il punto di raccolta per i volontari che si imbarcarono a Talamone per la spedizione dei Mille, a seguito del temporaneo sbarco di Giuseppe Garibaldi.
    Nel 1944 la fortificazione ha subito alcuni danneggiamenti a causa di un bombardamento, a cui seguirono opere di restauro che hanno riportato la rocca agli antichi splendori.
  • Forte delle Saline, situato nella frazione di Albinia, si tratta di una struttura fortificata fatta costruire dai senesi nel XV secolo (il progetto è del 1469), modificata e potenziata dagli spagnoli nel 1630.
    Il forte serviva a controllare le adiacenti saline, importante risorsa del territorio, ma anche lo scalo fluviale dell'Albegna ed il passaggio sul tombolo della Giannella.
    Attualmente è di proprietà pubblica ed è utilizzato come archivio della Soprintendenza.
  • Casale della Giannella, situato nei pressi della frazione della Giannella, si tratta di un complesso architettonico sorto come torre costiera nella seconda metà del XVI secolo.
    Il complesso è oggi sede del centro di educazione ambientale "Aurelio Peccei", fondato nel 1989, e porta d'accesso all'oasi del WWF situata nel tombolo.
  • Faro di Talamone, risalente al 1865, venne attivato dalla Marina Militare (all'epoca Regia Marina) per l'illuminazione del promontorio di Talamone.
    Il suo aspetto attuale è stato conferito dalla ristrutturazione avvenuta nel 1947.
  • Torre della Tagliata, situata ad Ansedonia, è stata costruita sul luogo di una torre di epoca medievale nel corso del XVI secolo.
    L'edificio ha subito alcuni interventi di restauro nei secoli successivi e, terminate le funzioni difensive, venne trasformato in abitazione.
    Fu soggiorno del celebre compositore Giacomo Puccini, che qui scrisse molte sue opere, tra cui la Turandot.
  • Torre di San Biagio, situata ad Ansedonia nei pressi del cosiddetto spacco della regina, è stata edificata nel medioevo come torre di avvistamento e poi potenziata dagli spagnoli nel XVI secolo.
    Attualmente si presenta come un imponente rudere ben conservato.
  • Torre di San Pancrazio, costruita nella seconda metà del XVI secolo dagli spagnoli per rafforzare il sistema difensivo costiero dello Stato dei Presidi, ha svolto funzioni di avvistamento, di difesa ed offesa fino agli inizi del XIX secolo.
    Oggi la torre è inglobata all'interno di un complesso privato.
  • Torre delle Cannelle, situata a nord di Talamone su un promontorio a picco sul mare nei pressi di Cala di Forno, è stata costruita dai Medici nella seconda metà del XVI secolo ai confini meridionali del Granducato di Toscana.
    Ristrutturata nel XVIII secolo, è stata dismessa nella seconda metà del secolo successivo.
    Attualmente è adibita a struttura alberghiera.
  • Torre di Capo d'Uomo, situata poco a nord di Talamone, all'interno del Parco naturale della Maremma, risale alla seconda metà del XVI secolo ed è stata edificata su una fortificazione già esistente di epoca medievale.
    La struttura svolgeva importanti funzioni di avvistamento lungo il tratto costiero più a nord dello Stato dei Presidii. Restaurata nel XVIII secolo, è stata dismessa nella prima metà del secolo successivo, con l'ingresso di Talamone nel Granducato di Toscana.
    Attualmente è una residenza privata.
  • Torre di Poggio Raso, situata a nord di Talamone, all'interno del Parco naturale, risale all'epoca medievale, ma è stata oggetto di sostanziali ristrutturazioni prima nel XV e poi alla fine del XVI secolo.
    Terminata la funzione difensiva dopo l'unità d'Italia, è stata ceduta a privati ed oggi è adibita a struttura ricettiva.
  • Torre di Talamonaccio, situata su Poggio Talamonaccio, poco distante da Fonteblanda, è stata edificata nel medioevo come torre di avvistamento e poi potenziata dagli spagnoli nel XVI secolo.
    Attualmente è una residenza privata ed è nota per essere stata utilizzata come set per il film 007 – Quantum of Solace nel 2008.

Siti archeologici

  • Cosa: fondata nel 273 a.C. dai romani come colonia, fu totalmente abbandonata nel XIV secolo.
    Si conservano resti delle mura ciclopiche, del foro romano e del tempio di Giove.
    Poco distante si trova la villa Settefinestre, risalente al I secolo a.C., anche se modificata nel XV secolo.
  • Poggio Talamonaccio: promontorio che costituisce il limite meridionale del golfo di Talamone, poco distante da Fonteblanda, vi era ubicato in epoca etrusco-romana il primitivo insediamento di Talamone, dotato anche di un porto.
    Proprio in questa zona sorgeva l'antico tempio etrusco risalente alla fine del IV secolo a.C. da cui proviene il celebre Frontone di Talamone.

Aree naturali

  • Campo Regio, biotopo che rientra nel sito di interesse regionale (SIR) B20 nei pressi di Fonteblanda.
  • Oasi della laguna di Orbetello, creata e gestita dal WWF come "zona umida di interesse internazionale", rappresenta una delle più importanti aree italiane di svernamento per molte specie di uccelli.
    La laguna di Orbetello è un tratto di mare compreso fra due cordoni litoranei che congiungono il promontorio dell'Argentario alla terraferma. Ha una superficie di 26,22 km².
  • Parco naturale della Maremma, area protetta regionale, compresa tra Talamone e Principina a Mare, si estende dalle pendici meridionali dei monti dell'Uccellina fino all'area palustre situata oltre la foce del fiume Ombrone.
    Conserva intatta un'ampia zona di macchia mediterranea, oltre all'ambiente umido.
  • Riserva naturale Duna Feniglia, conserva intatto l'ecosistema del tombolo che delimita a sud la laguna; è visitabile in bicicletta e al suo interno vivono in libertà diversi esemplari di daini.
    Nella parte centrale della sua spiaggia, lunga circa 6 km, vi è una zona frequentata dai naturisti.
  • Tombolo della Giannella, conserva gran parte dell'originario ecosistema del tombolo che delimita a ovest la laguna di Orbetello, tra la foce del fiume Albegna e il canale di Santa Liberata.

Musei

Il principale museo del comune è quello situato presso la frazione di Ansedonia, il Museo Archeologico Nazionale di Cosa, dove sono raccolti i reperti ritrovati durante gli scavi nella colonia romana.
Il comune di Orbetello dispone inoltre di tre musei che sono inseriti nella rete provinciale Musei di Maremma:

  • Museo Archeologico di Orbetello
  • Acquario della Laguna di Orbetello, nella frazione di Talamone
  • Museo della Cultura Contadina, nella frazione di Albinia

Economia

In passato l'economia locale era basata sullo sfruttamento della laguna di Orbetello e sulla pesca.
Attualmente questa attività, che un tempo era tramandata di padre in figlio nelle famiglie dei pescatori, è gestita da una società per azioni che impiega poco meno di cento dipendenti.
Le acque della laguna sono ricche di pesce come spigole, orate, muggini e anguille.
Un tempo venivano pescati anche gamberi e molluschi.
Il pesce viene lavorato in loco o venduto in molti mercati d'Italia e anche all'estero.
Vengono prodotte anche la bottarga di muggine e le anguille sfumate (anguille affumicate con aggiunta di spezie e peperoncino) che sono il piatto tipico della cucina locale.
Sviluppato è l'allevamento ittico in vasca, tra i primi del genere in Italia.
Numerosi sono gli allevamenti di specie marine pregiate (in particolare anguille, spigole, orate e ombrine boccadoro).

Dalla seconda metà del Novecento l'economia di Orbetello e dell'intero territorio comunale è fondata essenzialmente sulle attività turistiche.
In questo contesto naturale (nella zona si può accedere all'Argentario, alle isole dell'arcipelago Toscano, alle lunghe spiagge dei tomboli) si è aggiunta l'offerta naturalistica del Parco naturale della Maremma, delle Riserva naturale della Feniglia e dell'oasi della laguna, quest'ultima gestita dal WWF.

Fino alla prima metà del secolo XX, Orbetello era il principale polo industriale della zona sud della Maremma e ospitava due industrie chimiche (fertilizzanti chimici e prodotti esplosivi) del gruppo Montecatini (poi Montedison).
Veniva prodotto acido solforico dalla lavorazione della pirite estratta anche nelle miniere di Monte Argentario.
Ai fini dell'espansione dello sviluppo industriale, Raffaele Del Rosso, ingegnere di Orbetello, aveva progettato un molto discusso piano di canalizzazione della laguna di Orbetello, che prevedeva anche la costruzione di una darsena, per consentire l'accesso delle merci via mare.
La chiusura delle due fabbriche, avvenuta rispettivamente negli anni ottanta e fine novanta, ha influito negativamente sul tessuto economico locale e su quello demografico.
Attualmente l'industria è limitata ad alcune attività di cantieristica navale e alla filiera agro-industriale (conserve alimentari, lavorazione del pesce).


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 Fonti:
- Wikipedia (Creative Commons)

 Photo by:
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