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LIVORNO


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Comune di LIVORNO

 dati e informazioni utili

Numero Abitanti : 158.916
Altitudine s.l.m. : 3 mt.
Superfice Kmq. : 104,71
Denominazione abitanti : livornesi
Partita IVA : 00104330493
CAP Codice Postale : 57100
Codice Istat : 049009
Codice Catastale : E625

Mappa Livorno

 GPS / Mappa

Livorno - Coordinate geografiche / GPS
43°33'2.66" N - 10°18'32.83" E
Decimale: 43.55074 - 10.30912



LIVORNO (Costa degli Etruschi) è un Comune litoraneo di 158.916 abitanti, situato a 3 metri s.l.m. (Toscana), il suo territorio si estende su una superfice di 104,71 kmq.

Livorno è un comune italiano capoluogo dell'omonima provincia in Toscana.
Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce, inoltre, un vertice di un "triangolo industriale".

È situata lungo la costa del Mar Ligure ed è uno dei più importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico.
Tra tutte le città toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione.

La città, notevolmente sviluppatasi dalla seconda metà del XVI secolo per volontà dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu un importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione.
Ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilità indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunità straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda metà dell'Ottocento.
La vocazione internazionale portò a identificare la città come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle più importanti capitali di Stato dell'epoca.

Tra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla città l'appellativo di Montecatini al mare.

Livorno è sede dell'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito Italiano, del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre, è sede di direzione marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.

Il territorio comunale di Livorno comprende anche l'isola di Gorgona e le Secche della Meloria, facenti parte del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano.

MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE

Dopo le distruzioni subite nel corso della seconda guerra mondiale e le successive mutilazioni inflitte alla città con la ricostruzione, Livorno ha perso gran parte del suo retaggio storico, anche se resistono vestigia delle sue varie fasi, soprattutto del periodo tardobarocco e neoclassico.

Il complesso nel quale è sostanzialmente racchiusa la storia della città è la cinquecentesca Fortezza Vecchia, al cui interno sono ancora individuabili insediamenti risalenti al passaggio dall'Età del bronzo all'Età del ferro, reperti di epoca etrusca e romana, nonché consistenti testimonianze del periodo medievale, come il torrione cilindrico e i resti delle fortificazioni pisane.
Nell'area portuale non mancano poi vestigia dell'antico Porto Pisano, un tempo caratterizzato da numerosi torri, come il Fanale e quella, ormai ridotta a un rudere, della Maltarchiata.
In ogni caso, impianti medievali si riscontrano anche nella cappella di Santo Stefano ai Lupi, nella chiesa di San Martino di Salviano e nella Pieve di Sant'Andrea a Limone.

Il Quattrocento, che segnò l'inizio del dominio fiorentino, coincise con la costruzione della Torre del Marzocco, nella cui architettura è possibile cogliere un riferimento alla Torre dei Venti di Atene.
Tuttavia, fu solo sul finire del XVI secolo che il modesto insediamento livornese fu trasformato, per volere dei Medici, in una dinamica città portuale, caratterizzata da un impianto urbanistico regolare, chiuso entro un pentagono fortificato.
Ai primi interventi tardorinascimentali, come il Palazzo Mediceo, si affiancarono edifici improntati alla ricerca di un'estrema funzionalità.
La fitta maglia viaria si apriva in corrispondenza della centralissima piazza Grande, la quale ispirò l'architetto Inigo Jones nella concezione del Covent Garden di Londra.
A margine della piazza, contornato dai portici speculari del Pieroni, fu costruito il duomo, a navata unica, con soffitto ligneo ornato con tele del Possagnano e Jacopo Chimenti.

La città medicea, disegnata da Bernardo Buontalenti, era caratterizzata da imponenti fortificazioni delimitate da un fosso circondario; a nord della città, partendo dalla preesistente Fortezza Vecchia, le mura si estendevano fino alla possente Fortezza Nuova, che costituisce ancora oggi uno dei complessi architettonici di maggior interesse di Livorno.
All'esterno della cortina muraria, dinnanzi al porto mediceo, all'inizio del Seicento fu innalzato il Monumento dei Quattro mori, una notevole opera di Giovanni Bandini e Pietro Tacca destinata a omaggiare il granduca Ferdinando I de' Medici.

Al contempo la promulgazione delle Leggi Livornine favorì il sorgere di numerosi luoghi di culto e cimiteri nazionali.
Durante il periodo mediceo si ricordano, per esempio, la Sinagoga, tra le maggiori d'Europa, la chiesa dei Greci Uniti, caratterizzata da una notevole iconostasi, la chiesa della Madonna, con gli altari di quattro gruppi nazionali, nonché quella armena, con cupola rivestita in lamine di piombo.
Tra i cimiteri merita di essere ricordato il cimitero degli inglesi di via Verdi, che risulta il più antico cimitero acattolico-protestante d'Italia e il più antico, ancora esistente, nel bacino del Mediterraneo.

In architettura i semplici modelli architettonici del XVI secolo sopravvissero per tutto il Seicento.
Solo nel Settecento si affermarono i gusti tardobarocchi, riscontrabili nel Santuario di Montenero e nel quartiere della Venezia Nuova, dove sorsero la chiesa a pianta longitudinale di San Ferdinando (che ospita sculture di Giovanni Baratta) e quella centralizzata di Santa Caterina (dove in seguito fu collocata una pala del Vasari); tra gli edifici residenziali sono da segnalare il Palazzo Huigens e il vicino Palazzo delle Colonne di marmo, entrambi posti lungo la direttrice della via Borra.
Particolarmente attivo all'inizio del secolo fu l'architetto e scultore Giovan Battista Foggini, artefice non solo di interventi in diverse fabbriche civili, religiose e militari, ma anche autore dello scenografico monumento funebre a Marco Alessandro del Borro all'interno del duomo.

La politica illuminata dei granduchi di Toscana e il clima di reciproca tolleranza tra le varie comunità nazionali presenti all'interno del porto franco, gettarono le basi per la costruzione della prima chiesa acattolica di tutta la Toscana (la chiesa greco-ortodossa della Santissima Trinità, distrutta), nonché per l'apertura di importanti librerie, tipografie e prestigiosi teatri; qui per esempio fu pubblicata la terza edizione dell'Encyclopédie, mentre numerosi letterati, come Tobias Smollett o Carlo Goldoni, soggiornarono nelle ville sorte nelle amene località intorno a Livorno.

L'Ottocento vide l'affermazione del neoclassicismo: uno dei primi esempi, in architettura, fu il Teatro San Marco (1806, con pitture di Luigi Ademollo), al quale fece seguito una serie di spazi teatrali e arene per spettacoli diurni; tra questi spicca il Teatro Goldoni, dove architettura e ingegneria si fusero per dar vita a una caratteristica e funzionale copertura vetrata della sala.
Nella prima metà del medesimo secolo architetti quali Alessandro Gherardesca, Luigi de Cambray Digny, Pasquale Poccianti, Gaetano Gherardi, Giuseppe Cappellini, Angiolo della Valle e Luigi Bettarini contribuirono all'edificazione di acquedotti, chiese, palazzi, piazze di stampo neoclassico o neorinascimentale, che, nel contesto della cosiddetta Livorno polytéchnique, mutarono completamente l'aspetto dell'antica città buontalentiana e dei suoi sobborghi.
Tra le opere innalzate si ricordano, per esempio, l'imponente chiesa del Soccorso, i Bagnetti della Puzzolente, la Pia Casa di Lavoro, il nucleo originario della Stazione di Livorno San Marco, la sistemazione dell'odierna piazza Cavour, il Palazzo de Larderel e la nuova cinta daziaria, di Alessandro Manetti e Carlo Reishammer, che delimitava l'area soggetta a porto franco.
In ogni caso l'edificio che meglio rappresenta l'Ottocento livornese è il Cisternone, che Pasquale Poccianti completò tra il 1829 e il 1842 con chiari riferimenti all'architettura termale romana, al Pantheon e all'architettura rivoluzionaria di Étienne-Louis Boullée e Claude-Nicolas Ledoux.
Tra le piazze l'intervento di maggior rilievo è la copertura del Fosso Reale con la creazione della piazza dei Granduchi (oggi piazza della Repubblica), dove furono erette le statue dei granduchi lorenesi; tra esse pregevole era il monumento a Leopoldo II, di Paolo Emilio Demi, che tuttavia fu danneggiato nel 1849 e sostituito con una seconda statua eseguita da Emilio Santarelli alcuni anni più tardi.

Con l'unità d'Italia alcune delle principali piazze della città furono quindi adornate con grandi statue raffiguranti i principali artefici del Risorgimento: Vincenzo Cerri realizzò il monumento a Cavour, mentre il più noto Augusto Rivalta fu incaricato di eseguire la statua marmorea di Garibaldi e il monumento equestre a Vittorio Emanuele II in piazza Grande.
Tra le prime architetture di rilievo dopo l'unificazione, occorre ricordare il neogotico Tempio della Congregazione olandese alemanna, di fronte al quale, alcuni anni dopo, sorse il grande Mercato delle vettovaglie.
Al turismo balneare ottocentesco è invece legata la costruzione dell'Hotel Palazzo e la costruzione di una serie di infrastrutture per la villeggiatura in cui ancor oggi si avvertono gli echi di una lontana Belle Époque.

Il XX secolo, aperto con le opere vagamente Liberty di Angiolo Badaloni (come lo Stabilimento termale Acque della Salute, vicino al quale nel 1910 fu inaugurata l'elegante Stazione Centrale, pure con influenze floreali) e altri progettisti minori (autori di numerosi villini nei dintorni della città), si indirizzò, negli anni che precedettero la seconda guerra mondiale, sulla costruzione di strutture eclettiche (per esempio il Palazzo della Galleria e, per certi versi, anche il nuovo complesso degli Spedali Riuniti) e di stampo più razionalista (come il Palazzo del Governo), ma il faraonico Mausoleo della famiglia Ciano, che avrebbe dovuto dominare Livorno dal colle Monteburrone, non fu mai portato a termine.

Gli eventi bellici causarono ingenti danni al centro cittadino; la ricostruzione, ispirata alle proposte urbanistiche presentate già prima della guerra, portò a un parziale stravolgimento dell'assetto della città e alla costruzione del controverso Palazzo Grande, opera di Luigi Vagnetti.
Nei successivi anni sessanta si registra la costruzione di due importanti edifici: la nuova Sinagoga e il Grattacielo di piazza Matteotti, opera rispettivamente di Angelo Di Castro e di Giovanni Michelucci.

ARCHITETTURE RELIGIOSE

  • Duomo, dedicato a San Francesco, fu incominciato alla fine del Cinquecento su progetto di Alessandro Pieroni.
    Successivamente fu ampliato con l'aggiunta di due cappelle laterali.
    Da segnalare il pregevole soffitto ligneo intagliato, andato perduto nel corso dell'ultima guerra mondiale, a seguito della quasi totale distruzione della chiesa.
  • Chiesa di San Ferdinando, iniziatasi nel 1707 su progetto di Giovan Battista Foggini, fu conclusa nel 1716; in stile barocco, con una facciata incompleta, presenta una pianta a croce latina.
    Notevole il gruppo scultoreo conservato presso l'altare e opera di Giovanni Baratta, che rappresenta la liberazione degli schiavi.
    La chiesa era affidata all'ordine dei Trinitari.
  • Chiesa di Santa Caterina, iniziatasi nel 1720 su progetto di Giovanni del Fantasia, fu consacrata nel 1755.
    La chiesa, a pianta ottagonale, è caratterizzata da una grande cupola ridotta all'aspetto di torrione a causa di problemi di natura statica.
    All'interno si può ammirare un notevole dipinto a olio del Vasari.
  • Santuario di Montenero, il colle di Montenero, fin dalla prima metà del XIV secolo è meta di pellegrinaggi.
    L'attuale santuario risale al XVIII secolo e al suo interno sono custoditi un numero rilevante di ex voto.
    Sulla piazza antistante, sotto un loggiato, sono situate alcune tombe di livornesi illustri, come Francesco Domenico Guerrazzi e Giovanni Fattori.
  • Chiesa di San Jacopo in Acquaviva, di origini millenarie, sino al Cinquecento l'eremo di San Jacopo era affidato ai Padri Agostiniani.
    Nel XVI secolo il complesso fu ceduto alla comunità dei Greci Uniti per poi tornare agli Agostiniani.
    Modificata profondamente nella seconda metà del Settecento, l'aspetto attuale risale invece alla fine del XIX secolo.
  • Chiesa armena di San Gregorio Illuminatore, fu costruita nei primi anni del Settecento.
    Danneggiata durante la seconda guerra mondiale, fu abbattuta durante la ricostruzione del centro cittadino.
    Oggi resta solo la facciata, mentre alcuni resti delle decorazioni interne sono abbandonati nel giardino pubblico di Villa Fabbricotti.
  • Chiesa di San Giorgio già anglicana, sorta come chiesa anglicana, fu progettata da Angiolo della Valle e consacrata nel 1844.
    Di gusto neoclassico, presenta una facciata ornata da un portico sormontato da un frontone.
    Nel dopoguerra è stata restaurata e consacrata al culto cattolico.
  • Chiesa dei Greci Uniti, fu costruita nei primi anni del Seicento e intitolata alla Santissima Annunziata.
    È stata la chiesa nazionale dei greci che prestavano il loro servizio sulle navi dell'Ordine di Santo Stefano.
    Semidistrutta durante la seconda guerra mondiale, è sopravvissuta pressoché intatta la facciata settecentesca.
    L'interno, ricostruito, ospita una preziosa iconostasi.
  • Chiesa valdese, in stile neogotico, fu costruita intorno alla metà dell'Ottocento e fu sede, fino ai primi anni del Novecento, della chiesa Presbiteriana Scozzese.
    Al fine di non turbare il clero cattolico fu imposto al progettista di realizzare un edificio simile a un palazzo, comprendente anche gli alloggi pastorali.
  • Sinagoga ebraica, l'antica sinagoga seicentesca, una della più grandi d'Europa, fu gravemente danneggiata nel corso dell'ultima guerra mondiale.
    Per volontà della comunità ebraica fu deciso di abbattere gli antichi resti e di costruire una nuova sinagoga, inaugurata nel 1962 e che nelle sue forme architettoniche richiama la Grande Tenda nella quale veniva custodita l'Arca dell'Alleanza.
  • Tempio della Congregazione olandese alemanna, questa chiesa protestante, fu costruita in stile neogotico tra il 1862 e il 1864 su progetto dell'architetto Dario Giacomelli.
    La facciata è ornata da tre rosoni e finestre bifore, mentre l'interno presenta un'aula a pianta rettangolare aperta da finestre ogivali e una tribuna posta sopra il vestibolo di ingresso.
    La chiesa è da anni in stato di completo abbandono.

ARCHITETTURE CIVILI

Acquedotti

  • Acquedotto di Colognole, detto Lorenese, è un acquedotto cominciato sul finire del Settecento per alimentare la città.
    Le condotte, originandosi dalle sorgenti di Colognole, raggiungono Livorno dopo un percorso di diciotto chilometri incastonati tra le sinuose colline che costituiscono il sistema dei Monti Livornesi.
    È gestito da ASA.
  • Cisternone, è un monumentale serbatoio ancor oggi funzionante e posto ai margini della città ottocentesca, al termine del viale Carducci e a lato del Parco Pertini.
    Fu progettato dal Poccianti e innalzato tra il 1829 e il 1842.
    È tra i migliori esempi di architettura neoclassica realizzati in Italia.
    Assieme al Cisternone furono costruiti il Purgatorio di Pian di Rota e il Cisternino di città.

Palazzi

  • Bottini dell'olio, questo antico magazzino per la conservazione dell'olio si trova nel quartiere della Venezia Nuova e il nucleo originario risale al 1705.
    Oggi ospita numerose esposizioni, mentre il piano superiore è una sede, assieme ad altri edifici cittadini, della Biblioteca Labronica.
  • Casini d'Ardenza, nell'Ottocento erano un'elegante struttura ricettiva suddivisa in numerosi appartamenti.
    Il progetto si deve a Giuseppe Cappellini, che per alcuni si ispirò al Crescent di Bath.
  • Grattacielo di piazza Matteotti, con i suoi 26 piani (91 m di altezza) è l'edificio più alto di Livorno e rappresenta una formidabile architettura del Novecento sul tema della casa a torre.
    È stato progettato negli anni cinquanta dal celebre Giovanni Michelucci su incarico del Ministero del Tesoro.
    Sorge a poca distanza dalla Villa Fabbricotti.
  • Hotel Palazzo, si tratta di un grande e lussuoso albergo ubicato davanti alla Terrazza Mascagni e caratterizzato da una imponente facciata sormontata da due caratteristiche torrette.
    Fu costruito nella seconda metà del XIX secolo per volontà di Bernardo Fabbricotti, già proprietario dell'omonima villa livornese.
    Da luglio 2008 è stato aperto nuovamente al pubblico, dopo un lungo periodo di inattività.
  • Palazzo de Larderel, è il più sontuoso palazzo cittadino.
    Ubicato sulla via omonima, fu residenza della importante famiglia de Larderel.
    In origine era costituito da alcune palazzine isolate che furono unite intorno alla metà dell'Ottocento dietro a una monumentale facciata, caratterizzata da un raffinato timpano riccamente decorato.
  • Palazzo delle Colonne di marmo, è uno dei più eleganti palazzi della Venezia Nuova, caratterizzato da numerose decorazioni in marmo.
    Fu eretto per conto della famiglia Gamberini su disegno attribuito a Giovan Battista Foggini; successivamente, nei primi anni del Novecento fu annesso all'adiacento Palazzo del Monte di pietà.

Stabilimenti termali

Stabilimento termale Acque della Salute, questo stabilimento è una pregevolissima architettura dell'inizio del Novecento che si inserisce a breve distanza dalla Stazione Centrale e a pochi chilometri dai più antichi Bagnetti della Puzzolente.
Svolse la sua attività fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, mentre nel 1968 fu danneggiato da un incendio: oggi versa in pessime condizioni di conservazione.

Teatri

Teatro Goldoni, edificato tra il 1843 e il 1847 su progetto di Giuseppe Cappellini, è il più importante teatro della città, l'unico teatro storico di Livorno sopravvissuto agli eventi bellici e alla ricostruzione.

Ville di Livorno

  • Castello del Boccale, edificio residenziale costruito alla fine dell'Ottocento, ingloba una torre quadrata di epoca precedente.
    È ubicato sulla costa nei pressi di Antignano.
    Recentemente restaurato, è stato frazionato in lussuosi appartamenti.
  • Castello Sonnino, fu residenza del barone Sidney Sonnino e si erge su un promontorio a picco sul mare a pochi chilometri dalla città, presso la frazione di Quercianella.
    Qui, in una grotta della scogliera, fu tumulata la salma dello stesso Sonnino, da sempre particolarmente legato a questi affascinanti luoghi.
  • Villa Fabbricotti, l'aspetto attuale risale alla seconda metà dell'Ottocento, quando Vincenzo Micheli, su incarico di Bernardo Fabbricotti, trasformò un edificio preesistente in una sontuosa dimora signorile.
    È circondata da un grande parco pubblico. In estate ospita un cinema all'aperto.
  • Villa Mimbelli, costruita da Vincenzo Micheli per Francesco Mimbelli tra il 1865 e il 1875, oggi ospita il Museo civico Giovanni Fattori, mentre i vicini granai sono destinati allestimento di mostre temporanee.

Altre architetture civili

  • Fanale, è il faro del porto di Livorno e fu costruito dalla Repubblica di Pisa nei primi anni del Trecento.
    Distrutto durante la seconda guerra mondiale, è stato ricostruito fedelmente impiegando anche il materiale recuperato tra le macerie dalla famiglia Ghezzani, storica famiglia di imprenditori labronici.
  • Mercato delle vettovaglie, è un maestoso edificio ubicato lungo il Fosso Reale.
    Progettato dall'ingegnere comunale Angiolo Badaloni, fu inaugurato, dopo circa quattro anni di lavoro, nel 1894.
    All'epoca il mercato labronico costituiva uno dei più grandi mercati coperti d'Europa, tanto che i livornesi lo avevano soprannominato il Louvre.
  • Silo granario, è un edificio dei primi decenni del Novecento, parzialmente recuperato per essere destinato a eventi e iniziative culturali.
  • Torre della Meloria, è una costruzione settecentesca innalzata al largo della costa labronica, nello specchio di mare che nel 1284 fu teatro della celebre battaglia tra genovesi e pisani.

Piazze e strade principali

  • Piazza della Repubblica, questa vasta piazza (chiamata dai livornesi il "Voltone") funge da collegamento tra la città pentagonale del Buontalenti e quelli che furono i sobborghi ottocenteschi della città di Livorno.
    Fu realizzata intorno al 1840 convogliando il Fosso Reale all'interno di una galleria lunga oltre 200 metri, caratteristica che per alcuni porrebbe la piazza come il ponte più largo d'Europa.
    Al livello del piano stradale si trovano le statue dei granduchi lorenesi Ferdinando III e di Leopoldo II.
  • Piazza Grande, ubicata nel cuore della città pentagonale, in origine era una vasta piazza sulla quale si affacciavano i più importanti edifici della vita cittadina, quali il Duomo e il Palazzo Comunale.
    Distrutta durante la seconda guerra mondiale, è stata completamente stravolta durante la successiva ricostruzione.
  • Terrazza Mascagni, è il cuore della passeggiata a mare labronica e sorge nell'area un tempo occupata dal Forte dei Cavalleggeri.
    Si tratta di un belvedere di circa 8500 m² delimitato verso il mare da una sinuosa balaustra composta da 4 100 eleganti colonnine.
    La sua costruzione è stata effettuata in due tempi: la prima parte, lato sud, fu portata a termine nel 1928 dopo tre anni di lavori e intitolata a Costanzo Ciano; la seconda parte risale al 1948 quando fu anche modificata l'intestazione della terrazza a Pietro Mascagni.

Musei e gallerie

  • Museo della Città: inaugurato nel 2018, ospita un polo culturale con collezioni che ripercorrono la storia della città, nonché una esposizione di arte contemporanea e una sezione della Biblioteca Labronica.
  • Museo civico "Giovanni Fattori", allestito intorno alla metà degli anni novanta del Novecento nella suggestiva cornice di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva), ospita un'importante raccolta di opere dei Macchiaioli e dei Postmacchiaioli, movimenti che si svilupparono a Livorno e in altre località della costa labronica.
  • Museo di storia naturale del Mediterraneo, ubicato in via Roma, fu fondato nel 1929.
    Si tratta di un museo ritenuto all'avanguardia sia dal punto di vista del contenuto esposto, sia delle strutture.
  • Museo ebraico "Yeshivà Marini", situato in via Micali 21, oltre a una collezione di arredi e paramenti sacri del culto ebraico (in gran parte portati qui dalla vecchia Sinagoga che fu distrutta a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale), si possono qui trovare raccolte di libri dal XVII al XX secolo e un Hekhàl del Cinquecento che contiene i rotoli della Torah.
  • Museo diocesano Leonello Barsotti, inaugurato il 22 dicembre 2008, occupa alcuni locali attigui al Seminario Girolamo Gavi e raccoglie suppellettili e opere sacre della Diocesi di Livorno.
    In particolare, qui sono collocate due tavole di scuola giottesca collocate in precedenza nella chiesa di San Jacopo in Acquaviva.
    Il 22 dicembre 2009 è stato ulteriormente ampliato con l'aggiunta di nuove sale espositive.
  • Museo Mascagnano, raccoglie i cimeli appartenuti al musicista livornese Pietro Mascagni.
    Il percorso museale è stato recentemente allestito presso il Teatro Goldoni.
  • Museo di Santa Giulia, situato presso l'omonima chiesa, in (Largo Duomo).
    Contiene arredi sacri, paramenti liturgici e l'antica tavola di scuola giottesca raffigurante santa Giulia con scene della sua vita e del martirio.
  • Galleria degli ex voto, la galleria occupa un'ala del Santuario di Montenero ed espone una tra le più grandi raccolte di ex voto d'Italia, donati dai primi anni dell'Ottocento fino a oggi.
  • Acquario comunale Diacinto Cestoni, l'acquario, situato nei pressi della Terrazza Mascagni, è intitolato al naturalista che tra il XVII e il XVIII secolo abitò a Livorno. Inaugurato nel 1937 e ricostruito nel 1950, è stato notevolmente ampliato nel corso del restauro conclusosi nel 2010 e oggi risulta il terzo acquario più grande d'Italia.
  • Casa natale di Amedeo Modigliani, la casa, situata in via Roma 38, contiene una ricca documentazione sulla vita artistica e sull'opera del noto pittore labronico.
    Attualmente è visitabile solo il sabato e la domenica su appuntamento.

ARCHITETTURE MILITARI

  • Mura Leopoldine, rappresentano l'antica cinta daziaria della città e non avevano scopo difensivo.
    Furono costruite a partire dagli anni trenta del XIX secolo su progetto di Alessandro Manetti e Carlo Reishammer. Sul finire del medesimo secolo la cinta fu ampliata; demolita nei primi decenni del Novecento, si conservano ancora alcune barriere (Porta San Marco, Barriera Fiorentina, Barriera Margherita, ruderi della Dogana d'acqua) e parte del tracciato, costituito da un elegante muraglione rivestito in pietra.
  • Fortezza Nuova, fu costruita su progetto di Bernardo Buontalenti e Don Giovanni de' Medici, alla fine del Cinquecento, per essere poi modificata successivamente per fare posto all'accrescimento del quartiere della Venezia Nuova.
    Oggi la Fortezza è adibita a spazio verde pubblico oltre che sede di eventi e manifestazioni.
  • Fortezza Vecchia, in questo fortilizio si sovrappongono tutti i secoli della storia cittadina, partendo dai primi insediamenti romani, fino ad arrivare alle devastazioni belliche del Novecento.
    L'aspetto attuale si deve comunque ad Antonio da Sangallo il Vecchio, che, nei primi anni del XVI secolo, ebbe incarico di trasformare una fortificazione di origine pisana in una imponente macchina bellica.
  • Fosso Reale, è l'antico fossato posto a difesa della città medicea e modificato nel corso dei secoli, con una sostanziale rettifica intorno al 1840 e la creazione di piazza della Repubblica.
    I lavori del Fosso furono incominciati contemporaneamente alla fondazione della città buontalentiana, nel 1577.
    Lungo il fosso si estendevano le mura difensive, di cui oggi restano solo poche tracce.
  • Torre del Marzocco, attribuita dapprima a Lorenzo Ghiberti e successivamente a Leon Battista Alberti, questa torre, di forma ottagonale, fu edificata nella prima metà del Quattrocento dai fiorentini padroni del castello di Livorno.
    È alta ben 54 metri ed è rivestita interamente in marmo.
    A breve distanza si trovava la storica Torre del Magnale, gravemente danneggiata nel 1944 e demolita nel dopoguerra.

PORTI

Il porto di Livorno è, fin dalle sue origini, uno dei più importanti del Mediterraneo: può movimentare qualsiasi tipo di merce, da quella liquida a quella solida in rinfusa, alle automobili, ai prodotti congelati, alla frutta, agli impianti destinati alle imprese industriali, ma soprattutto movimenta migliaia di container in arrivo e in partenza per tutto il mondo.
A servizio del porto mercantile, nel territorio comunale di Collesalvetti, si trovano inoltre l'interporto Vespucci e l'autoparco del "Faldo", che contribuiscono a configurare Livorno e le aree limitrofe come una piattaforma logistica di importanza nazionale.

Inoltre il porto labronico è anche un frequentato scalo passeggeri, capace di ospitare anche i più grandi transatlantici del mondo, come il "Queen Mary 2", che ha fatto di Livorno una rotta abituale.
Al consueto traffico passeggeri, interessato ai traghetti, si è aggiunto, negli ultimi anni, quello crocieristico, con più di 600.000 croceristi; invece, al 2006, i passeggeri dei traghetti sono stati oltre 2.300.000.

La città dispone anche di porticcioli per imbarcazioni da diporto: oltre al porto "Nazario Sauro", situato nei pressi dello scalo maggiore, altri approdi si trovano nei quartieri di Ardenza, Antignano e nella frazione di Quercianella.
I fossi medicei ospitano pure un gran numero di imbarcazioni di modeste dimensioni.

Le destinazioni dei traghetti passeggeri sono:

  • Isola di Gorgona tramite Toremar
  • Isola di Capraia tramite Toremar
  • Golfo Aranci tramite Corsica Ferries Sardinia Ferries
  • Olbia tramite Moby Lines e Grimaldi Lines
  • Palermo tramite Grimaldi Lines
  • Bastia tramite Corsica Ferries Sardinia Ferries e Moby Lines
  • Isola Rossa tramite Corsica Ferries Sardinia Ferries


Questa pagina, così come tutte le pagine dedicate ai Comuni della regione Toscana, vogliono comunque essere utili al fine di promuovere il patrimonio storico, artistico, culturale, naturalistico e gastronomico della regione e di questa città toscana, finalizzato al turismo come mezzo di scoperta di questa realtà.

Qui puoi trovare un elenco di luoghi da visitare nella località, o in alternativa, visualizzare luoghi da vedere nei dintorni di Livorno — con riferimenti a eventi, festa patronale e sagre paesane, Agriturismo, Bed & Breakfast, Hotel e altre sistemazioni alberghiere ed extra-alberghiere a Livorno e dintorni, dove soggiornare e dormire.


 Fonti:
- Wikipedia (Creative Commons)

 Photo by:
Luca Aless


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 Indirizzo municipio
› Piazza del Municipio, 1
Livorno
 Provincia di LIVORNO

Numeri utili

 +39 0586 820111

 Email PEC: comune.livorno@postacert.toscana.it
 https://www.comune.livorno.it
 Comune di Livorno IMU - TARI 2024


Comune di Livorno
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• Classificazione sismica aggiornata a marzo 2015. (Fonte: Protezione Civile)
• “Zone climatiche” e “gradi giorno” da: Tabella A allegata al D.P.R. 412/93 aggiornata al 31 ottobre 2009. (Fonte: Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico)

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Zona Sismica

3

Zona climatica

D

Gradi giorno

1408
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 LIVORNO - Costa degli Etruschi
Come arrivare e muoversi

Porti / Aeroporti / Stazioni / Autostrade
(Le distanze sono da intendersi "in linea d'aria".)
Porto di Livorno
Stazione Livorno Centrale
Aeroporto di Pisa - San Giusto

18,0 Km.

Aeroporto di Firenze - Peretola

77,0 Km.

Autostrada A12 Livorno

7,6 Km.

Autostrada A12 Collesalvetti

13,1 Km.

Autostrada A12 Pisa Centro

15,9 Km.




 Comuni con nome simile

livorno


 Comuni vicino Livorno

In grassetto sono riportati i comuni confinanti. Le distanze sono da intendersi "in linea d'aria".
Torretta

14,0 km

Collesalvetti

14,2 km

Fauglia

16,8 km

Orciano Pisano

17,4 km

Pisa

19,8 km

Crespina Lorenzana

20,8 km

Rosignano Marittimo

21,1 km

Santa Luce

22,8 km

Casciana Terme Lari

23,0 km

Cascina

24,4 km


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