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SIRACUSA


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Comune di SIRACUSA

 dati e informazioni utili

Numero Abitanti : 116.051 (31-12-2023)
Altitudine s.l.m. : 17 mt.
Superfice Kmq. : 207,78
Denominazione abitanti : siracusani
Codice Fiscale : 80001010893
CAP Codice Postale : 96100
Codice Istat : 089017
Codice Catastale : I754

Mappa Siracusa

 GPS / Mappa

Siracusa - Coordinate geografiche / GPS
37°04'6.38" N - 15°17'15.65" E
Decimale: 37.06844 - 15.28768



SIRACUSA (Sicilia) è un Comune litoraneo di 116.051 abitanti, situato a 17 metri s.l.m. , il suo territorio si estende su una superfice di 207,78 kmq.

Siracusa è un comune italiano capoluogo del libero consorzio comunale omonimo, in Sicilia.
Posta sulla costa sud-orientale dell'isola, Siracusa possiede una storia millenaria: annoverata tra le più vaste metropoli dell'età classica, primeggiò per potenza e ricchezza con Atene, la quale tentò invano di assoggettarla.
Fu la patria del matematico Archimede, che si pose a capo della sua difesa durante l'assedio dei Romani nel 212 a.C.
Divenne capitale dell’impero bizantino sotto Costante II.
Siracusa fu per secoli la città capitale della Sicilia, fino alla conquista islamica, avvenuta nel 878, che comportò la rovina della città in favore di Palermo.
Con la conquista normanna divenne una contea normanna del Regno di Sicilia.
Trasformatasi in epoca spagnola in una fortezza, il suo centro storico, Ortigia, assunse l'odierno aspetto barocco con la ricostruzione intrapresa a seguito del violento terremoto del 1693.
Durante la seconda guerra mondiale, nell'anno 1943, venne firmato a sud-ovest di Siracusa, in contrada Santa Teresa Longarini, l'armistizio che sanciva la cessazione delle ostilità tra il Regno d'Italia e le forze alleate degli anglo-americani; passato alla storia come l'armistizio di Cassibile.

Caratterizzata da ingenti ricchezze storiche, architettoniche e paesaggistiche, la città di Siracusa è stata dichiarata dall'UNESCO nel 2005, congiuntamente alle Necropoli Rupestri di Pantalica, patrimonio dell'umanità.

Siracusa sorge sul lato sud-orientale della Sicilia.
La sua geografia è molto variegata, al suo interno si incontrano colline e cavità naturali, mentre due fiumi lambiscono il lato sud-ovest della città.
Essa confina per lo più con il mare, che la circonda nella sua quasi totalità.
La costa è prevalentemente rocciosa e frastagliata, mostra diversi promontori, baie, piccole isole e penisole.
La città si sviluppa in parte sull'isola di Ortigia e in parte sulla terraferma (tenendo inoltre presente che l'intera area è situata all'interno dell'isola di Sicilia).
La particolare ubicazione geografica l'ha resa celebre per i suoi tramonti (grazie ai punti zenitali dai quali vengono osservati, essi sono stati descritti nei millenni come tra i più belli al mondo).
La conformazione della costa meridionale determina la vasta insenatura naturale dentro la quale si sviluppa il porto Grande: a circa 1200 metri di distanza dalla punta di Ortigia sorge Capo Murro di Porco, promontorio della penisola della Maddalena: appellata localmente con il solo nome di Isola (in riferimento al toponimo di una contrada della sua costa orientale, la cui origine è legata a un'antica e non più esistente condizione di insularità).
A nord della città si configura un altro promontorio: il Capo Santa Panagia, dove un tempo si ipotizza era ubicato il terzo porto di Siracusa: il Trogilo.
La città si affaccia sul mar Mediterraneo centrale, attorniata dal bacino del mar Ionio.
Siracusa dà il proprio nome alla scarpata siciliana sud-orientale, detta «Scarpata di Malta e Siracusa» (nota anche come «Scarpata Ibleo-Maltese»), nonché principale responsabile della elevata sismicità dell'area, la quale si sviluppa a est del territorio aretuseo, nelle profondità dello Ionio, fino all'isola di Malta.

MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE

Siracusa è tra le principali città d'arte in Italia.
Colma di pregevoli monumenti e luoghi d'interesse, deve le sue innumerevoli testimonianze architettoniche e culturali a una storia altrettanto ricca e antica.
L'UNESCO annovera Siracusa tra i patrimoni dell'umanità utilizzando quattro criteri, tra i quali l'eccezionale importanza universale degli eventi che qui si verificarono (VI criterio) e la straordinaria diversità culturale concentrata in un unicum spazio (II criterio).
La città abbraccia nel suo insieme un patrimonio architettonico-culturale plurimillenario, custodendo nei suoi musei reperti archeologici di un'antichità ancora maggiore rispetto alla sua fondazione greca.

Architetture civili

Le architetture di Siracusa mostrano quasi sempre facciate bianche, tendenti al beige o al giallo-oro, poiché esse sono state erette con la pietra degli Iblei, che in dialetto prende il nome di pietra giuggiulena: la pietra torrone; data la sua modellabilità e le sue tonalità simili a quelle dell'alimento sopracitato.
Per tale motivo Siracusa viene spesso appellata, architettonicamente, «città bianca».

La maggior parte dei numerosi e antichi palazzi nobiliari si trova sull'isola di Ortigia, poiché in epoca medievale e rinascimentale la città era esclusivamente racchiusa al suo interno, mentre la Siracusa di più recente edificazione ospita gli edifici di carattere amministrativo e governativo (ad esempio il plesso ospedaliero e il tribunale di giustizia).
Tra le prime costruzioni civili dell'età post classica si annoverano la trecentesca sede della Camera reginale e il trecentesco palazzo Mergulese-Montalto, in stile gotico chiaramontano.
In città permangono altre architetture medievali, soprattutto del periodo aragonese-catalano: esempi ne sono il palazzo Bellomo e gli elementi sopravvissuti del palazzo Zapata-Gargallo, appartenuto alle omonime prestigiose famiglie (un loro discendente fu il fondatore dell'originario borgo di Priolo Gargallo, Tommaso).
Tuttavia è dopo il terremoto seicentesco, e quindi con la conseguente ricostruzione, che fa la sua comparsa lo stile predominante di Siracusa: il barocco siciliano.
La città ha dato i natali ad uno dei principali esponenti di questo stile: l'architetto Rosario Gagliardi.

  • Il palazzo del Vermexio, sede del governo comunale, rimane uno dei maggiori esempi dell'arte barocca applicata ad un edificio amministrativo.
  • L'evoluzione definitiva del barocco fu il rococò; Siracusa ne mostra chiaramente gli elaborati segni: palazzi come il Beneventano del Bosco (nelle cui antiche stanze risiedettero, in tempi diversi, il Gran maestro dei cavalieri di Malta Philippe de Villiers de L'Isle-Adam, l'ammiraglio Horatio Nelson e i sovrani Borbone che giunsero in città, tra i quali il conte di Siracusa, Leopoldo delle Due Sicilie), l'Impellizzeri, il Borgia del Casale (proprietà del ramo siracusano dell'influente famiglia dei Borgia) vennero edificati adottando li suddetto stile ornamentale.
  • L'edificio che ospita la curia siracusana è il palazzo Arcivescovile; al suo interno sono visibili vari secoli di mutazioni architettoniche: dall'edificazione sveva a quella settecentesca e ottocentesca.
    Risalgono direttamente all'Ottocento e riflettono gli stili Liberty e neoclassico (singolarmente o alle volte entrambi) i palazzi intitolati: della Sovrintendenza ai Beni Culturali, dell'Orologio (così chiamato per via del grande orologio meccanico che sovrasta la sua sommità), dell'Antico mercato, della Camera di Commercio.
  • Ottocentesco è anche il palazzo del teatro comunale di Siracusa, costruito affinché «la terra di Epicarmo avesse un teatro adatto» ad ospitare la vita artistica della popolazione.
    Un decennio dopo venne inaugurato il palazzo della stazione ferroviaria e a seguito di ciò vi fu l'inaugurazione dell'edificio per la stazione marittima (odierna sede della Capitaneria di Porto).
  • Nella prima metà del Novecento vennero realizzati il palazzo dell'hotel Des Etrangers, del Grand Hotel (entrambi tra i più antichi hotel siracusani) e il palazzo delle Poste (odiernamente convertito anch'esso in struttura ricettiva).

Le principali e storiche ville della città sono essenzialmente tre: Politi, Landolina e Reimann.

  • La villa Politi sorge sopra le latomie siracusane (nata come Grand Hotel Villa Politi) e venne edificata nel XIX secolo dalla nobile austriaca Maria Theresa Laudien, moglie del siracusano Raffaello Politi, la quale con il suo operato le fece conferire la nomea di «salotto internazionale» (tra le tante personalità ospitò anche i principi del Piemonte e Winston Churchill).
  • La villa Landolina, sita nel quartiere della Neapolis, è anch'essa una dimora del XIX secolo.
    Porta il nome della famiglia Landolina, il cui più illustre membro fu l'archeologo e naturalista Saverio Landolina (fu egli che riportò alla luce la nota Venere siracusana e che difese l'esistenza della colonia spontanea dei papiri aretusei, entrando inoltre nel dibattito su chi scoprì questa rara pianta).
    Accanto ad essa, dentro il suo terreno, è stato costruito il museo archeologico regionale Paolo Orsi.
    Un grande parco alberato e tombe dei caduti di altre nazioni completano la sua complessa area.
  • Villa Reimann invece, conosciuta anzitutto per il suo particolare ed esteso giardino (copre 35.000 m² di suolo urbano), che è detto «Giardino delle Esperidi», sorge a pochi passi dalla necropoli della tomba di Archimede e prende il nome dalla nobile infiermiera danese Christiane Reimann, che trasferendosi a Siracusa acquistò l'immobile nel 1933.
    Per volere della stessa nobil donna, la villa odiernamente è divenuta proprietà del comune.
  • Meritevole di attenzione è inoltre la villa Bonanno (nota pure come castello per via del suo aspetto imponente), ormai in stato di abbandono, la quale sorge a Tremilia, periferia di Siracusa: inizialmente il proprietario della villa fu lo scozzese Gould Francis Leckie, che nel 1800 ottenne la concessione dell'antico terreno ecclesiastico, ma avendo dovuto egli in seguito abbandonare la Sicilia (Leckie durante l'occupazione britannica di Siracusa entrò in conflitto con i sovrani borbonici), l'edificio passò ai baroni siracusani Bonanno.

Architetture militari

Al principio sorse il castello Eurialo (ubicato nell'odierna frazione di Belvedere), voluto dal tiranno Dionisio il Grande come perno difensivo e punto di congiunzione delle sue vaste mura, alzate contro gli assalti dei Cartaginesi e di altri popoli dalle intenzioni bellicose (Siracusa in quel periodo aveva appena respinto l'offensiva di Atene, sentiva quindi la necessità di aumentare le proprie difese per far fronte ad altre guerre).
Anche Archimede mise mano alla fabbricazione del castello, arricchendolo di insidie per i nemici della pentapoli.
L'Eurialo è l'opera militare che quando millenni dopo fu veduta dal Kaiser Guglielmo II di Germania, venne presa ad esempio per la guerra di tunnel e trincee combattuta dai tedeschi.

Nella prima metà del Duecento sorse il Castello Maniace, in stile gotico, progettato da Federico II di Svevia su un forte precedente, a sua volta realizzato dal generale bizantino Giorgio Maniace; a lui Federico intitolò la propria costruzione.
Questo castello, considerato come una delle più rappresentative architetture federiciane, rivestì un importante ruolo nella vita militare della città medievale: adibito a prigione e usato per contrastare le incursioni piratesche, ma quando giungevano i sovrani del Regno era in grado di divenire anche un'elegante sede di corte.

Con l'avanzare dei secoli Siracusa venne sempre più fortificata.
Nel Cinquecento, sotto il dominio degli spagnoli, venne distrutta la gran parte dei monumenti greco-romani (alcuni già compromessi dai molteplici terremoti) per riutilizzarne la pietra, costruendo così poderosi bastioni e muraglie, che mutarono definitivamente l'aspetto della città.

Le fortificazioni e il regime militaresco raggiunsero un livello tale che la Siracusa seicentesca e settecentesca è stata definita dagli storici moderni «una caserma abitata da civili», ma anche la «piazzaforte d'Europa», pensata per risultare inespugnabile.
Al riguardo ne diede una chiara descrizione un noto viaggiatore britannico del XIX secolo, Henry Clark Barlow, che annotò quante e quali strutture belliche fosse necessario attraversare prima di entrane nella città; che chiudeva le proprie porte al tramonto, lasciando fuori chi non riusciva a varcarle in tempo:

«Le fortificazioni dal lato terra sono molto possenti, si passa su ponti levatoi attraverso camminamenti fiancheggiati da formidabili batterie e comandati da bocche di fuoco, dirette verso la porta di ingresso; e quando si crede che le fortificazioni siano finite si scopre che occorre attraversare altri fossati, altri camminamenti, altre batterie; e quando si spera di essere giunti ai cancelli, c'è ancora mezzo miglio di trincee in prospettiva e ponti e fossati e batterie; e quando si è oltrepassati i cancelli, la città è ancora lontana, con un ponte e mura da oltrepassare.»
(Henry Clark Barlow, 1843)

Bisognerà attendere la fine dell'Ottocento per lo smantellamento completo delle possenti architetture militari: di esse sono rimaste in piedi, ben visibili, il forte Vigilena (prima chiamato forte della Gradiglia) e il forte San Giovannello (ex forte della Ferraria).
Va inquadrato nell'ottica militare anche il palazzo che ha ospitato il carcere ai tempi dei Borbone: la sua costruzione fu sollecitata dalle sempre più crescenti ribellioni dei siracusani nei confronti della monarchia napoletana.
I Borbone quindi, non essendoci più spazio nel carcere che sorgeva dietro Piazza del Duomo, fecero edificare nel 1853 questa nuova struttura.
Il palazzo è odiernamente in attesa di restauro.

Nel 1735 venne edificata la caserma del Genio militare, in seguito intitolata al patriota siracusano Gaetano Abela.
La caserma Abela è sita all'interno dell'area del castello Maniace: fino al 2001 fu sede del reggimento di Fanteria e del Genio guastatori, per poi diventare la dimora universitaria per la facoltà di architettura.

Con l'espandersi della città si è ampliata anche la superficie dell'architettura militare: nel decennio che precedette la seconda guerra mondiale sorse a Siracusa l'idroscalo (odiernamente sede del 34º Gruppo Radar dell'Aeronautica Militare), seguito dalla costruzione della batteria Lamba Doria, che occupa 48.000 m² nella parte meridionale della Penisola della Maddalena.
Sorsero numerosi bunker, disseminati un po' ovunque, e sorse l'edificio sotterraneo per il deposito di carburante della Regia Aeronautica di Siracusa.

Sempre al secondo conflitto mondiale è legata la presenza della batteria di Capo Santa Panagia, incorporata nella vasta area della base della Marina militare siracusana e da essa tutelata come bene archeologico bellico.
Inoltre, d'interesse storico-bellico è divenuto l'ipogeo di Piazza Duomo, poiché questo lungo tunnel (che dal sito della cattedrale spunta al Foro Italiaco, presso la Marina) è stato uno dei principali rifugi della popolazione durante i bombardamenti dell'ultimo conflitto.

Altro elemento architettonico militare predominante di Siracusa sono le torri: l'area comunale che annovera molte (retaggio di un passato bellico incentrato sull'avvistamento e la difesa del territorio); ben 10 le principali: torre di Ognina, torre Cuba, torre Milocca, torre Tonda, torre Landolina, torre Teatro Greco, torre Pizzuta, torre Targia, torre Bosco Minniti, torre Modica.
Menzione a parte tra le torri merita la costruzione simbolo della frazione di Belvedere: chiamato u Semafuru (il Semaforo), è una costruzione militare del XIX secolo composta da una torretta merlata sulla cui cima sorgeva fino al 1955 un'antenna luminosa che tramite alfabeto Morse comunicava con le navi sottostanti: in transito e in avvicinamento al porto di Augusta e al porto di Siracusa.

Altro

Il comune di Siracusa ospita nella piazza dei Cappuccini (accanto all'omonimo convento e all'omonima latomia) il monumento ai Caduti italiani d'Africa, risalente al periodo fascista ma assemblato solo decenni dopo il crollo del regime.
Il monumento vuole commemorare i soldati morti sul continente africano durante la guerra coloniale.
Al suo interno si trova una cappella dedicata al legionario, mentre al suo esterno è stata recentemente apposta una targa che ricorda anche le vittime dell'affondamento del transatlantico Conte Rosso, avvenuto poco distante dal luogo in cui è ubicato il monumento.

La città possiede tre storici fari, punti di riferimento per la navigazione marittima: il faro del castello Maniace, che di colore verde (così come verde è la sua luce) domina il promontorio della costruzione federiciana; il faro di Massolivieri, di colore rosso e costruito sopra un'antica abitazione rurale, funge da guida per segnalare la presenza del promontorio della Penisola della Maddanela; il faro di Capo Murro di Porco, il quale estende la sua luce bianca sul capo che gli dà il nome ed è il faro siracusano più famoso, oltre a rappresentare uno dei più importanti segnali luminosi della Sicilia orientale: esso appare anche nelle riprese di una pellicola televisiva intitolata L'isola dei segreti - Korè.
Il demanio ha fatto rientrare il faro in questione tra le prime nove strutture del suo genere in Italia cedute in affitto per essere trasformate in caratteristici alberghi, pur continuando a svolgere la loro funzione di segnalatori marittimi.

Sviluppandosi in parte su un'isola ed essendo da un lato attraversata da fiumi e canali, Siracusa ha nel corso della sua longeva storia edificato svariati ponti; il comune collega Ortigia al resto della città tramite due ponti, il più monumentale dei quali è chiamato Ponte Umbertino: dal sovrano Umberto I, che regnava quando esso venne costruito.
Mentre la sua entrata sud è caratterizzata da un ponte che permette di superare i letti del Ciane e dell'Anapo; quest'ultimo fiume prima era sormontato da un altro ponte fatto di pietra, nel quale si combatté la battaglia contro gli inglesi il 10 luglio 1943.
Inoltre un ulteriore importante ponte collega la strada costiera che dall'area di Fontane Bianche giunge a quella di Cassibile, superando così la foce di uno dei maggiori fiumi iblei.

Il punto in cui sgorga la fonte Aretusa, con la struttura architettonica che la circonda, è uno dei luoghi più visitati di Siracusa: nei secoli ha mutato molte volte il proprio aspetto, venendo circondata da grosse fortificazioni, accogliendo nelle sue acque i papireti e divenendo persino il lavatoio delle siracusane nei tempi post-classici.
Oltre a ciò, sull'isola sono concentrate diverse opere scultoree: su tutte spicca la novecentesca fontana di Diana, la quale mostra gli elementi principali della leggenda del dio oceanico Alfeo, della ninfa Aretusa e della sua protettrice, Artemide (la Diana dei Romani).
Rientra altresì nel patrimonio architettonico di Siracusa l'antica tonnara di Santa Panagia, dalle origini medievali (la sua fondazione risale al 1100), che con alterne vicende è rimasta attiva fino agli anni '50 del XX secolo.

Siti archeologici

Lungo tutto il percorso della regione siracusana si possono osservare rilevanti testimonianze archeologiche.
Oltre alle già citate aree dei templi sacri, la città possiede uno dei più estesi ambienti archeologici del Mediterraneo, racchiuso in un parco che porta il nome del quartiere in cui sorge: il parco archeologico della Neapolis.
Esso copre 240.000 m² di superficie urbana e custodisce al suo interno alcune delle più imponenti testimonianze della Siracusa greco-romana:

  • Il teatro greco, che serviva per lo svago della popolazione, ma anche per le assemblee politiche (qui svetta solitario l'ultimo dei mulini di Galerme).
  • La grotta del Ninfeo, dove sgorga l'acqua dell'Anapo e dove un tempo si preparavano gli attori prima di scendere nel teatro.
  • L'anfiteatro romano; in quello aretuseo si mettevano in scena persino gli spettacoli acquatici, oltre alle lotte tra gladiatori.
  • L'Orecchio di Dionisio, così chiamata per la prima volta da Caravaggio durante la sua permanenza a Siracusa.
    Si pensa fosse una prigione greca.
  • Sempre all'interno del parco archeologico sorgono una serie di interessanti complessi tombali: la Via dei Sepolcri (dove si tributava ai defunti il culto degli Eroi), i sarcofagi romani siti nei pressi dell'anfiteatro e la necropoli Grotticelli, il cui tratto più importante è dato dalla tomba di Archimede, detta presunta poiché il periodo e il luogo dello scavo in realtà non coincidono con ciò che si racconta sull'uccisione e sulla sepoltura del famoso matematico: egli infatti, secondo Cicerone, fu sepolto a sud di Siracusa: forse nei pressi del fiume Ciane, ma la perdita della tomba originaria (contrassegnata dalla figura di una sfera e di un cilindro) e la tradizione formatasi nei secoli hanno consacrato questo sito come simbolica tomba del più noto tra gli antichi siracusani.

Le necropoli sono l'elemento strutturale più presente nei siti archeologici aretusei: l'area geografica è famosa per la peculiarità sicula di scavare i propri sepolcri dandogli le fattezze di un alveare: Pantalica è l'esempio maggiore di ciò, ma anche a Siracusa si rinviene nelle pareti calcaree questa millenaria usanza.
Essa ha dodici gruppi di necropoli che vanno dal VIII sec. a.C. all'epoca bizantina; per citare alcune delle più grandi e antiche (oltre alla su menzionata Groticelli): a sud-ovest della città si trova la necropoli del Fusco, al centro la necropoli dell'Ospedale civile e di Santa Panagia, mentre a nord vi è il largo perimetro della necropoli della Targia.

Altri siti significativi sono dati dal Foro siracusano (antica agorà della pentapoli in seguito divenuto forum) e dai monumenti che compongono il Ginnasio romano.

Tra i resti delle più antiche civiltà si segnalano: a nord i siti archeologici di Stentinello e della penisola di Tapsos, mentre a sud Ognina, la quale oltre a mostrare i segni di arcaici contatti con gli abitanti di Malta, conserva i resti architettonici delle successive epoche storiche.

Architetture religiose dell'antica polis

Le prime testimonianze architettoniche religiose sono databili all'epoca preistorica, mentre la cultualità degli antichi Greci fece sì che in città sorgessero imponenti aree votive, come l'ara di Ierone (la più grande in assoluto del suo tempo), e numerosi templi, dei quali il più significativo e ben conservato è il tempio di Atena (convertitosi in chiesa con l'avvento del cristianesimo).

Il tempio più vetusto di Siracusa è rappresentato dalla casa eretta per il dio del sole Apollo: risalente al VI secolo a.C., esso è anche il più antico tempio siciliano in stile dorico consacrato a tale divinità e sorge nell'isola di Ortigia, la quale, secondo gli antichi Siracusani, era stata donata dagli dei alla gemella di Apollo, Artemide: proprio per la dea lunare venne eretto l'Artemision (accanto all'edificio della dea della sapienza Atena); edificio che Cicerone descrisse come il più prestigioso degli antichi templi siracusani.

Sempre nel VI secolo a.C. sorse nelle campagne che fronteggiano il mare, tra l'isola di Ortigia e la penisola della Maddalena, il tempio per Zeus Olimpico, chiamato dai siracusani «i ru colonne» (le due colonne), essendo queste l'unico elemento architettonico rimasto ben visibile; esso è una delle tangibili testimonianze che ricordano il legame tra l'antica Siracusa e la sede dei sacri agoni olimpici.

Nella strada che un tempo conduceva alla sub-colonia di Eloro - e per questo chiamata via Elorina - sorge il complesso monumentale conosciuto con il nome di ginnasio romano di Siracusa, all'interno del quale si possono osservare i resti di un tempio, di incerta dedica (forse divinità egiziane) che Cicerone descrisse nelle sue cronache.

La polis era inoltre famosa per essere la sede principale di diffusione del culto siciliano per le divinità ctonie Demetra e Kore, alle quali era dedicata una vasta area votiva rinvenuta nei pressi di Piazza della Vittoria.
Sempre alla Madre terra e a sua figlia erano dedicate altre aree votive sparse per la città.
Numerosi altri resti di templi consacrati agli Olimpi e alle divinità minori, con rilevanza per il luogo geografico, si trovano distribuiti per tutto il suolo urbano ed extra-urbano.

Architetture religiose cristiane
I luoghi di culto della religione cristiana costituiscono la maggior parte del patrimonio artistico-religioso siracusano.
Molteplici le strutture dal richiamo storico, alcune rappresentate persino da anfratti naturali, come le grotte adibite per il rito liturgico.
L'ex-tempio greco divenuto la cattedrale della Natività di Maria Santissima, meglio noto semplicemente come Duomo di Siracusa (che dà il nome all'omonima principale piazza), va annoverato tra le più arcaiche e notabili strutture architettoniche sorte con il primo cristianesimo e modellatesi lentamente nel corso del tempo.

La tradizione afferma che il secondo edificio cattolico più antico di Siracusa dopo il Duomo è dato dalla chiesa di San Giovannello (consacrata a San Giovanni Battista), costruita nel quartiere della Giudecca.
Millenaria è anche la chiesa di San Giovanni alle catacombe, che durante la dominazione islamica pare abbia sostituito la cattedrale assumendone il ruolo.
L'edificio è privo del soffitto, andato distrutto a causa delle calamità naturali che lo coinvolsero, e rappresenta la porta d'ingresso per una delle più ampie catacombe siracusane (nella loro totalità esse sono, insieme a quelle di Roma, le più vaste al mondo), quella di San Giovanni.
Sempre sotto la chiesa in questione sorge la cripta che si presume ospitasse le reliquie del protovescovo Marciano.

Risalenti all'epoca dei Normanni sono invece la chiesa di San Nicolò ai Cordari (che a sua volta sovrasta un edificio di età paleocristiana), la chiesa di San Martino e la chiesa di Santa Lucia al Sepolcro, la cui adiacente rotonda, come suggerisce il nome della chiesa, venne edificata nel Seicento con l'intento di farla divenire il sepolcro della Santa patrona della città (le cui spoglie mortali sono però rimaste a Venezia, dopo che vennero sottratte a Siracusa dai Bizantini).
La chiesa di Santa Lucia alla Badia è l'altra importante struttura dedicata sempre alla Santa patrona.

Di particolare interesse sono anche le chiese appartenute ai cavalieri di Malta: la loro prima chiesa fu quella di San Sebastianello (San Sebastiano è il compatrono dei siracusani), mentre in seguito si trasferirono nella chiesa dei Santi Biagio e Leonardo; del primo edificio, eretto in epoca bizantina, rimane visitabile la cripta posta accanto al tempio preistorico, mentre del secondo, che risale al 1500, si può osservare solo il prospetto esterno, che si affaccia sulla piazza dei Cavalieri di Malta.

Tra le edificazioni del XX secolo spiccano il Pantheon di Siracusa, al cui interno si trovano le spoglie dei caduti della prima guerra mondiale, e il santuario della Madonna delle Lacrime, sorto per ricordare l'evento mariano miracoloso del 1953: il santuario, dalla forma conica, è la chiesa più alta della città, visibile da notevole distanza.

All'interno del perimetro della villa Landolina (sede museale) è situato inoltre un piccolo cimitero acattolico, nel quale si trovano le spoglie del noto poeta tedesco August von Platen e quelle di alcuni caduti britannici e statunitensi del periodo napoleonico.

Architetture di altre religioni
In città trovano sede anche strutture di altre religioni.
Il monumento più notevole è il miqweh, risalente all'epoca bizantina, descritto spesso come il più grande e antico bagno rituale ebraico d'Europa.

Musei

  • Il museo archeologico regionale Paolo Orsi rappresenta uno dei più importanti musei archeologici d'Europa.
  • Il museo del Papiro si occupa di preservare e curare la rara pianta del papiro, attivando collaborazioni con luoghi significativi per questa pianta come la città de Il Cairo.
  • La Galleria Regionale, detta museo Bellomo, espone i reperti d'epoca medioevale e moderna della città.
  • Il museo dell'INDA organizza esposizioni temporanee dedicate alla storia delle rappresentazioni classiche al Teatro greco di Siracusa.
  • Il museo Aretuseo dei Pupi mostra l'arte dell'Opera dei Pupi Siciliani, dichiarata dall'UNESCO Patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità.
  • Il museo del Cinema rappresenta nel suo genere il terzo museo più grande d'Italia.
  • Il Tecnoparco Archimede, in una superficie espositiva di 1700 m², espone le repliche di macchine da guerra utilizzate nel III secolo a.C. e autentici strumenti tecnologici ideati dal genio di Archimede.
  • Il museo del Mare Sirmuma espone la storia marinara di Siracusa.
  • Il piccolo acquario Tropicale di Siracusa, situato all'interno della Fonte Aretusa, è stato dedicato alla vita marina del Mediterraneo e alla fauna dei Tropici.
  • Nel sito del castello Eurialo è stato allestito un Antiquarium al cui interno sono custoditi preziosi reperti della vita militare della costruzione dionisiana e dunque del suo prosieguo durante i secoli successivi (fino a quando il castello venne utilizzato).

Economia

Nel siracusano vi è il primo distretto limonicolo d'Italia e dell'Unione europea, con la produzione del limone di Siracusa IGP che registra numeri di vendite sempre più importanti.
Altre produzioni rilevanti del territorio sono i formaggi siciliani, la patata novella di Siracusa, che copre i 3/4 della produzione siciliana e viene esportata sia in Italia che all'estero, l'olio extravergine d'oliva dei monti Iblei, l'anguria di Siracusa e altri prodotti della terra.
In ambito vinicolo si producono le DOC del vino di Siracusa che oltre al Nero d'Avola comprende la produzione del Moscato di Siracusa.
Nelle acque di Siracusa poi avvengono gli allevamenti di molluschi e crostacei e la pesca di una vasta varietà di pesci, al servizio più che altro del commercio locale.

Una considerevole parte del territorio è stata vocata al settore industriale della petrolchimica.
Nel siracusano vi è uno dei poli del settore tra i più grandi d'Europa, il quale ha fatto registrare, soprattutto in passato, numeri da record per l'economia provinciale, poi andati gradatamente a diminuire.
Nonostante il polo faccia registrare dati export assolutamente ragguardevoli per l'Italia (si consideri che dal solo polo siracusano proviene oltre il 70% del totale nazionale dei prodotti petroliferi raffinati e che essi rappresentano anche il 70% dell'intero export siciliano), il settore viene odiernamente considerato in crisi.

In via di sviluppo risulta il settore dell'energia alternativa, specialmente quella solare, con varie sperimentazioni sul territorio.
È inoltre presente un importante impianto di riciclaggio del vetro a piombo unico al mondo.
Il settore terziario dei servizi è quello che offre maggiore impiego per i siracusani.
L'accoglienza turistica risulta essere fortemente in crescita.


Questa pagina, così come tutte le pagine dedicate ai Comuni della regione Sicilia, vogliono comunque essere utili al fine di promuovere il patrimonio storico, artistico, culturale, naturalistico e gastronomico della regione e di questa città siciliana, finalizzato al turismo come mezzo di scoperta di questa realtà.

Qui puoi trovare un elenco di luoghi da visitare nella località, o in alternativa, visualizzare luoghi da vedere nei dintorni di Siracusa — con riferimenti a eventi, festa patronale e sagre paesane, Agriturismo, Bed & Breakfast, Hotel e altre sistemazioni alberghiere ed extra-alberghiere a Siracusa e dintorni, dove soggiornare e dormire.


 Fonti:
- Wikipedia (Creative Commons)

 Photo by:
Dario Giannobile


 frazioni e località del Comune di Siracusa

Fontane Bianche
Ortigia

altre località

Arenella, Belvedere, Cassibile, Penisola della Maddalena (Isola, Plemmirio, Terrauzza), Ognina, Santa Teresa Longarini Scalo, Targia


 Giro turistico nei dintorni di Siracusa

Cosa fare / Cosa vedere vicino Siracusa
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 Siracusa fa parte di:

Associazione delle Città d'Arte e Cultura


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 Comune di Siracusa

 Uffici comunali / Municipio:
› Sindaco di Siracusa e amministrazione comunale
› Ufficio anagrafe - Ufficio Tecnico - Catasto - IMU TARI
› Giunta comunale - Dati elezioni amministrative

 Indirizzo municipio
› Piazza Duomo, 4
Siracusa
 Libero Consorzio Comunale di SIRACUSA

Numeri utili

 +39 0931 451111

 Email PEC: protocollo@pec.comune.siracusa.it
 https://www.comune.siracusa.it
 Comune di Siracusa IMU - TARI 2024


Comune di Siracusa
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• Classificazione sismica aggiornata a marzo 2015. (Fonte: Protezione Civile)
• “Zone climatiche” e “gradi giorno” da: Tabella A allegata al D.P.R. 412/93 aggiornata al 31 ottobre 2009. (Fonte: Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico)

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Zona Sismica

2

Zona climatica

B

Gradi giorno

799
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 SIRACUSA - Sicilia
Come arrivare e muoversi

Porti / Aeroporti / Stazioni / Autostrade
(Le distanze sono da intendersi "in linea d'aria".)
Autostrada A18 Siracusa Sud
Autostrada A18 Cassibile
Autostrada A18 Barriera di Cassibile
Stazione Siracusa
Aeroporto di Catania - Fontanarossa

48,8 Km.

Aeroporto di Comiso

60,9 Km.

Porto di Catania

51,0 Km.



 Comuni vicino Siracusa

In grassetto sono riportati i comuni confinanti. Le distanze sono da intendersi "in linea d'aria".
Floridia

12,3 km

Priolo Gargallo

13,0 km

Solarino

15,6 km

Augusta

17,6 km

Melilli

19,8 km

Canicattini Bagni

20,0 km

Avola

22,3 km

Sortino

24,3 km

Noto

27,6 km

Cassaro

31,9 km


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