Marsala Sicilia

Marsala da vivere.
A Marsala si va per terra.
E si va anche per mare.
Perché oltre la terra, che qui ha tradizioni antiche dove la generosità delle vigne ha trovato lungimiranti imprenditori inglesi come i Whitaker che hanno "inventato" il vino Marsala (Marsala è stata anche "Città del vino d'Europa"), c'è il mare.
Basta voltare le spalle alla città per sconfinare lo sguardo nel Mediterraneo e scoprire una Marsala che vive anche di mare, col suo porticciolo turistico e il lungomare da dove si puo' apprezzare la bellezza di acque cristalline.

Cantine e piatti, così la città conquista i palati.
Tra le cantine ancora si respira la tradizione tramandata di generazione in generazione.
Bisogna entrare tra le barrique (da Martinez è possibile farlo a lume di candela) per capire cosa vuol dire un Marsala invecchiato.
E tra le aziende si incontrano generazioni di vinaioli, oggi chiamati enologici.
Un percorso gustoso e di scoperta da non perdere.
Non per ultima l'enogastronomia.
Non è difficile mangiare bene in città.
Quella che primeggia è la cucina siciliana, il pesce fresco che arriva dalla marineria locale e i dolci che bene si accompagnano col Marsala.
Il vino a tavola non può mancare.
Per i vitigni c'è una scelta variegata.
Basta non perdersi d'animo e gustarli bene abbinati ai piatti.

Storia e tradizione nella città del vino.
C'è la storia di popoli stanziali con l'isola di Mozia, nella laguna dello Stagnone che oggi è conosciuta in Europa come uno dei posti più ventosi, ideale per praticare windsurf e kitesurf.
E non deve sorprendere se, mentre si raggiunge l'isola a bordo delle barche dei pescatori, si incrociano velisti mentre più in la i salinari raccolgono ancora a mano l'oro bianco, il sale marino all'ombra dei mulini oramai in disuso.
È uno spettacolo che solo qui, rispetto a tutti i Paesi del mondo, si può vedere, dove l'antico resiste al moderno e dove gli sport acquatici rispettano la storia millenaria di luoghi e tradizioni.
Ma Marsala è una città che va vissuta, soprattutto, di dentro.
Tuffarsi nel centro storico è, come in una battuta di snorkeling, guardare, sorprendersi e arricchirsi.
Ad iniziare dal baglio Anselmi con la nave punica recuperata nel mare e i reperti che testimoniano quanto fosse ricco il Mediterraneo, attraversato da navigatori, mercanti e pirati.
Poi i mosaici coloratissimi delle ville imperiali romane, le maestose fortificazioni spagnole, il museo degli arazzi fiamminghi.
Nel cuore del centro storico rivive anche l'epopea garibaldina col museo dedicato a Giacomo Giustolisi.
Il suo ultimo allestimento mette insieme antico e multimediale: i cimeli dei garibaldini e le voci di attori che leggono atti e lettere dei marsalesi al seguito di Garibaldi.

Il testo in italiano è tratto da:
- brochure di “aMareFest”