Ala di Stura dista circa 49 chilometri a nord-ovest dal capoluogo.
Piccolo comune alpino di una delle tre Valli di Lanzo (dà il nome alla Val d'Ala), composto da diverse frazioni, situate soprattutto sulla riva sinistra del torrente Stura.
In particolare le frazioni sono le seguenti : Pertusetto, Mondrone, Prussello (la piazza centrale e le borgate annesse), Martassina, Canova, Croce, Villar e Pian del Tetto.
È un centro turistico molto frequentato: il paese è dotato di molti impianti sportivi, soprattutto invernali, tra cui una seggiovia e molti skilift per la risalite sciistiche a Punta Karfen, e ciò rende la località frequentata sia in estate sia in inverno.
I turisti, nella stagione estiva, superano gli abitanti.
Nella frazione di Mondrone si trova una cascata formata dalla Stura chiamata "Gorgia", al cui primo salto di 10 metri, dopo aver superato una strettissima forra, ne segue uno di 65.
Monumenti e luoghi di interesse
- Il ponte delle Scale, che unisce Ala a Ceres era una delle più importanti testimonianze artistiche presenti nel comune.
Costruito nel 1585 in pietra a due archi gotici, venne ricostruito nel 1617 dopo essere stato distrutto da una piena.
Ancora demolito nel 1685, venne nuovamente ricostruito nel 1688, ma questa volta ad un solo arco.
Il ponte è crollato durante l'alluvione del 2000, alluvione che ha duramente colpito la provincia di Torino. - La chiesa di San Nicolao venne edificata fra il XIV e il XV secolo, ma attualmente sopravvive solo il campanile in stile lombardo.
Nel 1727, al suo posto venne edificata l'attuale chiesa dei Santi Nicolao e Grato.
In essa è conservata un'icona risalente al 1616, originariamente situata presso l'altare maggiore della chiesa distrutta, rappresentante la Madonna assisa fra i due santi ai quali è dedicata la chiesa. - Nel centro abitato sorge una torre del XV secolo, alta 12 metri, chiamata Torre della Dogana sulla quale sono stati dipinti affreschi che riproducono le armi dei Savoia assieme ad alcuni fregi.
- Su un pilone situato lungo la strada che porta alla borgata Croce si trova un affresco raffigurante il Crocefisso, realizzato nel secolo scorso da Francesco Gonin.
Inoltre in molte delle diverse frazioni sono presenti altri affreschi. - Nella frazione Martassina si trova il Santuario della Grotta di Lourdes edificato nel 1912.
Al suo interno si trova una statua della Vergine realizzata dallo scultore Leonardo Bistolfi.
Gli affreschi popolari di Ala di Stura
Caratteristica originale del comune è la presenza, nelle numerose e piccole frazioni, di tanti affreschi opera di artisti per lo più anonimi, tra il XVI e il XVII secolo.
Tra di loro spicca Giovanni Oldrado Perini, della cui vita poco si conosce, tranne che era un monaco dell'Abbazia di Novalesa, attivo nella seconda metà del Cinquecento.
I suoi affreschi risalgono al periodo 1577-1588 e non solo ad Ala, ma anche a Corio e Ceres.
In stile prettamente gotico, hanno avuto l'effetto di creare una vera e propria tendenza conservatrice, tipica delle valli alpine, e di farla giungere pressoché intatta, fino al XVIII secolo.
Non tutti i suoi affreschi sono stati conservati : fra quelli attualmente esistenti si può ammirarne uno che risale al luglio 1577 che si trova su una parete di una casa privata nella frazione Villar e rappresenta una Madonna con Bambino, San Maurizio e la Santissima Trinità.
Il successo del Perini spinse un altro pittore, Giovanni Venoti di Ceres, a riprenderne lo stile realizzando nel 1634 gli affreschi della Cappella di San Rocco a Ceres e nel 1641 quelli della Cappella di San Giuseppe ad Ala.
Le meridiane
Il paese è particolarmente famoso per le tante meridiane poste sulle facciate delle chiese e delle case.
Festività
Le festività di questo piccolo borgo delle valli di Lanzo sono molto particolari.
La festa tradizionale è nei giorni di ferragosto; all'interno del paese si addobbano le strade con bandiere tricolore e oggetti tipici della cultura piemontese.
Durante i giorni di ferragosto il paese è in festa, la sera si esibiscono band musicali, per il paese girano i ragazzi alesi vestiti secondo la tradizione a vendere le coccarde tricolore.
Il giorno di ferragosto la banda sveglia la cittadina suonando lungo tutto il percorso del paese e fermandosi in vari punti per balli.
Dopo la messa la banda accompagna la processione fino al Villar e durante tutte la giornata suona per il borgo.
Interessante è anche la festa dei mestieri che si celebra ogni 3 anni ad inizio settembre nella frazione del Villar.
Lungo le caratteristiche vie del borgo gli abitanti si mettono all'opera per far sembrare che la città viva come 100 anni fa, con rappresentazioni di falegnami, mercanti, pastori, cartomanti e riproduzioni di antiche botteghe.