Nel cuore delle Marche, a pochi chilometri dalla costa adriatica, sorge Sant'Elpidio a Mare, uno dei centri più noti della Regione non solo per le sue numerose bellezze monumentali ed artistiche, ma anche per la sua vocazione calzaturiera e l'alta qualità dei prodotti realizzati da famose griffes che rappresentano l'Italian Style nel mondo.
Infatti la città vanta una tradizione storico artistica ed una radicata attività produttiva nella manifattura della calzatura, testimoniate entrambe nella preziosa cornice dell'ex convento dei Filippini (lungo il corso principale della città, corso Baccio) dalla Pinacoteca Civica Vittore Crivelli (in cui sono conservati due importanti polittici dell'artista quattrocentesco Vittore Crivelli oltre ad opere provenienti dalle chiese urbane) e dal Museo della Calzatura intitolato al Cav. Vincenzo Andolfi (principale promotore e collezionista dei più importanti pezzi oggi esposti nel museo).
Museo della Calzatura Cav. Vincenzo Andolfi
Nel 1998, con la volontà di valorizzare il ricco patrimonio produttivo del luogo e di testimoniare i cambiamenti dell'accessorio calzatura dettati da mode e costumi, viene fondato il Museo della Calzatura Cav. Vincenzo Andolfi, originariamente ospitato presso le strutture espositive di Palazzo Montalto Nannerini ed oggi presso al secondo piano dell'ex convento dei Filippini.
Il museo conserva ed espone una ricca collezione di scarpe, donate da privati e dalle aziende del settore, insieme a macchinari, forme e strumenti per la lavorazione della calzatura, offrendo al visitatore un quadro sulla storia produttiva della città di Sant'Elpidio a Mare nel contesto territoriale (caratterizzato da una vera e propria vocazione per la manifattura della scarpa) e sulla storia del costume.
Il percorso espositivo, organizzato in tre sezioni attraverso le cinque sale del museo, illustra le trasformazioni che hanno subito le calzature, raccontando di quella produzione materiale, generata nel tempo dalla manifattura e dall'industria calzaturiera, e di quella immateriale, consistente nella conoscenza dei processi produttivi, ossia del saper fare scarpe di qualità in una città ed in un territorio in cui un tesoro di conoscenze si è arricchito in attesa di un'esplosione e di una conversione dalla dimensione artigianale a quella di distretto industriale.
Dalla fedele riproduzione di una bottega artigiana inizia la scoperta di un mondo forse poco conosciuto ma ricco di sorprese, dove la semplicità dei gesti da sempre si accompagna alla creatività e alla sperimentazione.
Il percorso prosegue nella prima sezione dedicata alle Calzature di ogni tempo e in ogni luogo, che documenta l'evoluzione storica della scarpa con esemplari di diverse epoche provenienti da tutte le parti del mondo (dalle riproduzioni di calzari romani, alle preziose calzature in seta da signora dell'Ottocento fino alla zeppe degli anni '70 del Novecento), e racconta costumi e tradizioni di popoli lontani attraverso le calzature turche, cinesi, indiane etc..
Assai consistente e particolare è la seconda sezione dedicata alle Scarpe dei personaggi famosi, in continua espansione, dove sono esposte le scarpe di Papa Leone XIII, Paolo VI, Papa Giovanni XXIII, Pio XI e Papa Giovanni Paolo II, ma anche di molti campioni dello sport (tra i quali Gino Bartali, Francesco Moser, Giovanni Trapattoni, Valentino Rossi, Marco Tardelli, Valentina Vezzali, Giovanna Trillini, Zidane, Alessandro del Piero, Roberto Baggio, Yuri Chehi, Mario Cipollini, Ronaldo, Christian Vieri), di Premi Nobel come Sir Derek Walcott e Dario Fò, e di tanti altri personaggi della politica e dello spettacolo, come Giulio Andreotti, Milva, Bobby Solo ed il celebre tenore Beniamino Gigli.
La terza sezione, dedicata all'Industria calzaturiera marchigiana, conserva prototipi e calzature realizzate secondo esclusivi studi stilistici che per il loro carattere innovativo hanno vinto numerosi premi in tutto il mondo.
Orario apertura:
dal 01 Aprile al 31 Maggio
Venerdì: 10.00-12.00 / 16.00-19.00
Sabato: 16.00-19.00
Domenica: 16.00-19.00
dal 01 Giugno al 30 Settembre
Mercoledì: 16.00-19.30
Giovedì: 16.00-19.30
Venerdì: 10.00-12.00 / 16.00-19.30
Sabato: 16.00-19.30
Domenica: 16.00-19.30
dal 01 Ottobre al 6 Gennaio 2011
Venerdì: 10.00-12.00 / 16.00-19.00
Sabato: 16.00-19.00
Domenica: 16.00-19.00
Aperto durante le festività.
Chiusura: chiuso dal 7 gennaio al 31 marzo, 25 dicembre, 1 gennaio.
Biglietto di ingresso: A pagamento
Ridotto:
- ragazzi tra i 14 e i 15 anni
- studenti delle scuole superiori accompagnati dai propri insegnanti
- gruppi composti da almeno dieci visitatori
- esibendo il biglietto di rete civica dei Musei di Fermo
Gratuito:
- ragazzi fino a 13 anni
- adulti sopra i 65 anni
- studenti delle scuole elementari e medie accompagnati dai propri insegnanti
- studiosi formalmente autorizzati
Nota: I musei di Sant'Elpidio a Mare aderiscono alla Rete Museale del Polo Fermano: visitando i musei di Sant'Elpidio a Mare sarà possibile acquistare il biglietto di rete civica dei Musei di Fermo a tariffa ridotta
Visite guidate: SI
Informazioni e prenotazioni per visite guidate:
Tel. 0734 859279 - 0734 8196372 - 0734 217140
E-mail: sem@sistemamuseo.it - culturaeturismo@santelpidioamare.it