Fastosa ed elegante, Villa Guariglia a Raito di Vietri sul Mare è il palazzo nobiliare per eccellenza del primo comune costiero. Un monumento ma anche un simbolo, soprattutto se si pensa alla storia culturale di quel Raffaele Guariglia, proprietario dell'immobile nonché ambasciatore d'Italia – dell'Ordine di Malta e Ministro degli Esteri del governo Badoglio, che con lascito testamentario lo donò all'Amministrazione Provinciale di Salerno per farne un Centro Studi alla sua memoria. L'obiettivo era che il Centro contribuisse alla “migliore conoscenza della storia e delle civiltà susseguitesi nella regione, dalla protostoria fino ai giorni nostri”. Sono queste le parole con le quali Raffaele Guariglia affidò i suoi beni alla Provincia di Salerno e in particolare a Venturino Panebianco, allora direttore dei Musei Provinciali, e suo grande amico. Dal 1970, anno della morte dell'ambasciatore, il Centro Studi “Raffaele Guariglia” ha richiamato prestigiosi studiosi come Raffaele Cantarella e Giovanni Pugliese Carratelli, giusto per citarne alcuni.
La villa è circondata da un parco con tipica vegetazione mediterranea. Caratteristica è la sua conformazione a terrazzamenti, come del resto è peculiare di tutta la costiera. A far da sfondo il mare, i paesini arroccati sulle pareti dei Monti Lattari. Dalle terrazze si gode un suggestivo panorama: lo sguardo, partendo da Raito e Albori, può correre lungo la linea dell'orizzonte e arrivare fino a Salerno. E quando la giornata è limpida si vede fin giù, verso la costa più meridionale del braccio del golfo salernitano.
In villa tutto è conservato come lo stesso ambasciatore Raffaele Guariglia ha lasciato dal giorno della sua morte. Tra gli oggetti che arredano i salotti c'è una serie di quadretti, conosciuti come “le cere di Masaniello”, quattro piccole riproduzioni in cera, dipinte e accompagnate dalle relative iscrizioni. E, poi, ancora la collezione di ventagli in madreperla, decorati e dipinti (oltre 100); le argenterie, le porcellane, i cimeli, le armi ed una immensa biblioteca. In quello che era il “rifugio intellettuale” di Guariglia sono custoditi più di 4000 volumi. In gran parte si tratta di testi storico-diplomatico, di economia, scienze politiche e mondo antico, in particolare sulla Magna Grecia. Non mancano anche scritti dello stesso ambasciatore.
Annessa alla villa c'è una cappella, dedicata a San Vito, e riaperta al culto nel 1931 per volontà di Raffaele Guariglia. Sull'ingresso è posta una lastra alabastrina di origine egiziana: un dono all'ambasciatore da parte di re Faud.
Oggi Villa Guariglia, grazie all'instancabile lavoro di Matilde Romito, l'attuale dirigente del Settore Beni Culturali Musei e Biblioteche della Provincia di Salerno nonché curatrice di diverse importanti mostre (da “Nel Mare delle Sirene”, ai batik di Monica Hannasch alla ricostruzione delle opere ceramiche e grafiche di Richard Dölker), continua ad essere il punto di riferimento culturale del luogo. Convegni, mostre, concerti e spettacoli sono solo alcuni dei contenitori che riaccendono i riflettori su questo splendido palazzo.
Per la musica due sono gli eventi: il Concorso Pianistico Internazionale “Vietri sul Mare – Costa Amalfitana” con il relativo “Premio di Esecuzione Pianistica Antonio Napolitano” ed i “Concerti d'estate a Villa Guariglia”, entrambi organizzati da Antonia Willburger del Cta di Vietri sul Mare. Due appuntamenti di rilevanza internazionale. Nel corso dell'edizione 2005 più di sessanta sono stati gli iscritti al Concorso pianistico, di cui una trentina al Premio di Esecuzione. Eventi curati per la direzione artistica dal M° Ersilia Frusciante. In gara per cinque giorni, giovani pianisti provenienti dal Giappone, dalla Russia, dalla Croazia, dalla Germania e da diverse città italiane.
Carattere internazionale che si ritrova anche nei “Concerti d'estate a Villa Guariglia”. Ogni anno la rassegna propone al grande pubblico appassionato di musica i più importanti nomi del genere classico e jazz. Il cartellone prevede due sezioni: una classica, curata per la direzione artistica da Francesco Nicolosi; e una seconda, di jazz e contaminazioni, firmata dal direttore artistico ….