Quadrarco di Braccioforte  Ravenna

Accanto alla tomba del poeta, chiuso da una cancellata in ferro battuto realizzata nel 1921 dal veneziano Umberto Bellotto, è il Quadrarco di Braccioforte, antico oratorio, un tempo collegato alla chiesa di San Francesco da un portico ora scomparso.
All'interno del quadrarco sono posti due sarcofagi marmorei del V secolo, riutilizzati dalle famiglie ravennati dei Pignata e dei Traversali.
Nel giardino accanto al quadrarco, ricco di piante di alloro, sorge un dosso verdeggiante che rammenta il luogo dove furono collocate le ossa del poeta durante la seconda guerra mondiale, per salvaguardarle da eventuali danni.
La campana del piccolo campanile, donata dai Comuni italiani, ogni sera, all'imbrunire, suona tredici rintocchi in ricordo delle terzine iniziali dell'ottavo canto del Purgatorio:

“Era già l'ora che volge il disio / ai navicanti e 'ntenerisce il core / lo dì c'han detto ai dolci amici addio; / e che lo novo peregrin d'amore / punge, se ode squilla di lontano / che paia il giorno pianger che si more;”.