Pieve di Sant'Andrea  Iseo

La primitiva chiesa di Sant'Andrea venne fondata nel V secolo; si trattava con tutta probabilità di un piccolo edificio ad una sola navata con area cimiteriale; non ne restano tracce visibili.
La successiva chiesa venne edificata nella stessa area attorno al 1150 in stile cluniacense; di questa seconda fase costruttiva rimane parte della muratura della fronte e il campanile (incorporato nella facciata) alla cui base si apre l'ingresso principale.
La torre mostra i caratteri tipici dell'architettura lombarda della seconda metà del XII secolo e denota influenze cluniacensi e più propriamente borgognone.
Accanto al portale maggiore si trova l'arca tombale (gotica) di Giacomo Olofredi, feudatario del luogo, morto nel 1325.
L'interno venne modificato a più riprese a partire dal XV secolo; nel XVII secolo venne spianata l'antica cripta a tre navate che ospitava le reliquie di San Virgilio (oggi conservate nella terza cappella di sinistra).
L'aspetto attuale della chiesa si deve al restauro del 1826-1840 operato dall'architetto Rodolfo Vantini in stile neoclassico.
La decorazione a fresco del progetto e della volta della navata principale è opera di Angelo e, forse, Francesco Inganni mentre Giuseppe Teosa ha realizzato la cupola.
Importanti sono la tela di Giuseppe Diotti (il ”pentimento di San Pietro“ - 1837) conservata nel penultimo altare di sinistra e quella di Francesco Haiez (raffigurante san Michele - 1838) nell'ultimo altare di sinistra.