Grezzana Veneto

Principale via di accesso alla Lessinia, Grezzana racconta la sua storia grazie ad importanti testimonianze preistoriche o medievali, opere architettoniche che risalgono a periodi napoleonici come il Forte Santa Viola.
Antichi cacciatori preistorici abitarono qui fin dai tempi antichi, erano discendenti dell'Homo Erecturs di circa 500.000 anni fa; ecco quello che ci racconta il Riparo Tagliente, un importante sito archeologico che ci mostra come questi antichi popoli scelsero Grezzana come luogo ideale per svolgere le loro attività di caccia, dove trovarono gran quantità di selce e molto altro.
Il patrimonio storico-architettonico è costituito anche dalla chiesa parrocchiale e altre chiesette secondarie, o dalla misteriosa Torre del Falasco, covo segreto di sgherri durante il Medioevo.
Il Forte Santa Viola, invece, ci riporta alla fine dell'800, quando la Lessinia si preparava a costruire la propria linea difensiva in vista della Prima Guerra Mondiale ... insomma, Grezzana è davvero ricca di segreti, che si nascondono tra la sua attuale vocazione industriale.
Collocata a metà strada tra la Valpantena e la Lessinia, Grezzana confina a nord con Erbezzo, a nord-est con Bosco Chiesanuova e Cerro Veronese, ad est con Roverè Veronese, a sud con Verona, ad ovest con Negrar di Valpolicella e a nord-ovest con Sant'Anna d'Alfaedo.
Il territorio grezzanese si estende nella parte centrosettentrionale della Valpantena, che a nord della frazione di Lugo si divide in 3 profondi "vaj": il vajo della Marciora, il vajo dei Falconi ed il vajo dell'Anguilla.
A nord di queste insenature svettano alcuni tra i più importanti massicci lessinici, come il Monte Tomba, il Corno d'Aquilio e il Corno Mozzo.
Nella parte meridionale del comune prevalgono le coltivazioni di viti ed ulivi, con zone di collina alternate a zone di pianura, mentre nelle parti centrale e settentrionale sono presenti i primi rilievi lessinici, con ampie zone di pascoli.
Il punto comunale più alto è localizzato sul Monte Santa Viola a 830 m sopra la frazione di Azzago, mentre quello più basso a 143 metri nella zona confinante con Verona in Valpantena.