Poppi Toscana

Fu residenza principale dei Conti Guidi che dominarono l'alto Casentino dalla fine del 1100 al 1440.
Il paese è arroccato sulla cima di un colle ed è rimasto quasi intatto nella tipica architettura feudale di questi luoghi.
La maestosa mole quadrilatera del castello sovrasta l'abitato e domina la piana di Campaldino, teatro della grande battaglia che nel 1289 vide la sconfitta degli aretini e con essi della parte ghibellina.
Questo castello vanta un cortile singolare per una fuga di scale molto suggestiva, una sfida alle leggi della statica. Nella cappella di famiglia si trova un ciclo di affreschi di Taddeo Gaddi che fu il continuatore dello stile di Gioito.
Negli ampi saloni decorati è una biblioteca ricchissima di manoscritti e incunaboli.
La badia di S.Fedele, edificata nei secoli XII-XIII, possiede opere d'arte di grande valore fra le quali una Madonna del Maestro della Maddalena. Poppi fu la patria dei pittori Mino da Fiesole e Francesco Morandini.
Nel territorio del comune si trova Camaldoli, ridente località di villeggiatura sviluppatasi nel cuore della lussureggiante foresta omonima attorno al convento fondato da San Romualdo nel 1012.
Al nucleo più antico dell'Archicenobio, Convento ed Ospizio, dalle singolari e possenti strutture, si aggiunsero più tardi altri edifici quali la Foresteria e la Farmacia.
Nel XV secolo fu importante centro di cultura e vi ebbe sede una Accademia promossa da Lorenzo il Magnifico.
La chiesa, rifatta nel '500, ha un interno barocco e dipinti del Vasari.
Attraversando la foresta si raggiunge l'Eremo di Camaldoli dove i monaci eremiti vivono in solitudine, osservando la regola del silenzio.
La chiesa risalente agli inizi dell'XI secolo, è stata più volte ricostruita.
A qualche chilometro da Poppi si trova Badia Frataglia, stazione climatica dotata di ottimi impianti ricettivi e punto di partenza per numerose escursioni all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.