Principale centro della val Divedro, lungo la via del Sempione, Varzo sorge sul versante sinistro della valle.
Con le sue 53 caratteristiche frazione ed i circa 2200 abitanti che lo popolano, il comune di Varzo è fra i più estesi dell'Ossola.
Situata lungo la via del Sempione, Varzo è ed è stata un'importante tappa e punto di ristoro per i numerosi viandanti e mercanti che transitavano per il valico del Sempione.
Nei pressi di Varzo confluisce poi la verde Val Cairasca, nota per il meraviglioso parco naturale Alpe Veglia e la stazione sciistica invernale San Domenico - Alpe Ciamporino.
Il santo patrono è San Giorgio, che campeggia al naturale nella parte destra dello stemma comunale; esiste pure la versione locale della leggenda di San Giorgio, tale per cui sono ancora oggi visibili punti in cui il suo cavallo, mentre lo conduceva a difendere l'Alpe Veglia dalle invasioni da oltre confine, posava gli zoccoli per spiccare poderosi salti.
Il centro storico è in stile medioevale.
Caratteristiche sono la Torre di segnalazione in pietra (XIV sec.) e la Chiesa Parrocchiale con facciata e campanile in stile romanico (risalente al 1100 DC) all'interno della quale si trovano affreschi, vetrate, pregiate opere in legno e diverse cripte usate in passato come sepoltura funebre.
Cenni storici
Appena oltrepassata la galleria di San Giovanni, sulla Statale del Sempione, inizia il territorio di Varzo, in una valle molto stretta che poi improvvisamente si allarga.
A questo fattore morfologico si vuol far risalire l'etimologia celtica del nome VARGO = VARZO, ossia varco, allargamento nella valle, mutandosi poi nel latino VARTIO - VARTIUM.
Da ritrovamenti e scavi avvenuti a Briga e a Glis in Svizzera, si può affermare che a nord del Sempione vivevano uomini già nell'età della pietra lavorata, cioè attorno ai 2000-1500 anni a.c., e si può quindi presumere, benché non ci siano testimonianze concrete, che alla stessa epoca, anche a sud del Sempione, cioè a Varzo, ci fossero degli insediamenti umani.
I primi abitatori furono i Liguri, seguiti dai Celti (molte parole del locale dialetto sono di origine celtica), dai Leponzi che diedero il nome di Lepontine alla omonima catena alpina.
Sotto l'Imperatore romano Augusto, Varzo faceva parte delle Alpi Attrezziane.
Dal II° secolo d.C. passò successivamente sotto il dominio dei Cimbri, dei Teutoni, fino ai Burgundi, ai Lombardi, ai Franchi.
Nell'Alto Medioevo, subì le incursioni dei Saraceni arrivati sin qui attraverso la via Romana.
Questa via, riattata nei secoli, diventò la via Francisca, attraverso la quale passarono fiorenti commerci fra il Ducato di Milano e il Vescovato di Sion nel Vallese.
Nel 1321 vennero redatti i primi statuti della valle per regolare soprattutto i trasporti delle merci.
In questo periodo si ebbero numerosi scontri armati coi Vallesani per questioni di confini, che continuarono con alternante intensità fino al 1.800, quando Napoleone fece costruire la strada sull'attuale tracciato, dal Gen. Bethancourt e dall'Ing. Céard.
I commerci vennero intensificati e la pace sul confine si mantenne stabile.
Nel 1898 inizia il traforo ferroviario del Sempione, che terminerà nel 1905 con la prima galleria e nel 1921 con la seconda.
Varzo divenne Comune degli anni 90 del XVIII° secolo.
TURISMO ESTIVO
Escursionismo
Una fitta e perfettamente segnalata rete sentieristica che può soddisfare le esigenze di tutti gli amanti di questa disciplina in quanto vengono proposti tracciati alla portata di tutti sino all'impegnativo trekking della Valle Divedro che richiede 5 giorni di cammino in quota.
Alpinismo
Dai 3554 metri della cima più alta il Monte Leone sino a scendere ai quasi tremila del mitico monte Cistella passando per una trentina di montagne tutte meritevoli di essere salite da chiunque abbia dimestichezza con la pratica e le tecniche dell'alpinismo.
Trekking someggiati
Un ventaglio di proposte per trekking in Valle Divedro di durata e caratteristiche tali da soddisfare appieno le esigenze degli amanti di tutto ciò che l'ambiente di montagna può offrire.
Costante dei trekking, sarà la presenza dei più sicuri ed esperti “portatori” al mondo: gli asini.
Questi mansueti ed intelligenti animali collaboreranno trasportando, di tappa in tappa, il bagaglio e l'attrezzatura dei partecipanti.
Pesca sportiva
I fiumi Diveria e Cairasca ricchi di acqua per tutto l'anno, sono l'ambiente ideale per gli appassionati della disciplina sportiva della pesca che si può esercitare nel rispetto dei regolamenti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
Di notevole interesse è il tratto del fiume Diveria riservato alla pesca turistica dove sono possibili interessanti, seppure in numero limitato, catture di pesci sia dal punto di vista delle dimensioni che della qualità.
TURISMO INVERNALE
Scialpinismo
Innumerevoli alternative per chi ama la pratica di questa affascinante disciplina; dalle facili e panoramiche salite (monte Teggiolo) ,alle impegnative traversate (Sempione – Alpe Veglia) in ambiente unico ed incontaminato.
Sci nordico
Anelli di fondo “turistici” in Varzo e Trasquera per la pratica del più antico tra gli sport invernali
Escursioni con le ciaspole
Lungo facili percorsi che toccano gli innumerevoli alpeggi presenti sulle nostre montagne nell'ovattato ambiente invernale.
COME ARRIVARE VARZO
In auto: con la A26 raggiungere Gravellona Toce, poi proseguire per la strada statale del Sempione fino a Varzo.
L'Aeroporto di Malpensa dista 98 Km .
In treno: la stazione ferroviaria di Varzo è posta sulla linea del Sempione e dista 13 Km da Domodossola.
Il testo in italiano è tratto da:
Guida Turistica - Comune di Varzo