Moncalieri è un comune italiano conurbato nell'area metropolitana di Torino.
È considerato un comune d'interesse storico-culturale, sia per la presenza del Castello sabaudo, sia per l'antico appellativo di "Città del Proclama" dal nome del celebre documento che fu episodio del Risorgimento italiano.
Il comune abbraccia un vasto territorio posto a sud-est di Torino, ricalcando, per certi aspetti geografici, quello del capoluogo.
Infatti, esso si distingue sia da una parte collinare che da una parte pianeggiante e fluviale, quest'ultima attraversata dal fiume Po nella sua parte centrale e meridionale.
Il territorio quindi, si suddivide essenzialmente in tre parti:
- una zona medio-alta collinare, ricca di boschi e vegetazione, il cui punto più alto (716 m s.l.m.) lambisce il "Faro della Vittoria", posto nel Parco della Rimembranza, sul colle della Maddalena, e comprende anche la sottostante frazione distaccata di Revigliasco.
- una zona medio-bassa collinare, comprendente il centro (o borgo antico), la zona dell'Ospedale Santa Croce e la zona del Castello reale collocato, appunto, a mezza collina.
- una zona fluviale-pianeggiante, costituita a nord da un tratto di destra idrografica del fiume Po (il punto più basso, 220 m s.l.m.), ovvero il tratto meridionale del Parco del Po Torinese-Corso Moncalieri, più un tratto di sinistra idrografica del suddetto fiume, ovvero Corso Trieste-Area Attrezzata "Le Vallere" del Parco del Po Torinese, dove il torrente Sangone confluisce nel fiume Po (confine con Torino).
Un'altra area fluviale si estende ancora più a sud, nell'area detta del Molinello, dove in regione Freylia-Mezzi il torrente Chisola confluisce nel Po.
Sempre a sud, rispetto al borgo antico, in territorio pianeggiante, vi sono altre numerose zone distaccate di Moncalieri: tra le più importanti, il Borgo Mercato, Borgata Testona, Borgo San Pietro, Santa Maria, Pecenasco, Barauda, Tagliaferro, Moriondo e la zona industriale-commerciale verso Trofarello (zone borgate Rossi, Marsé, Ceresole, Pecenasco, Via Postiglione).
Il centro abitato è attraversato dal 45º parallelo, la linea equidistante fra il Polo nord e l'Equatore.
Monumenti e luoghi d'interesse:
- Castello di Moncalieri
- Collegiata Santa Maria della Scala
- Chiesa di San Francesco
- Real Collegio Carlo Alberto
- Chiesa del Gesù
- Porta Navina (o Arco di Borgo Navile)
- Carmelo San Giuseppe, struttura conventuale voluta nel 1703 dalla Beata Maria degli Angeli Fontanella, moglie di un discendente dei Tana, cugini di San Luigi Gonzaga (1591).
Sia la chiesa che il convento infatti, sono tuttora in gestione delle monache carmelitane scalze. - Santa Croce, chiesa che s'incontra giungendo da Borgata Testona salendo il viale di Porta Piacentina, edificio risalente al XVI secolo gestito dai Cavalieri Gerosolimitani, che diedero il nome alla Confraternita di Santa Croce e quindi il nome di questa zona, dove sorse l'omonimo ospedale nel XX secolo.
- Santissima Trinità, che sorge nella decentrata Borgata Palera, situata molto più a sud (nome che voleva indicare una lunga palizzata fatta costruire per difendersi dalle esondazioni del Po).
La chiesa fu ideata da don Giuseppe Canonica, geometra che, agli inizi del XX secolo, chiese l'intervento del noto architetto Giuseppe Gallo, per realizzare l'attuale splendida facciata neogotica. - Santa Maria di Borgata Testona, di origine molto antica, voluta nel 1030 dal vescovo Landolfo, in stile romanico, è legata al Cavour.
Poco distante, il Castelvecchio, fortezza edificata nello stesso periodo, poi rinforzata nel XV secolo, dai chiari lineamenti medievali. - Castello di Revigliasco, antica frazione collinare indipendente da Moncalieri fino al 1928, risale al XI secolo e più volte rimaneggiato, situato in via Beria, nome degli ultimi Conti proprietari della struttura fino al 1950.
Ad esso, è annessa la Chiesa di San Martino di stile barocco fiorentino e risalente al 1620. - Castello de La Rotta, in località omonima, sotto la frazione meridionale di Tetti Sapini, ovvero quasi ai confini con Villastellone, importante non tanto per il valore architettonico, quanto per le storiche leggende sulla presunta presenza di fantasmi.
- Abbazia di Santa Maria di Carpice edificio ex-monastico sito in strada Carpice, 10.
Le ville:
La zona collinare moncalierese, grazie all'esposizione verso sud ed al clima favorevole alla coltivazione soprattutto di vigneti, fu un importante luogo di villeggiatura per la nobiltà e per l'alta borghesia piemontese fin dal seicento quanto le vecchie cascine contadine divennero vere e proprie tenute con annesse ville di importante valore storico e artistico.
- villa Barolo Silvio Pellico: illustre villa fatta costruire dalla famiglia Falletti di Barolo in tipico barocco piemontese.
È famosa per aver ospitato il poeta Silvio Pellico e per avere un magnifico giardino progettato dall'architetto Russel Page.
Divenuta proprietà della famiglia Nasi, passò agli Ajmone Marsan fino a quando venne venduta - villa Major: imponente villa della collina moncalierese.
La villa oggi è annessa ad un edificio religioso costruito negli anni sessanta - villa Treves-Cravotto detta “la Majolica” è un'elegante villa fatta costruire dalla famiglia Rossetti proprietaria delle fabbrica della Majolica torinese.
Venne progettata e costruita nel 700' dal conte Carlo Giacinto di Guarene in stile barocco con una chiara influenza juvarriana.
Venduta alla famiglia Ceppi, passò poi ai Dumontel e Sambuy fino quando nel 1930 venne acquistata dai banchieri Treves - villa Mirafiori: la villa venne donata da Vittorio Emanuele II alla sua famosa amante Rosa Vercellana conosciuta come Bela Rosin, poi divenuta contessa di Mirafiori e di Fontanafredda.
La villa era strategica per il sovrano perché era attaccata alla sua residenza il Castello di Moncalieri quindi facile da raggiungere.
Una leggenda dice inoltre che per non farsi vedere dalla Regina e dalla corte, Rosa passava da un passaggio ancora oggi visibile che separa Villa Treves da Villa Mirafiori.
Manifestazioni:
- A ottobre si ricorda la Fera dij subjet, la festa dei fischietti, istituita nel 1286 da Amedeo V di Savoia per il suo popolo, che doveva acclamarlo attraverso dei fischietti.
Durante il Medioevo fu addirittura regolarizzata l'esenzione temporanea delle gabelle durante i festeggiamenti, compreso l'antico pedaggio per il passaggio sul ponte del Po - Ogni prima domenica del mese, nel borgo antico e Navile, ha sede il mercatino di antiquariato all'aperto.
- Negli ultimi anni, sempre in borgo antico, avvengono varie fiere e manifestazioni musicali all'aperto, una per tutte il Jazz Festival di novembre.
Musei:
- Museo dij Subièt, che raccoglie circa 1500 fischietti
- Museo piemontese dell'informatica