Moncenisio è un comune italiano della Val Cenischia, collaterale della Valle di Susa (Piemonte), sviluppatosi lungo la Via Francigena nei pressi del Colle del Moncenisio.
È uno dei comuni meno popolosi d'Italia.
Fino a prima della seconda guerra mondiale il comune aveva il nome di Ferrera Cenisio (Frere Moueini in francoprovenzale); il nome venne cambiato in polemica con la Francia nel 1940, quando la sede municipale venne spostata al colle dal podestà fascista dell'epoca.
Il paese è situato a circa 70 chilometri a nord-ovest da Torino, sul percorso dell'antica strada per il Colle del Moncenisio che mette in comunicazione la Moriana (o valle dell'Arc) con la valle di Susa.
Il territorio comunale fa parte della Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone.
Monumenti e luoghi d'interesse:
Il paese si sviluppa prevalentemente lungo il corso del torrente Cenischia e nei pressi si trovano due piccoli laghi alpini naturali.
È sede dell'Ecomuseo delle Terre al Confine, dedicato ai mestieri della montagna (la lavorazione del latte, la fienagione, l'attività di guide): nell'edificio dell'Ecomuseo ha sede la Biblioteca Comunale che aderisce al Sistema Bibliotecario del Pinerolese.
Sono attive: Associazione Pro-Loco, Associazione Culturale "Lou Faroulhien" e la Société Ethnobotanique Alpine, di rilevanza internazionale e Associazione San Giors per la difesa del territorio e della cultura locale.
Particolarmente interessanti i dintorni ricchi di endemismi botanici e rarità (quali la Viola Cenisia) e scrigno di una biodiversità ancora ben preservata.
Nel piccolo piazzale tra l'antica chiesa di San Giorgio (la cui effigie si ritrova su alcuni portoni e in diversi affreschi) e il torrente vi è un frassino plurisecolare che ha più di 300 anni.
Caratteristica del borgo è la presenza di numerose meridiane con scritte in lingua francoprovenzale, nonché le numerose case che presentano caratteristiche costruttive tipiche dell'Alta Moriana (come ad esempio Aussois), con cui condivide storia e cultura.
Edifici rilevanti si ritrovano infatti su terreni come quello della Piana di San Nicolao, che è territorio francese dal 1947, ma che appartenne al comune di Moncenisio, dove si trova l'antico Ospedale fondato dai Malabaila di Asti nel XIV secolo per l'assistenza ai viaggiatori e l'attigua cappella in stile romanico risalente al XII secolo.
L'edificio dell'ex ospedale è di proprietà del comune e in via di ristrutturazione a scopi turistici e di valorizzazione delle attività del territorio.
Nella stessa piana si trovano ruderi di varie installazioni militari risalenti agli anni trenta del Novecento, e facenti parte del Vallo alpino: tra di esse particolarmente interessante, all'imbocco del pianoro, l'opera difensiva in caverna artificiale (visibile solo se muniti di attrezzature idonee, caschi, lampade e calzature da alta montagna).
Poco prima si incontra un tunnel superstite della Ferrovia Fell, in funzione dal 1867 al 1870, in ottimo stato di conservazione e percorribile senza attrezzature particolari.
Più a monte, interessanti resti di installazioni militari e di una cava di pietra, la medesima che è stata impiegata per la realizzazione della fontana antistante l'edificio sede del comune e di alcuni particolari costruttivi.
La zona, trascurata dal turismo di massa, presenta interessanti e rare fioriture estive ed è uno dei punti di partenza per la salita al lac Roterel (o lac de l'Arpon).
Il capoluogo è punto di partenza per interessanti escursioni sui numerosi sentieri che attraversano le montagne, sia d'estate, sia d'inverno con le racchette da neve.
In tutte le stagioni si può ripercorrere con una bella escursione l'antica Via Francigena, localmente identificata dalla segnaletica come Strada Reale, sia a monte del paese in direzione del valico, sia a valle verso Novalesa.