Ceva Piemonte

La città di Ceva sorge al confluire del fiume Tanaro con il Cevetta, in una zona caratterizzata da morbide colline della langa.
Essa ha una storia millenaria, infatti il primo insediamento si può riferire al 2000 a.C., quando una tribù di Liguri-Iberici, valicò le Alpi per stabilirsi nel sito.
Diventa in seguito un “Municipio romano”, ovvero un importante centro amministrativo a livello locale dell'Impero.
Di Ceva viene scritto già nel primo secolo da “Plinio il Vecchio” e da Columella, era infatti famosa per i suoi prodotti caseari.
Durante il Medioevo è capitale di un vasto Marchesato, domina su parecchi territori ed è fiorente la sua economia.
Viene coniata moneta cebana e ci sono attivi scambi commerciali con gli altri feudi.
Nel '400 e all'inizio del '500 fa parte delle maggiori signorie italiane, avendo influenza presso le maggiori corti rinascimentali.
Il Marchesato conta trentatre castelli sotto il suo controllo, nella capitale il centro cittadino si arricchisce di palazzi signorili e di mura protettive.
La sua indipendenza finisce il 3 aprile 1531 quando l'Imperatore Carlo V dona il Marchesato alla famiglia Savoia, pur rimanendovi un Marchese ad ammininistrare il potere.
Nei secoli successivi passa sooto il controllo francese dove viene stabilita una sottoprefettura con un tribunale e le carceri.
Sotto l'amministrazione comunale riacquista prestigio e nell' 800 vengono costruiti alcuni dei più bei monumenti cittadini, ovvero il Teatro Carlo Marenco, un magnifico esempio di architettura, costituito da gallerie e palchi stuccati; il Duomo viene ultimato da una scalinata neo classica in marmo bianco, la Chiesa di Santa Maria e Santa Caterina, di F. Gallo, viene ultimata.
La Città viene, inoltre, dotata di un'importante rete ferroviaria che la collega con i maggiori centri vicini.
Si sviluppano attività industriali e commerciali.
Il territorio limitrofo vede, perciò, Ceva come luogo di servizi e di opportunità, sono, infatti, presenti scuole pubbliche ed è sede di un mercato zootecnico di grande interesse.
Col passare del tempo la sua autonomia diminuisce, tuttavia rimane un centro di grande importanza a livello locale per la sua centralità tra le valli.
Ora è un centro di provincia attorno al quale ruotano realtà contadine, le quali vedono Ceva come la loro "Città" di riferimento.
La storia l'ha cambiata molto, ma nel cuore rimane sempre la stessa, vivace ed importante.
Da visitare è il centro storico caratterizzato da portici medioevali, sotto i quali si aprono eleganti negozi e caffè; di interesse sono i resti delle mura e di due torri-porta, Torre Guelfa e Campanone; inoltre, il Duomo, il Palazzo Comunale, il Teatro, le piccole chiese e le colline attorno al centro fanno di Ceva uno dei più bei centri della Provincia di Cuneo.

Il testo in italiano è a cura di:
Daniele Reali