Cerveteri è un comune della provincia di Roma, antica città del Lazio che risale all'epoca etrusco-romana.
Si affaccia sul Mar Tirreno, e si trova a 42 km di distanza da Roma.
Da Cerveteri si accede alla “Necropoli etrusca del Sorbo” e alla “Necropoli etrusca della Banditaccia”, una delle necropoli più monumentali del Mar Mediterraneo, dichiarata nel 2004 dall'Unesco, assieme a quella di Tarquinia, patrimonio mondiale dell'umanità.
Precedentemente detta Caere.
Il suo nome moderno deriva da “Caere Vetus”, così chiamata nel XIII secolo per distinguerla da “Caere Novum” (l'attuale Ceri).
La città di Cerveteri ha una storia molto antica, presumibilmente risalente alla metà del IX secolo a.C., come hanno evidenziato alcune ricerche archeologiche che hanno permesso di accertare la presenza di un'occupazione stabile della zona con insediamenti abitativi e relative necropoli etrusche.
Ufficialmente, appare per la prima volta nella storiografia a causa della “battaglia del Mar Sardo”, avvenuta nel 540 a.C.
Caere ebbe fra i Greci una grande reputazione per il valore dei suoi abitanti ed il loro senso di giustizia, poiché si astenevano dalla pirateria.
Unica città etrusca ad erigere un proprio “thesauros” a Delfi, dedicò ad Apollo Pizio il cosiddetto "Tesoro degli Agillei".
Non a caso Caere era chiamata Agylla, perché fondata dai Pelasgi venuti dalla Tessaglia.
Quando i Lidi (chiamati poi Tirreni), attaccarono gli Agillei, si racconta:
«... un tale raggiunte le mura, chiese il nome della città. Una delle sentinelle tessale, invece di rispondere alla domanda lo salutò esclamando: "chaire!" (forma di saluto greca). Avendo pensato che fosse un presagio, i Tirreni cambiarono il nome della città conquistata.»
(Strabone, Geografia, V, 2,3.)
Nei secoli successivi si ridimensiona come centro agricolo e, solo nel XX secolo, come centro turistico e archeologico.
Durante la seconda guerra mondiale erano operativi nel territorio comunale due aeroporti militari (o meglio campi d'aviazione), l'aeroporto di Cerveteri e l'aeroporto di Furbara, che, nell'evolversi della Campagna d'Italia, furono anche presi in considerazione, da parte degli Alleati, come possibili basi da utilizzare per l'offensiva su Roma.
Sul sito di Furbara, che era anche poligono di tiro aereo, prima dell'entrata in guerra, durante un'esercitazione, Mussolini dimostrò l'efficienza dei velivoli italiani ad Hitler, venuto ad assistere insieme ai suoi gerarchi a tali dimostrazioni, avvenute a Napoli per la Marina, ed appunto, a Furbara per l'Aeronautica.
Nel 1949 ricevette la frazione di Ladispoli dal comune di Civitavecchia; nel 1970 la frazione divenne comune autonomo.
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