La città, autentico "Balcone etrusco", situato sulla sinistra del Tevere, è raggiungibile con comode comunicazioni da Perugia (20 Km), Assisi, Todi, Orvieto.
Da non dimenticare le antiche vie Amerina e Flaminia.
Bettona è un belvedere naturale che si affaccia su un anfiteatro panoramico tra i più caratteristici dell'Umbria, scenograficamente creato dall'Appennino Centrale, in un semicerchio che va dal Lago Trasimeno a Perugia, Assisi, Spello, Foligno e Montefalco.
Intatto è il suo percorso di "città murata", formata da strutture etrusche e medievali ben mantenute: una cinta lunga 1000 m. con torresini, torri, bastioni e ponte levatoio.
Affacciandosi dalle mura, si ha una visione complessiva della valle con le fertili pianure sottostanti.
Con un solo colpo d'occhio si abbracciano le scure e morbide linee delle colline con i colori delle terre e delle erbe in un continuo di tonalità, ora contrapposte ora sfumate a seconda delle stagioni.
La serenità di questa visione naturale è resa più familiare dal numerosi insediamenti agricoli e dai panorami dei paesi circostanti: Assisi, aggrappata alle falde del Subasio, Spello, più a Est, in pianura, Santa Maria degli Angeli, Cannara, Bevagna, Bastia, Torgiano, e, quasi confusa con il chiarore dell'orizzonte, Perugia.
La pianta di Bettona è ellissoidale, una strada principale la taglia dall'una all'altra delle due porte in cui si aprono le antiche mura del paese.
Altre due strade si sviluppano lungo il perimetro interno della cinta muraria, convergendo verso le due porte.
Una maliziosa curiosità locale, tra sacro e profano, è riservata a due pietre tondeggianti, conosciute come "culo delle monache".
A colpire l'attenzione, man mano che ci si inoltra nell'abitato, è l'equilibrio tra i pieni dell'edificato (costruzioni del '300 e del '500) ed i vuoti degli orti e dei giardini, l'essenzialità delle forme, il senso della misura e la qualità del materiali.
Entrati nell'ampio spazio costituito dalla piazza Cavour e dalla piazza Garibaldi si ha, di fronte, il Palazzo Comunale con la Sala consiliare che conserva 23 scanni di un coro ligneo del '500.
Sulla destra, i Palazzi Biancalana e Baglioni, quindi il Palazzo del Podestà, costruito nel 1371, sede della Pinacoteca Comunale.
Dopo il clamoroso furto del 1987 (furono trafugate 29 opere, recuperate in Giamaica nel 1991), l'esposizione è momentaneamente priva di alcuni dei suoi pezzi più importanti, due opere del Perugino e una predella del Doni, attualmente in restauro.
Si può comunque ammirare un affresco di Fiorenzo di Lorenzo, raffigurante San Michele Arcangelo, una statua di Sant'Antonio, di Luca della Robbia, una grande tavola di Dono Doni, con "l'Adorazione di Santi", San Crispolto, e veduta di Bettona da Sant'Antonio; ancora una tavola del Doni, con "la Natività", due tele raffiguranti San Pietro e San Paolo della bottega del De Ribera.
Sempre in piazza, sulla sinistra, chiesa e collegiata di Santa Maria Maggiore, rinnovata nel '600 ed incompiuta nella facciata.
Dall'edificio provengono pregevoli opere, attualmente conservate presso il Palazzo Baglioni, in attesa della nuova soluzione museale.
Si tratta di una "Assunzione" e di una "Vergine in Trono" di Taddeo Gaddi; di un gonfalone del Perugino, con "Madonna, Sant'Anna, il Bambino in Gloria e due Santi"; infine, di uno stendardo di Niccolò Alunno con una "Pietà" e sul retro, una "Crocifissione".
Nei pressi della piazza, la piccola chiesa dell'oratorio di Sant'Andrea, con soffitto ligneo ed altare barocco.
Nel 1987, in seguito ai lavori di restauro, è stato rinvenuto un ampio affresco di scuola giottesca con la "Passione di Cristo" (1394).
Su piazza Garibaldi prospetta la chiesa di San Crispolto, patrono di Bettona, (XIII secolo) più volte rinnovata, l'interno conserva tele del '600.
Attraversate le mura, percorrendo l'antica via interna di San Crispolto, e dirigendosi verso il versante orientale, si giunge alla chiesa dell'ex convento di Sant'Antonio Abate, il cui interno conservava il dipinto di Dono Doni attualmente in Pinacoteca.
È questo uno dei numerosi punti che offrono ampi affacci panoramici sulla valle.
Il territorio tra storia e ambiente
Bettona, tipico centro di poggio, presenta un'ubicazione piuttosto diffusa in Umbria.
Infatti questa garantiva la sicurezza dalle inondazioni, cui andava soggetta la valle, una maggiore salubrità dell'aria e, soprattutto, migliori condizioni per la difesa.
Con il mutare dei tempi, venute meno tali necessità, si è registrato un sempre maggiore afflusso della popolazione verso la pianura, costituita da fertili terreni alluvionali.
Ciò ha dato origine alle frazioni di Colle e di Passaggio e ad insediamenti rurali sparsi, connessi al notevole sviluppo dell'agricoltura, oggi elemento trainante dell'economia locale.
I prodotti prevalenti sono: grano, olio, vino, ortaggi.
Si registra, inoltre, un'intensa attività florofrutticola e florovivaistica.
Un territorio, quindi, quello circostante a Bettona, con elementi di interesse storico, artistico e ambientale e con molteplici tracciati di visita.
Uscendo verso Perugia, a due Km, si incontra l'Ipogeo Etrusco, costruito nel II secolo a.C., in grossi blocchi di pietra locale, è interessante per le proporzioni della camera funeraria e per le urne cinerarie che vi sono custodite.
Procedendo verso la pianura, si incontra la trecentesca Torre del Molinaccio, avamposto di controllo nelle guerre con Perugia.
Ancora due Km. e ci si trova di fronte alla Villa del Boccaglione, settecentesca residenza di campagna dei Della Penna, oggi acquisita dal Ministero dei Beni Culturali.
Al Passaggio, bel complesso della Badia di San Crispolto al Piano, dove, nel periodo della guerra con Perugia, vennero custodite le spoglie del patrono.
La costruzione, completamente restaurata, è oggi di proprietà privata.
Ci si inoltra, quindi, per la via del torrente Sambro, da Santa Apollinare, oggi Casino dei Piaceri, fino ad arrivare alla ex Abbazia di San Quirico, costruita con materiali romani.
Lungo il percorso, numerosi molini ed interessanti costruzioni rurali.
Altri tragitti tra storia e ambiente, con notevoli panorami sulla valle, si sviluppano passando per la chiesa ed ex convento di Sant'Onofrio, quindi per quella di San Gregorio, per risalire fino alle località di Belvedere, Malandruge, Monte Veduta del Lago, e Perugia Vecchia.
Oppure ci si può dirigere verso le Fonti di Monteiauro, sorgenti di tipo ferruginoso, per risalire, poi, alle colline della Fratta e di Via Arena, tra boschi secolari e paesaggi riposanti.