Roccapalumba, situata a ridosso dei monti Sicani, è circondata da dolci colline e la presenza di uliveti secolari, mandorleti, fichidindieti rende più suggestivo il panorama conferendogli un aspetto seducente.
Il monte Xarria che sovrasta l'abitato, raggiunge nel punto più elevato quota 785 metri ed è ricoperto in gran parte da vegetazione tipica della macchia mediterranea con la presenza d'incantevoli boschetti di roverella e castagni.
Dalla sommità, nelle giornate particolarmente nitide, si scorge perfino l'Etna.
Il bosco demaniale ospita l'area Pic-nic attrezzata di tavoli e barbecues, mentre la fitta vegetazione di ferule offre nel periodo primaverile ed autunnale, un'abbondante proliferzione di funghi commestibili quali l'agarico campester (prataiolo) e il delizioso pleurotus ostreatus (funciu di fella) costituendo per tale motivo una tappa importante per gli appassionati micofili.
Suggestivi dal punto di vista naturalistico, sono gli affioramenti di rocce calcaree risalenti al Miocene Inferiore dove nidificano diverse specie di rapaci.
Inserito all'interno di un magnifico e incontaminato ambiente naturale, caratterizzato dalla presenza di spuntoni rocciosi e dalla macchia mediterranea, l'intero complesso del mulino ad acqua a ruota idraulica orizzontale, venne costruito nel 1882 sugli argini del fiume Torto.
L'interno ospita due impianti per la molitura ancora funzionanti costituiti da due grosse macine in pietra.
Dallo spiazzo antistante si gode un magnifico panorama costituito dalle colline e dal suggestivo percorso del fiume Torto.
Le associazioni equestri locali propongono interessanti escursioni a cavallo, attraverso i sentieri e le trazzere, alla volta degli antichi casali e masserie del territorio.
Questi edifici risultano ben inseriti nel loro contesto naturale perché i materiali costruttivi utilizzati venivano reperiti sui luoghi o provenivano dagli stazzuna.
La loro peculiarità architettonica è costituita dal bagghiu attorno a cui si distribuiscono le stalle, i magazzini, gli alloggi per i contadini, il palmento, su cui si affaccia anche, l'abitazione del feudatario.
Lungo la statale 121, sul pianoro nei pressi della stazione ferroviaria, si trovano le vestigia di una grande costruzione, l'Ecclesia, di cui rimane ancora visibile un'intera parete di circa due metri ed il piedritto di un arco, forse a sostegno di una volta; la tecnica muraria, la presenza di materiale ceramico e di tegole che affiorano numerose dal terreno, suggeriscono l'ipotesi che si tratti di una basilica tardo-romana o bizantina.
Caratterizzato dall'assetto viario a maglia ortogonale, tipico dei centri sorti a partire dalla seconda metà del XVI secolo, il centro urbano di Roccapalumba si è sviluppato con una certa razionalità a partire dall'incrocio dei due assi viari principali, corso Garibaldi e corso Umberto 1° la cui quinta scenografica era costituita, fino al 1980, dal seicentesco palazzo dei principi Ansalone-Orioles.
Una diversa disposizione connota le stradine del centro storico, il quartiere della Rocca, che convergono a raggiera su piazza Avellone.
Qui era collocata una fontana cui le massaie attingevano con le caratteristiche "nzire, bummari e quartare", luogo spesso di risse e di disordini quando qualche prepotente non intendeva rispettare il proprio turno.
I roccapalumbesi sono molto legati ai loro santi protettori: il Crocisso, la Madonna della Luce, san Giuseppe, santa Rosalia ed alle festività ad essi tributate si aggiungono i riti della "Settimana Santa".
Suggestivo e particolare è "U ncuontru" che ha luogo il giorno di Pasqua, tra il tripudio dei colori delle confraternite e delle sinfonie della banda locale.
L'Estate roccapalumbese è un ricco cartellone di manifestazioni, spettacoli e festività religiose.
Un posto di rilievo ricopre, nell'ambito culturale, il "Premio teatro dialettale siciliano" cui partecipano le compagnie amatoriali e professioniste della nostra Isola.
Ampio spazio viene dato anche all'esibizione di gruppi musicali locali e teatrali che riscontrano sempre grandi consensi.
Un appuntamento da non perdere, la notte di san Lorenzo, è la serata all'osservatorio astronomico per assistere al passaggio delle Perseidi.
Pititti e schiticchi - Alla base delle specialità della tradizione gastronomica roccapalumbese vi sono i prodotti tipici locali quali ortaggi, frutta, verdure, formaggi e carni apprezzabili per la loro genuinità e freschezza.
I ristoratori locali, nel rispetto della tradizione, propongono antiche e succulenti pietanze spesso legate alle festività.
Roccapalumba, in Provincia di Palermo, dista dal capoluogo 60 km.
È facilmente raggiungibile dallo scorrimento veloce PA-AG, uscita bivio Manganare, o dalla statale PA-CT (S.S.285) superando Termini Imerese e Caccamo.
Un importante snodo ferroviario a 5 km dall'abitato, collega Roccapalumba a tutta la Sicilia e direttamente all'aeroporto" Falcone-Borsellino"
Testo di:
Saverio Di Sparti tratto da: Brochure del Comune di Roccapalumba (PA)