Falcone, Farcuni in siciliano, è un comune di circa 3000 anime in provincia di Messina, Sicilia.
Situato tra capo Tindari e il promontorio di Milazzo, il comune di Falcone si affaccia sul Tirreno a nord ed ha come sfondo a sud la Rocca di Novara, a sua volta posta nella zona di confine tra i monti Nebrodi e Peloritani.
Il territorio si presenta pianeggiante a nord e collinare a sud, dove si erge il monte Giglione a sovrastare tutto il territorio.
Confina a sud con i comuni di Montalbano Elicona e di Tripi a est con quello di Furnari, dal quale è separato dal torrente Arancia e ad ovest con Oliveri dal quale è separato dal torrente Elicona.
Sempre ad est è attraversato da un altro piccolo torrente chiamato Felice.
L'area pianeggiante è occupata dal centro urbano che si sviluppa in direzione est-ovest lungo la SS.113, proprio ad ovest inizia la frazione di Sant'Anna divisa in due dalla stessa SS.113 e dall'Autostrada A20.
Risalendo in direzione sud troviamo la frazione di Belvedere che si estende fino al confine con il comune di Tripi.
Non si hanno notizie specifiche di Falcone nell'antichità, ma i ritrovamenti di alcune caverne preistoriche risalenti al III millennio a.C. nei pressi della contrada Giglione rendono evidente il fatto che il territorio sia stato abitato da epoche remote.
Si suppone che la sua fondazione risalga, così come quella di Oliveri, alla distruzione della città di Tindari.
Del resto la contrada di Falcone e il feudo di Oliveri appartennero sempre ad unico proprietario.
Ad ulteriore riprova di questo risulta che fino al 1857 il feudo di Falcone apparteneva al comune di Oliveri: nel 1854 il villaggio di Falcone con circa 200 abitanti sarebbe dovuto passare sotto il controllo amministrativo del comune di Furnari, ma l'avversione del comune di Casalnuovo, l'odierna Basicò, e le richieste del comune di Oliveri per evitare l'elevamento a comune del territorio di Falcone portarono, di fatto, tre anni più tardi alla scissione dal comune di Oliveri e alla formazione di un comune autonomo.
Falcone rimase comunque legato a Furnari come diocesi fino al 1906, anno in cui venne costruita la chiesa madre in onore di San Giovanni Battista.
Fino alla prima metà dell'800 gran parte della popolazione risiedeva nella frazione di Casino, oggi chiamata Belvedere: qui esisteva una fortezza risalente agli anni 1038 - 1043 in seguito adibita a carcere del Castello di Oliveri.
Ad oggi è ancora possibile vedere i resti delle mura perimetrali e del pozzo al centro del cortile interno.
In seguito allo sviluppo della pesca iniziò il popolamento dell'attuale centro abitato che occupa l'area pianeggiante del territorio.
Oltre alla già citata chiesa madre di San Giovanni Battista, esistono altre due chiese: quella della SS. Immacolata Concezione, risalente al 1850, nella frazione di Belvedere, e la piccola chiesa di Sant'Antonio sempre a Falcone.
Nel corso del novecento Falcone vide ampliare le infrastrutture del suo territorio: alla già esistente stazione ferroviaria, si affianca lo svincolo autostradale dell'A20 Palermo-Messina nei pressi della frazione Sant'Anna e in più dal raddoppio della stessa linea ferroviaria che tuttavia non prevede nuove fermate all'interno del territorio comunale.
Falcone è stato colpito in diverse occasioni da calamità naturali di una certa importanza: a cominciare dalle alluvioni degli anni venti e degli anni sessanta, causate dalla rottura degli argini del fiume Elicona, chiamato anche Oliveri.
In seguito si ebbe il terremoto del 1978 che danneggiò parte del centro abitato ed infine l'alluvione del dicembre 2008, causata dallo straripamento del torrente Felice.
Quest'ultima ha compromesso notevolmente la debole economia locale, infatti tonnellate di fango di sono riversate nel centro cittadino e nella parte a ridosso del Monte Giglione della frazione di Sant'Anna.
Testo a cura di:
Brown Paoletti