A 500 metri di altitudine, sul versante orientale del Montiferru, Santu Lussurgiu si stende ad anfiteatro sul bordo di un cratere vulcanico circondato da uliveti.
Interessante il centro storico con strade in salita e piccole piazzette su cui si affacciano belle case in pietra a più piani, intonacate con colori vivaci dal rosso vinaccia al giallo zafferano.
Alcune hanno architravi decorate e balconi in ferro battuto.
In via Roma, in una casa padronale del XVIII secolo, si aprono le 11 stanze del Museo della Tecnologia contadina, realizzato dal Centro di Cultura Popolare e visitabile su appuntamento.
Artefice della raccolta Su mastru Salis, Maestro Salis, che in venti anni ha raccolto più di 2000 oggetti appartenuti alla civiltà e alla tradizione del paese.
Visitare il museo con la sua guida, o con quella dei volontari che lo aiutano, è come fare un viaggio a ritroso nel tempo.
Sala dopo sala riemergono oggetti usati quotidianamente dai contadini, dai pastori e dai carbonai che lavoravano ai piedi del Montiferru.
Particolarmente interessanti la sezione della filatura e della tessitura, la cucina e la sezione dei mestieri con un insolito ellissografo.
Interessante anche la stanza del vino con una gualchiera, lo strumento preindustriale utilizzato per ammorbidire e infeltrire il tessuto.
Nel territorio di Santu Lussurgiu ne funzionavano più di quaranta.
Nella parte alta del paese si trova la chiesa di Santa Maria degli Angeli, che conserva al suo interno un bell'altare di legno intagliato.
In paese esistono ancora artigiani specializzati nella fabbricazione dei coltelli o nei finimenti per cavalli (morse, selle e stivali di cuoio).
A Carnevale la strada di fronte al museo, chiamata Sa Carrela 'e Nanti, è teatro di una sfrenata corsa a pariglia di cavalli guidati da cavalieri in costume.
Dintorni: a pochi chilometri c'è un bosco di pini, lecci e querce che circonda il paesino di San Leonardo de Siete Fuentes, famoso per la presenza di sette sorgenti dalle acque radioattive e diuretiche che sgorgano da sette fontanelle a temperatura costante di 11 gradi.
I sette ruscelli attraversano un boschetto meta di scampagnate domenicali.
Al centro dell'abitato si trova la piccola chiesa di San Leonardo appartenuta ai Cavalieri di Malta.
In trachite scura, è stata costruita nel XII secolo ma l'aspetto attuale romanico-gotico è dovuto a una ristrutturazione del secolo successivo.
L'interno, a navata unica, conserva le insegne della Congregazione.
Di fronte alla chiesa c'è una piccola biblioteca comunale.
All'inizio di giugno, San Leonardo ospita una fiera di cavalli da sella.