Bono è un comune della Sardegna, situato nella regione storica del Goceano, sorge a 540 m al di sopra del livello del mare, ai piedi del monte Rasu.
Ai piedi delle alture del Gocèano, Bono è un ottimo punto di partenza per piacevoli escursioni nei grandi boschi di Monte Rasu e nella Foresta di Burgos.
Al centro del paese si trova la parrocchiale di San Michele Arcangelo che, anche se più volte rimaneggiata, nasconde una singolare curiosità: l'orologio della chiesa è infatti mosso dal peso di 4 palle di cannone che caddero in paese nel corso dell'assedio del 1796, durante il quale le truppe governative vennero scacciate dalla popolazione.
Questo episodio viene rievocato ogni anno nel corso di una festa tradizionale che si tiene il 31 agosto, in occasione della quale la zucca più imponente degli orti di Bono viene data in premio all'ultimo classificato nella corsa di cavalli, come ironico riconoscimento al valore dell'esercito sconfitto.
Fino a qualche anno fa, la zucca veniva addirittura fatta rotolare dalla montagna verso valle, in ricordo della fuga delle truppe nemiche.
A Bono si tiene, nella prima decade di settembre, l'annuale Fiera dei Prodotti Tipici Artigiani del Gocèano.
Dal valico Uccaidu, lungo la strada per Sassari, si risale a piedi il crinale sino alla sommità del Monte Rasu (m 1258), da cui si gode uno splendido panorama su buona parte della Sardegna.
Abitato fin dall'epoca preistorica, il suo territorio è caratterizzato da una grande varietà di paesaggi, in un continuo alternarsi di pianure, colline e montagne, e si estende dalla valle del Tirso fino alla cima di monte Rasu la cui vetta, "Sa Punta Manna", raggiunge i 1259 metri s.l.m.
Di notevole importanza naturalistica è la località di "Sos Nibberos", posta alle pendici nord-ovest del monte Rasu, che tra l'altro comprende la foresta di Taxus baccata più grande d'Italia, dichiarata monumento naturale; alcuni esemplari millenari raggiungono i 16 metri d'altezza ed hanno un diametro superiore al metro.
A poca distanza dal paese si trovano monte Pisanu e l'area di sosta "Sa Puntighedda".
Presso l'ex-caserma del Corpo forestale di monte Pisanu, a 861 metri d'altezza, sono state impiantate diverse specie arboree quali il cedro atlantico, la roverella, le tuie giganti; tra esse emerge un notevole esemplare di abete bianco.
La maggior parte del territorio di Bono per rilevante interesse naturalistico, è protetto e salvaguardato dalla intensa attività svolta dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale e da Ente foreste della Sardegna, ed è frequentato da molti turisti attratti anche dalla presenza di numerosi laghetti.
Il territoro di Bono è abitato dall'uomo sin dall'età nuragica come testimoniato dai numerosi nuraghi sparsi nel territorio.
Bono è considerato il Capoluogo del Goceano.
L'economia locale è soprattutto di tipo agro-pastorale sebbene sia discreta anche la presenza dell'artigianato rappresentato dalla lavorazione del ferro e del legno e della tessitura e panificazione.
Nel paese sono presenti i principali servizi di pubblica utilità: la sede della Comunità montana "Goceano", un ufficio regionale ERSAT e quelli dell'ispettorato agrario, della Compagnia dei carabinieri e del Corpo forestale di vigilanza ambientale.