Alghero è una città della provincia di Sassari, in Sardegna.
Conosciuta anche come Barceloneta, la piccola Barcellona: la città ha infatti conservato l'uso del catalano, di cui è un'isola linguistica.
La città, una delle principali della Sardegna e quinta della regione per numero di abitanti, è una delle porte di accesso all'Isola, grazie all'aeroporto che sorge nelle vicinanze di Fertilia.
È il capoluogo della Riviera del Corallo, nome che deriva dal fatto che nelle acque della sua rada è presente la più grande quantità del prezioso corallo rosso della qualità più pregiata, pescato da corallari subacquei, attività che con la lavorazione e la vendita, da secoli ha avuto una grande importanza di carattere economico e culturale, tanto che un ramo di corallo è inserito nello stemma della città.
Ha una forte vocazione turistica ed è una delle principali mete nell'isola.
Alghero è la terza città universitaria della Sardegna dopo Sassari e Cagliari, con la sede del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell'Università degli Studi di Sassari.
È sede anche della Scuola per stranieri di lingua e cultura italiana di Alghero.
Nei primi anni del 1100, la nobile famiglia genovese dei Doria decise di fondare due piazzeforti in terra sarda.
Nacquero così Castelgenovese (oggi Castelsardo) e Alghero.
A causa della grande quantità di alghe depositate dal mare, la città prese il nome di Alquerium - s'Alighera in sardo e l'Alquer in catalano.
Nel 1353, dopo una brevissima parentesi di dominio pisano, la città venne conquistata dalle truppe aragonesi e, da allora, Alghero è sempre stata la più spagnola tra le città sarde.
Il centro storico è compreso all'interno dell'antico borgo fortificato e il turismo, insieme con artigianato, soprattutto del corallo, è il motore principale dell'economia cittadina.
Nonostante le gravi distruzioni provocate dai bombardamenti alleati della Seconda guerra mondiale, il cuore della città è ancora in larga parte integro e può essere tranquillamente visitato a piedi.
Le strade che arrivano da Bosa e da Sassari portano al limite delle antiche mura.
Conviene lasciare l'automobile all'esterno e iniziare la visita a piedi, iniziando da una passeggiata lungo l'antica cerchia delle mura e delle torri.
Il dialetto algherese è strettamente legato al catalano e, dal 1970, le targhe che indicano il nome di piazze e strade sono bilingui: italiane e catalane.
La visita è particolarmente suggestiva di sera alla luce rosata dei lampioni.
Alghero è una bella città costiera di origini medievali, presenta ancora la cinta fortificata aragonese e conserva l'uso della lingua catalana.
Si trova a 250 miglia circa proprio di faccia a Barcellona, anzi leggermente più a sud-est, su una linea sotto il 41° parallelo che passa per Tortosa, sicchè si trova quasi nella stessa direzione dei venti dominanti di questo spazio marino, il Ponente e il Maestrale: ma nello stesso tempo protetta, rispetto all'impetuoso vento di nordovest che soffia da queste parti per gran parte dell'anno, dal doppio promontorio di Capo Caccia e di Punta Giglio, si da offrire un naturale ampio golfo-porto a chi venisse dalla penisola iberica.
Alghero domina così da una parte l'ampia falce di mare di cui segna l'estremità meridionale, e allo stesso tempo è il punto d'approdo naturale di una rotta che punti diritta dagli animati porti della Catalogna alla Sardegna settentrionale.
Alle spalle della larga riva sabbiosa del golfo, una breve pianura con stagni e piccoli fiumi, dunque pescosa e facilmente coltivabile, da cui si sbuca, a nord, nella più vasta e disabitata piana della Nurra.
All'interno della massa calcarea del Capo Caccia, sul versante più battuto e sconvolto dalla violenza del mare, si trova una vera perla della natura, una di quelle meraviglie geologiche che stupiscono, affascinano è la Grotta di Nettuno he ad Alghero richiama ogni anno più di 150 mila visitatori di varie nazionalità, attratti da uno scenario di incomparabile bellezza creato da eccezionali concrezioni e dalla trasparenza del suo lago interno, oltre che dalla risonanza storica.
Altra attrattiva è il complesso nuragico di Palmavera che si trova a 10Km. da Alghero sulla statale 127bis per Porto Conte.
Nel periodo estivo si può usufruire del servizio di visita guidata.
Monumenti e luoghi d'interesse
Numerosi i siti archeologici extra urbani: la necropoli di Anghelu Ruju (dove è possibile visitare le domus de janas) la collina di Santu Pedru, la villa di epoca romana (Santa Imbenia), il sito della Purissima (dove si crede sorgesse la città scomparsa di Carbia) e i complessi nuragici del nuraghe Palmavera e di Santa Imbenia, oltre a vari nuraghi più o meno conservati sparsi su tutto il territorio, più una tomba nobile, la Tomba Aragonese.
Architetture religiose
La cupola della chiesa di San Michele, uno dei simboli della città.
Nel centro storico trovano inoltre collocazione importanti chiese dal punto di vista architettonico:
cattedrale di Santa Maria, XVI secolo;
chiesa di Nostra Signora del Carmelo, XVII secolo;
chiesa di Santa Barbara, XVI secolo: la più vecchia chiesa della città, diventata parrocchia ortodossa;
chiesa di San Francesco con il suo chiostro, XIV secolo;
chiesa di San Michele e cupola policroma in maiolica, XVI secolo;
ex-chiesa di Nostra Signora del Rosario, diventata sede di un museo;
chiesa di Nostra Signora della Misericordia;
ex-chiesa di Sant'Antonio Abate, diventata abitazione privata;
chiesa di Sant'Anna intra mœnia (Sant'Ana de dins in algherese), non visitabile.
Nella campagna circostante esistono altri luoghi di culto, come il famoso santuario di Nostra Signora di Valverde (Nostra Segnora de Baluvirde in sardo, Nostra Senyora de Vallverd in algherese) del XVII secolo, a circa 7 km dal centro e meta di pellegrinaggi, la chiesa di Sant'Agostino vecchia (XIV secolo), quella di Sant'Anna (Sant'Ana de fores in algherese) risalente al XV secolo e Sant'Agostino nuova (XVI secolo). Una curiosa leggenda avvolge la Madonna di Valverde: pare che fosse stata ritrovata una Madonna da alcuni pescatori, che la portarono nel duomo, ma che il giorno dopo scomparve; ritrovata nello stesso posto si decise di costruire un santuario dedicato a lei, e da allora la Madonna di Valverde rimane nel santuario, dove vengono deposti numerosi ex-voto.
Architetture civili
Palazzo Machín
Numerosi i palazzi storici di epoca gotica:
Palazzo de Ferrera, poi Palazzo del marchese d'Albis, nella piazza civica
Palazzo del Pou Salit (del pozzo salato)
Palazzo Peretti
Palazzo Guillot
Palazzo Carcassona
Palazzo Arbosich
Palazzo Machin
di gusto barocco sabaudo
Palazzo Serra
del periodo neoclassico
Palazzo Lavagna
Palazzo Civico
Palazzo Balata
Palazzo Simon
Teatro Civico
Si segnalano anche Palazzo Bolasco, Palazzo Serra, l'ex seminario, la Scuola Elementare del Sacro Cuore, il Palazzo Chiappe, il Mercato Civico, le ville in Stile Liberty che sorgono sul lungomare Dante e Villa Las Tronas, ora Hotel, che sorge su un piccolo istmo davanti al lungomare.
Le rovine dell'abitazione di Giuseppe Manno (nome del primo storico algherese) sono state invece da pochi anni demolite.
Un cenno va fatto all'Ospedale vecchio, sito nel centro storico cittadino, area per anni tenuta in stato di abbandono e rovina che, dopo un restauro iniziato nella seconda metà del 2006, è ora divenuta sede del Dipartimento di Architettura, Design e urbanistica di Alghero dell'Università di Sassari.
Architetture militari
Il primo sistema di fortificazioni della città risale al XIII secolo ed è quello dell'impianto urbano genovese.
Dal 1354 la città viene occupata dai catalani, i quali restaurarono e ampliarono il sistema difensivo, trovato, sempre nel 1354 in pessime condizioni.
Della cortina muraria genovese-catalana, rimane solo qualche tratto: la maggior parte delle fortificazioni visibili, infatti, risalgono al XVI secolo e furono realizzate per espressa volontà di Ferdinando il Cattolico il quale, reputando le strutture difensive in condizioni di degrado tali da non garantire più la protezione della città, ne ordinò la ricostruzione.
Lungo le mura si contano 7 torri e 3 forti.
Eno-gastronomia
La cucina algherese si basa soprattutto sul pesce e i crostacei, in particolare sulla famosa aragosta algherese conosciuta e apprezzata in tutto il mondo;.
Alcuni piatti tipici sono l'aragosta all'algherese, la coppazza e gli spaghetti ai ricci di mare e gli spaghetti alla bottarga, le monzette sotto sale cotte al forno e la paella algherese, che si accompagnano poi ai piatti e ai prodotti tipici della cucina sarda del nord.
Ttra i dolci alcuni dei più tipici sono la crema bruciata e il biancomangiare, meglio noto col nome catalano, menjar blanc.
Tra le verdure ricordiamo il pomodoro corallino, il pomodoro camona e i cardi.
Il vino di questa zona, Alghero DOC, viene per la maggior parte prodotto dalla tenuta Sella & Mosca, di cui è possibile visitare le cantine e che ha un ecomuseo del vino al suo interno; un pregiato vino sardo prodotto esclusivamente in questa zona è Anghelu Ruju, in quanto le vigne sono attorno al sito archeologico.
Importante anche la produzione di olio d'oliva, che proviene dagli oliveti del territorio algherese.
Artigianato
L'artigianato algherese è legato soprattutto alla creazione di gioielli in corallo rosso, per cui la riviera è famosa, ma anche per la cesteria (la tradizione è legata soprattutto alla pesca e alle nasse, fatte di giunco e polloni di olivastro, utilizzate fino agli anni settanta per la pesca all'aragosta, regina della tavola algherese) e alla tipica produzione di artigianato sardo.
Musei e archivi
Museo archeologico e storico-etnografico Sella&Mosca
Museo diocesano d'Arte Sacra
Museo Naturalistico Mare Nostrum Aquarium
Museo Virtuale ospitato nella Torre di San Giovanni.
Museo Mineralogico
Museo del Corallo ospitato nella Villa Costantino.
Museo Casa Manno
Archivio Storico Comunale, presso il Palazzo Civico.
Archivio Storico Diocesano, presso la curia vescovile.
Aeroporti
A circa 12 km dal centro, nei pressi della frazione di Fertilia, è presente Aeroporto di Alghero-Fertilia, che garantisce i collegamenti tra la città e diverse destinazioni nazionali ed internazionali.