Il territorio situato nell'area dei piani Palentini, al centro della Marsica, è dominato dal massiccio del monte Velino che appartiene alla catena montuosa del Sirente-Velino.
Confina a nord con Borgorose (valle del Salto) e attraverso un'exclave con il territorio dell'Aquila, a sud con Cappelle dei Marsi, ad ovest con Scurcola Marsicana, infine ad est con Massa d'Albe e il sito archeologico di Alba Fucens.
I piani Palentini sono attraversati dai corsi dei fiumi Imele e Salto, mentre il territorio montano è compreso nel parco naturale regionale Sirente-Velino che include la riserva naturale Monte Velino.
In una gola del gruppo montuoso del Velino si apre la Bocca di Teve (987 metri m s.l.m.) situata all'inizio dell'omonima valle che segna il confine dell'Abruzzo con il Lazio e con la riserva regionale Montagne della Duchessa.
Monumenti e luoghi d'interesse:
- Il monumento religioso più caratteristico della cittadina è la chiesa di Santa Lucia, per la quale è stato impossibile stabilire una data certa della sua fondazione.
Le sue origini sembrano confondersi con le origini stesse di Magliano per quanto, alcuni studiosi della Marsica, le facessero risalire all'epoca imperiale.
Fu molto danneggiata dal sisma del 1915. - Chiesa e convento di San Domenico del XIV secolo ex Santa Maria Maddalena.
Fino alla metà del 1500 vi abitarono le monache agostiniane per poi passare ai padri predicatori, quindi ai francescani minori.
L'interno è ad unica navata con pulpito di legno in stile domenicano e portale rinascimentale finemente decorato. - Chiesa di Santa Maria ad Nives, l'edificio di culto originario subì gravi danni a causa del terremoto della Marsica del 1915.
Demolito fu ricostituito nelle forme moderne nel 1968. - Chiesetta trecentesca della Madonna di Loreto, situata nella parte antica del borgo.
Internamente sono presenti due cicli di affreschi medievali. - Edicola della Madonna del Ravone, situata in località Fonte Vecchia sul colle Ravone alle pendici del monte Velino.
- Sacrario dei caduti inaugurato nel 1932.
- A Rosciolo dei Marsi, alle pendici del monte Velino, si trova la piccola chiesa romanica di Santa Maria in Valle Porclaneta edificata con ogni probabilità nella prima metà del XI secolo.
Altre chiese della frazione sono quella dedicata a Santa Maria delle Grazie con portali del XIII e XV secolo, situata nel borgo storico e le chiese rurali di San Sebastiano e San Barnaba. - A Marano dei Marsi la chiesa parrocchiale è intitolata a Santa Maria Assunta.
Il titolo di abbazia le è derivato in origine dalla presenza dei benedettini.
Nel paese marsicano si trova anche la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, situata nella parte alta del suo territorio. - Fontana di Giugno, localmente chiamata "Saturno", si trova nella parte alta della cittadina.
Si tratta di uno dei duplicati in ghisa artistica dell'originario prototipo marmoreo chiamato "L'Été", opera di Mathurin Moreau esposta a Parigi nel 1855.
Il francese Jean-Pierre-Victor André fece realizzare le ghise in forme neoclassiche dalle fonderie d'arte di Val d'Osne che furono importate in Italia dal napoletano Francesco De Luca nel 1889.
L'elemento principale dell'efebo rappresenta l'estate, nello specifico il mese di giugno e il dono delle messi.
Altri duplicati in ghisa si trovano ad Alife, Cosenza, Fornelli, Matrice, Ortona dei Marsi, San Pietro in Guarano e Terracina. - Lungo la via Tiburtina Valeria sono collocati i ruderi della supposta tomba del Re di Macedonia Perseo che dopo essere stato sconfitto dai romani venne imprigionato ad Alba Fucens.
Dopo la morte il corpo sarebbe stato traslato per la sepoltura lungo il tracciato originario dell'antica strada di collegamento tra Tibur ed Alba Fucens. - Nelle immediate adiacenze del casello autostradale della A25, in località Colle Lucciano, sono state ritrovate delle tombe arcaiche risalenti al VII-V secolo a.C. e gladi a stami, punte e spade in ferro e fibule in bronzo.
I resti di un ocre marso a pianta ovoidale e resti di mura composta da enormi massi. - Resti di una necropoli, da cui sono tornati alla luce dischi corazza risalenti al VII secolo a.C., sono presenti al Colle di Santa Lucia, nel centro storico di Magliano.
- Riserva naturale Monte Velino: riserva naturale orientata istituita nel 1987.
Occupa una superficie di 3.550,00 ettari sul monte Velino tra i territori comunali di Magliano e Massa d'Albe.
Il centro visite della riserva, realizzato dal Corpo Forestale dello Stato, permette di conoscere da vicino gli aspetti legati a geomorfologia, flora e fauna propri dell'area protetta.
Il centro è attrezzato di museo naturalistico, di orto botanico, area faunistica riservata a cervi e caprioli, voliera per rapaci, sentiero natura e nolo bike. - Laghetto di Magliano: laghetto artificiale situato alle porte del paese, oltre la piazza di San Luigi Orione (detta piazza del Serpentone).
Immerso nel parco naturale è un punto di ritrovo degli amanti della pesca. - Valle Porclaneta: in quest'area, nei pressi di Rosciolo dei Marsi, si trova la roverella secolare di Santa Maria in Valle.
- Piani Palentini: area pianeggiante situata a nord-ovest del territorio marsicano.
Il gruppo montuoso del Salviano la separa a sud-est dalla conca del Fucino.
Nel 1268 fu teatro della battaglia di Tagliacozzo tra l'esercito guelfo di Carlo I d'Angiò e i ghibellini di Corradino di Svevia.
L'agricoltura e l'allevamento sono tra le fonti principali dell'economia maglianese.
Carni ovine e bovine e anche i latticini sono prodotti tipici di questi luoghi.
Magliano de' Marsi è un ideale punto di partenza per i numerosi sentieri naturalistici che circondano il territorio comunale: area del parco naturale regionale Sirente-Velino, il "sentiero del Grifone" che collega Scurcola Marsicana a Celano, attraversando Magliano de' Marsi, il cosiddetto "percorso Slow" che collega Magliano de' Marsi, Massa d'Albe ed Alba Fucens con una serie di itinerari da affrontare a piedi, in bicicletta e a cavallo e il cammino dei Briganti, itinerario in quota (tra gli 800 e i 1300 m s.l.m.) sulle orme dei briganti della "Banda di Cartòre" e di Berardino Viola, tra val de' Varri, valle del Salto e le pendici del monte Velino.