Il santuario della Madonna delle Grazie di Avellino è una delle chiese più antiche presenti in città.
Annesso alla chiesa, vi è il convento dei cappuccini della provincia monastica di Napoli.
È anche parrocchia dal 1983.
Sullo scenario più suggestivo, a nord-est della città di Avellino, corona la sommità della collina il Santuario della Madonna delle Grazie dei Frati Minori Cappuccini.
Sull'ampio spiazzo sorge la Chiesa in un corpo unico col Convento.
Essa fu eretta tra il 1580 e il 1584.
Il Vescovo Ascanio Albertini pose la pietra di fondazione, mentre la consacrazione avvenne nel 1609, sotto il pastorale del Vescovo Muzio Cinquini.
Frate Paolino da Napoli, l'allora “Custode Generale della Famiglia Francescana dei Cappuccini e Guardiano del Convento e della Chiesa intitolata a Santa Maria delle Grazie in Avellino” propose fin dal 1580 che l'immagine della “Madonna delle Grazie col Bambino Gesù” fosse esposta in questa Chiesa alla venerazione di tutti, essendo la medesima immagine famosissima per antichità di culto, per celebrità di miracoli e per concorso di Popoli.
La Chiesa è costituita da due navate: nella parte sinistra vi è una tela raffigurante “La deposizione” di Silvestro Buono del '500, ed un “Crocifisso” ligneo.
Nella navata destra invece si ammirano i semplici, ma belli, altari dedicati a Sant'Antonio di Padova, San Francesco d'Assisi e al Sacro Cuore di Gesù, dove ora troneggia la nuova statua della Madonna che viene portata solennemente in processione il 2 luglio, giorno della solennità.
Sull'altare maggiore troneggia un trittico ligneo, opera di un artista anonimo del '500.
Sono raffigurati, partendo da sinistra: San Francesco d'Assisi, l'antica e veneratissima immagine della “Madonna delle Grazie e San Gennaro” e, sempre sull'Altare maggiore, ai due lati spiccano altre due tele, rappresentanti da una parte “la Natività” e dall'altra “la Presentazione di Gesù al Tempio”.
Nella navata centrale, si possono ammirare i sei medaglioni distribuiti ai due lati, tra i quali all'interno di essi troviamo dei dipinti antichi e di grande fattura, per accennarne alcuni quello “della Annunciazione”, quello “della Pentecoste” e quello “dell'Assunzione di Maria Vergine”.
Al di sopra della porta d'ingresso vi è il coro dei frati, con un crocifisso ligneo, del '500, restaurati nella seconda metà dell'800.
Tra le opere che possiede la Chiesa, vi è sul soffitto che sovrasta il coro un altro antico dipinto del '600 raffigurante “l'apparizione della Vergine a San Felice da Cantalice”, molto pregiata come opera ed attribuita al famoso pittore Irpino e di scuola napoletana quale Francesco Guarini.
Infine, entrando nella Chiesa, nella parte superiore della zona centrale verso destra, può essere ammirato un antico pulpito ligneo.
Il testo in italiano è tratto da
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