Info & Prenotazioni
- Orario grotte: 9.30-12.30 / 14.00-17.00
- Visite guidate a numero chiuso regolate dal personale addetto
- Si consiglia di non arrivare a ridosso della chiusura per evitare di restare esclusi
- Gli ultimi ingressi partono mezz'ora prima della chiusura
- Durata della visita 70 minuti
- Temperatura interna: 16 gradi
- Prenotazione necessaria solo per gruppi superiori a 20 persone
- ATTENZIONE: è necessario indossare calzature adeguate all'ambiente (scarpe chiuse con suola in gomma).
- Le grotte sono accessibili ai visitatori di ogni età ma la natura del percorso non è edatta ai portatori di disabilità psico-motoria.
- Il biglietto delle Grotte consente la visita gratuita del Museo Etnografico di Toirano e la riduzione sulla tariffa d'ingresso di tutte le Grotte Italiane e del Museo Archeologico di Finale Ligure.
Le grotte di Toirano si trovano a pochi chilometri dall'omonimo paese, nell'entroterra di Borghetto Santo Spirito in provincia di Savona.
Il complesso carsico è formato da molte cavità di cui due, la grotta della Bàsura (o grotta della Strega) e la grotta di Santa Lucia Inferiore, sono aperte e attrezzate per il pubblico.
Le grotte di Toirano sono molto conosciute per la loro bellezza, per la ricchezza di stalattiti e stalagmiti, ma soprattutto per le importanti valenze archeologiche della grotta della Bàsura.
Questa grotta infatti conserva numerosissimi resti di Ursus spelaeus, l'orso delle caverne, che la utilizzò come rifugio per il letargo (tra circa 50.000 e 24.000 anni BP) e molteplici testimonianze dell'ingresso di uomini preistorici durante il Paleolitico superiore (circa 12.000 anni BP).
Il complesso turistico delle grotte di Toirano è stato aperto al pubblico nel 1953, pochi anni dopo la scoperta della grotta della Bàsura avvenuta nel maggio del 1950 ad opera di un gruppo di toiranesi (tra cui Luigi Ferro, Dario Maineri, Andrea Nervi e Adolfo Zunino).
Per una decina d'anni il percorso turistico si limitò alla sola grotta della Bàsura finché nel 1960 venne scoperta la grotta di Santa Lucia Inferiore.
Il collegamento delle due attraverso un tunnel artificiale permise l'ampliamento del percorso turistico e l'organizzazione di un percorso a senso unico di circa 1300 metri attraverso le due cavità, con ingresso dalla Bàsura sul versante Nord e uscita dalla Santa Lucia Inferiore sul versante Sud Ovest.
Lungo il percorso si attraversano sale con bellissime stalattiti e stalagmiti ma anche splendide colate.
Nella prima grotta, nel "Corridoio delle Impronte" si possono ammirare le orme lasciate sul pavimento argilloso dai primi visitatori che 12000 anni fa esplorarono la grotta, per poi scendere verso la "Sala del Laghetto" con un piccolo ma suggestivo lago abitato da piccoli crostacei troglobi del genere Niphargus; inoltrandosi sempre più in profondità si incontra il "Cimitero degli Orsi" con migliaia di ossa di Ursus spelaeus, animali morti durante il letargo invernale le cui ossa sono state accumulate in un canale naturale da antiche alluvioni.
Segue la "Sala dei Misteri" in cui si trova la maggiore concentrazione di tracce umane, con impronte sul pavimento argilloso, segni carboniosi sulle pareti e palline di argilla attaccate alle pareti.
Solo nel 1960 venne scoperta la prosecuzione della grotta con la sala terminale, "l'antro di Cibele", che, con le sue splendide concrezioni mammellonari, costituisce una particolarità eccezionale nel panorama delle grotte turistiche europee.
Dal 1967 un tunnel artificiale connette la grotta della Bàsura con la grotta di Santa Lucia Inferiore, che si percorre dal fondo verso l'esterno.
Nella grotta di Santa Lucia non si sono trovati resti fossili o tracce umane dato che l'accesso era chiuso durante il Pleistocene.
Il percorso in questo caso si dipana attraverso corridoi con le pareti ricoperte di coralloidi bianchissimi su cui brillano delicati cristalli di aragonite, fino a raggiungere la "Sala del Pantheon" in cui è conservata la concrezione più grande di tutto il percorso, una colonna che raggiunge gli otto metri di altezza.
La parte terminale della Santa Lucia, "il Tanone", servì da rifugio per le famiglie di Toirano durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale ed è oggi sede dei laboratori didattici di archeologia sperimentale della Associazione VaratellaLab e di concerti durante l'estate.
Inoltre, questa zona dal giugno 2013 con il benestare della Soprintendenza Archeologica della Liguria e del Comune di Toirano viene utilizzata come cantina di invecchiamento per vini spumanti.
A completamento dell'offerta turistica, dal 2014 è possibile visitare nei locali adiacenti la biglietteria delle grotte, il piccolo Museo Preistorico della Val Varatella, in cui sono conservati reperti archeologici provenienti dalle grotte della zona di Toirano e una bellissima e suggestiva ricostruzione dello scheletro dell'orso delle caverne.