A circa tre chilometri dal paese di Collinas (fino al 1863 denominato Forru), in una rigogliosa vallata di pioppi, olivastri e lentischi, esiste una chiesetta campestre dedicata alla Natività della Madre di Dio ed invocata col titolo di Santa Maria Angiargia o anche Bagnaria.
La voce dialettale Angiargia o de su Angiu = del Bagno, quindi di Santa Maria del Bagno.
Infatti a cento metri esiste un antico bagno romano, un piccolo pozzo alto due metri pieno di acqua sorgiva, munito di gradini che permettono di toccare il fondo.
Questa chiesetta, la cui fondazione, secondo la tradizione, risalirebbe al secolo XII, in origine apparteneva a degli eremiti benedettini; ciò è probabile quando si pensi alla numerose donazioni che facevano i Giudici di Cagliari, specie Torchitorio, ai figli di san Benedetto.
Nelle vicinanze del tempietto rurale si vedono ancora ruderi di antichi fabbricati che lasciano supporre non solo l'esistenza di un antico villaggio distrutto (Villaclara) ma anche di un monastero.
Non molto lontano dalla chiesetta esiste un pozzo con delle nicchie laterali ove, secondo una graziosa leggenda, mentre un contadino ritornava col suo carro carico di legna, all'altezza dell'attuale fonte in cui si vedono le due nicchie, un ruota del carro si sprofondò nel terreno e, nonostante gli sforzi del giogo e la buona volontà del conducente, non fu possibile smuoverla da qual posto.
Numerose persone accorse si sforzarono di liberare il carro da quel fosso e non vi riuscirono se non dopo molti tentativi.
Però quale non fu la loro sorpresa quando, ripulito il fosso, si trovarono di fronte ad una grande sorgente d'acqua di un pozzo e nelle cui pareti esistevano varie nicchie e in una di esse spiccava lì immagine della Madre di Dio!
Tolta da quel posto la Statua venne collocata sul carro dell'avventurato contadino e si misero in viaggio tutti alla volta del paese.
Il giogo però, a somiglianza delle famose vacche ebraiche con l'Arca del Signore, non voleva saperne, andando avanti e indietreggiando.
Alla fine si portò decisamente indietro correndo furiosamente e arrivò al bosco sottostante.
Il popolo capì la volontà di Maria e in onore di Lei vi eresse un tempio.
Da quel giorno Maria cominciò a invocarsi col titolo di Santa Maria Angiargia.
E credenza comune che nel muro di quella chiesetta, alla parte del Vangelo, siano state deposte le reliquie dei due santi martiri Miro e Casto.
La festa di santa Maria Angiargia si celebra a Collinas nei giorni 7,8, e 9 settembre.
Ricorda la nascita della Madonna, appunto l'8 settembre.
È la festa più importante di Collinas.
Ha inizio il pomeriggio del 7 settembre col trasporto processionale del simulacro di Maria Bambina alla chiesa campestre situata in mezzo ad un bosco sacro.
Una leggenda asserisce che gli alberi del bosco dove sorge la chiesa sono cari alla Vergine Angiargia e che un grande castigo è riservato a coloro che vìolano questa credenza, asportandoli.
Questa credenza è suffragata da numerosissimi prodigi antichi, recenti e contemporanei.
Il giorno 8 la festa si svolge principalmente nel boschetto.
Al mattino verso le 11 si svolge la processione all'interno del boschetto, seguita dalla santa Messa solenne con panegirico.
Molte persone, sia di Collinas, che dei paesi vicini, tempo permettendo, preparano il pranzo, a base di maialetto arrosto, che si cuoce sul posto, e altre succulente vivande, che viene consumato nel boschetto.
Al pomeriggio si svolgono balli accompagnati da una fisarmonica e dalle launeddas.
La sera del 7, dell'8 e del 9 nella piazza del paese c'è l'esibizione vari complessi di musica leggera ed etnica.
Il giorno 9 lo svolgimento della festa e pressoché uguale al giorno 8.
La sera del giorno 9 c'è il rientro del simulacro di Maria Bambina in paese.
Verso le 19,15 circa, la processione parte dal boschetto per arrivare a Collinas all'imbrunire.
All'ingresso del paese ci sono i fuochi artificiali, in piazza di chiesa, solenne conclusione con la predica e la benedizione eucaristica.