“Arco Trionfale dei Carafa” è situato a circa mt 250 in direzione nord-est, da Rocca Armenia, al confine orientale dei ruderi di “Bruzzano Vecchio”, sul lato settentrionale della strada comunale San Giuseppe.
Fu costruito nel XVII secolo, dedicato alla dinastia dei Principi Carafa, Principi di Roccella e del ducato di Bruzzano.
Tale arco, posto all'estremità orientale dell'antico paese, presenta la facciata principale rivolta a est, con lo stesso orientamento, quindi, della cosiddetta “Porta dei Vescovi” o “della Meridiana”, addossata alla Cattedrale di Gerace, e della “Porta del Sole”, sempre a Gerace.
Tale orientamento a est è tipico, sul territorio, delle “Porte Urbiche” monumentali delle antiche cittadine di assetto medioevale.
“Arco Trionfale dei Carafa” può considerarsi una porta urbana posta sul lato orientale del centro abitato di Bruzzano.
Non aveva una funzione difensiva, bensì di celebrazione e memoria in onore di qualche evento o di qualcuno.
Formato da una struttura muraria in mattoni, nella quale è ricavato un arco a tutto sesto, fiancheggiato da false colonne e lesene in uno stile misto, tendente al classico rinascimentale nelle forme architettoniche e, ad uno stile barocco tipicamente locale, nei fregi e nelle decorazioni.
Ad accentuare la sua monumentalità contribuiscono le due torrette quadrangolari, culminanti con una piramide con lesene alla base, integrate alla muratura, poste alle due estremità e della lunghezza stessa del monumento che è di circa 9,00 mt.
Tali torrette, alte circa 80 cm, a partire dalla sommità dell'architrave, sono integrate anche in una struttura tondeggiante ad un quarto di cerchio con gli spigoli superiori rivolti verso l'asse centrale di simmetria del monumento.
“Arco Trionfale dei Carafa” è un monumento interamente costruito in muratura di mattoni legati da malta a base di calce idraulica.
Tale struttura è totalmente rivestita da un intonaco lisciato, in cui sono stati ricavati gran parte dei fregi baroccheggianti e dei bassorilievi che adornano il monumento.
Le lesene, le false colonne con relativi capitelli e tutte le maggiori sporgenze e trabeazioni, sono ricavate con gli stessi mattoni che compongono la struttura.
L'intonaco è impreziosito da affreschi raffiguranti scene floreali e stemmi con cornici in uno stile barocco secentesco.
Tali affreschi, come anche l'intonaco, sono meglio evidenti, perché meglio conservati, sulla facciata lato monte, mentre su quella rivolta ad est, il degrado è molto accentuato, forse a causa della maggiore esposizione ai venti, non essendo questa facciata protetta dalla montagna, ma esposta verso il mare e quindi anche verso la salsedine che ha contribuito al deterioramento della parte superficiale dell'intonaco affrescato e decorato con bassorilievi, provocando il distacco anche di sporgenze strutturali.
Oltre al degrado dell'intonaco, è molto accentuato quello della struttura muraria del monumento, lesioni dovute sicuramente a cedimento del terreno di fondazione.