Sa Mola de Su Notariu  Dolianova

Il museo porta il nome di "Sa mola de su Notariu", che nella lingua locale dell'isola significa "frantoio del notaio".
Era di proprietà del notaio Francesco Locci (1880-1966), soprannominato "Su Notariu", da cui ha preso il nome.
In questi locali si è svolta l'attività molitoria per oltre 400 anni, e quando nel 2003 il nipote omonimo ha inaugurato il museo dell'olio, è stato mantenuto il vecchio nome con cui il mulino era conosciuto nella zona.
La collezione del museo comprende non solo vecchie macchine e attrezzi utilizzati per la produzione dell'olio d'oliva, ma anche numerosi documenti storici che illustrano lo sviluppo dell'industria dell'olio nel corso degli anni.
Questi documenti offrono una visione unica del passato e sottolineano l'importanza dell'olio d'oliva nella cultura e nell'economia della Sardegna.
Tra i documenti esposti si trovano una lista di imbarco estremamente rara del 1845, che si riferisce al trasporto marittimo di barili d'olio da Viareggio a Livorno, e un timbro postale del 1930 che afferma: "L'olio d'oliva italiano è il migliore del mondo".
Questi documenti attestano l'orgoglio e la passione per l'olio d'oliva italiano e il suo prestigio di eccellenza nel corso della storia.