SEZIONE ARCHEOLOGICA
A Cattolica in epoca romana sorgeva un insediamento di cui solo da poco tempo (1966) si sono cominciate ad individuare le tracce. Trovandosi sulla Fiaminia, ed esattamente a metà strada fra Rimini e Pesaro, si è pensato trattarsi di un piccolo agglomerato abitativo sorto attorno ad un luogo di sosta, una mansio, una specie di "stazione di posta" attrezzata per l'ospitalità dei viaggiatori e per il cambio e il ricovero dei cavalli. L'ipotesi è molto suggestiva, anche pensando alla storia recente di Cattolica, definita fin dal XVI secolo "contrada di taverne per li viandanti"(leandro Alberto.
I materiali rinvenuti negli scavi del 1966 e in quelli successivi dei 1969, 1975, 1997-98 sono riuniti in un museo di nuova costituzione (2000), molto ben attrezzato e reso eloquente da un buon apparato didascalico e didattico.
Si apre con le necessarie considerazioni sulla Flaminia romana e sull'organizzazione e sulla tipologia della mansio, e illustra gli scavi di Cattolica e i materiali ivi rinvenuti, identificati per cronologia e tipologia. Di grande interesse risulta l'esposizione, rispettosa degli strati archeologici, del materiale proveniente da un pozzo romano esplorato nel 1997-98 nell'area della piazza del mercato, che offre un ricco campionario di ceramiche d'uso databili dal I secolo a.C. al IX d.C. e qualche moneta.
Una sala è dedicata alla domus, e riguarda oltre alla sua distribuzione planimetrica i sistemi e i materiali costruttivi, la decorazione, l'arredamento; un'altra alla vita quotidiana e alla cura della persona, e un'altra ancora agli scambi commerciali.
Fra le altre sono da notare la raccolta di lucerne e quella di anfore, alcune trovate in mare. In mare è stato trovato nel 1967 anche un gruppo omogeneo di boccali in maiolica databili fra XVI e XVII secolo, parte del carico di una nave naufragata tra Gabicce e Cattolica. L'ultima sala è dedicata a collezioni di recente acquisizione.
Nella parte didascalica vengono offerte notizie anche sulla storia più recente di Cattolica, dalla leggenda della "città profondata" alla fondazione del borgo moderno (1271), dall'origine del nome attuale del paese alle gallerie sotterranee esistenti sotto l'abitato. Il piano superiore dell'edificio, già Ospedale dei pellegrini fondato nel 1584 e ricostruito negl1 anni trenta del Novecento come caserma dei Carabinieri, è dedicato alla marineria adriatica.
SEZIONE DELLA MARINERIA
Mentre i musei di Santarcangelo e di Valliano raccolgono testimonianze della vita nelle campagne, questo si occupa della vita sul mare e nel mare, con particolare riferimento al paese di Cattolica. La sua origine risale al 1985, cioè ad una mostra (Barche e gente dell'Adriatico: 1400-1900) organizzata dal Centro Culturale Polivalente di Cattolicae dall'IBC.
Al primo nucleo allestito presso il centro Culturale Polivalente si sono aggiunti negli anni molti nuovi reperti e documenti iconografici e materiali: fotografie e schemi grafici, modelli grandi e piccoli, strumenti, parti di imbarcazioni e attrezzature, che hanno trovato nel 2000 una loro ottimale sistemazione al secondo piano del Museo della Regina, dunque in contiguità con la sezione dedicata alla Cattolica romana (allestita nel piano sottostante).
Delle cinque sale che compongono questa sezione la prima è dedicata ad illustrare il problema del porto di Cattolica, che nonostante le antiche tradizioni pescherecce locali fu realizzato solo nel 1853 perché la sua costruzione fu a lungo osteggiata da Rimini (nel cui distretto si trovava Cattolica), che temeva la concorrenza di un porto vicino.
Le altre sono dedicate alle barche adriatiche e alla loro progettazione e costruzione, all'attrezzatura dei cantieri navali e delle barche stesse, ai vari metodi di pesca con gli strumenti in uso fino all'epoca della motorizzazione e naturalmente anche ai problemi legati alla pesca e al commercio, alla vita dei marinai e delle loro donne, alla loro religiosità e socialità, sempre con particolare riferimento alla storia e alla realtà locali.
Testo tratto da:
Musei nella provincia di Rimini - Itinerari d'arte, storia e cultura
(Assessorati alla Cultura e al Turismo della Provincia di Rimini)